Capitolo 14

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La sveglia suona.
Non la sopporto.

Mi alzo dal letto e stranamente sono di buon umore. Forse perché adesso ho una nuova speranza di essere felice, se tutto andrà secondo il piano.

Apro l'armadio per scegliere i vestiti, ce ne sono tantissimi ma nessuno è adatto.
Dopo circa dieci minuti passati qui davanti prendo una gonna a vita alta è una semplice t-shirt e ovviamente metterò le mie amate converse.

Metto un filo di trucco, non mi piace esagerare, quindi faccio giusto la mia solita linea di eye-liner a cui non posso rinunciare e scendo le scale.
Saluto mia madre e esco.
Fuori c'è il sole e fa anche abbastanza caldo, considerato il periodo dell'anno.

Arrivo a scuola e c'è Nash al nostro muretto. Sta con Dalilah e stanno parlando.
Chissà di cosa, non li ho mai visti insieme.

Nash la saluta e entra dentro.
Io invece vado da lei.

"Ehi Dalilah!"

"Ciao lily, come stai?"

"Bene, credo"

"Mi fa piacere, già rispetto a ieri ti trovo molto meglio."

"Si, hai ragione.
Ehm, scusa se mi intrometto ma cosa ti stava dicendo Nash?"

"Lo sai che mi stai mettendo davvero in difficoltà,vero?"

Si mette a ridere e io la seguo.
A questo punto sono sicura che stavano parlando di me.
Ma sono troppo curiosa.

"Ti prego, dimmelo. Dammi almeno qualche indizio" dico tra una risata e l'altra.

" E va bene, però mi devi promettere che non gli farai sapere che te l'ho detto."

"Promesso."

"Si. Stavano parlando di te, lui vuole che ti aiuti a stare meglio e cose del genere, ma è talmente stupido da non rendersi conto che l'avrei fatto comunque."

Non ci posso credere.
Nash ancora tiene a me, dopo tutto quello che è successo.

"Va bene, grazie Dalilah sei fantastica!"

Me ne vado lasciandole un veloce bacio sulla guancia. Sento che con lei avrò una grande intesa.

Entro in classe e mi ricordo che proprio in prima ora ho il compito.

Mi metto allo stesso posto di ieri anche se vicino a Nash è libero.
Però oggi ho la scusa di voler stare vicino a una mia amica.

Nash sembra un po' deluso ma forse dopo tutto se lo aspettava.

Anche Dalilah entra in classe e mi si mette vicino, e dopo pochi secondi anche il professore fa il suo ingresso in aula.

Inizia subito a passare fra i banchi per consegnare i fogli, ma appena me lo da mi rendo conto di saper rispondere a veramente poche domande.

Inizio con le risposte che so, anche se sicuramente non basteranno per prendere una sufficienza.
Così inizio a girarmi intorno per vedere se c'è qualcuno disposto a suggerirmi qualcosa.

Incontro gli occhi di Nash, sembra sicuro , quindi ha sicuramente già finito il test.

Appena mi vede capisce che sono in difficoltà e riesce a dirmi tantissime cose.

L'ora finisce e io consegno il compito che non è andato male grazie al suo aiuto.
Non so perché l'abbia fatto ma gli sono veramente grata.

Le sei ore passano, anche lentamente ma l'importante è che finalmente sono fuori da quelle quattro mura.

"Allora come è andato il compito stamattina?"
Mi chiede Dalilah mentre attraversiamo il cortile per uscire.

"Bene ma è solo grazie a Nash. Mi ha suggerito di tutto."

"A proposito di Nash, non credi che dovresti parlargli?"

"Per dirgli cosa?"

"Non lo so anche solo per riangraziarlo di oggi, e magari anche per sistemare le cose. Lo so che è difficile, però fidati se ti dico che lui ci tiene davvero a te."

È vero Nash, me l'ha sempre dimostrato.
Il problema è che non riesco a trovare il coraggio di parlargli, forse è colpa mia.
Alla fine lui non ha fatto niente, sono io che l'ho allontanato.

"Si in fondo hai ragione. Però dobbiamo andare con calma, non può aspettarsi che ritorneremo subito come prima."

Mentre parliamo vediamo Nash dall'altro lato del cortile.

"Parli del diavolo... Dai vai a parlargli, so che c'è la puoi fare."

Inizio a camminare e vado verso di lui.
Mi vede è sorpreso e non se lo aspetta quindi rimane semplicemente fermo.

"Nash!"

"Ciao Lily"

"Io volevo solo... Volevo solo ringraziarti per oggi, sei stato gentile."

"Ma figurati, per te questo è altro."

Ci guardiamo, nessuno dei due sa cosa dire.
Io non mi trattengo.

"Scusami Nash.
Scusami davvero, io non avrei mai voluto allontanarmi da te"

Lo abbraccio e le lacrime iniziano a scendere. Lui ricambia e mi asciuga il viso.

"Dispiace anche a me Lily."

Restiamo abbracciati qualche secondo.

"Adesso devo andare, uscita tra amiche" dico indicando Dalilah.

"Certo, allora... Ci vediamo!"

Mentre torno verso Dalilah, dei pensieri iniziano a frugarmi nella testa.
Forse non è così male qui.
Forse le cose si risolveranno.
Forse...

No.
No io devo fare quello che mi sono promessa.
Non mi devo fare distrarre da niente.
Questo non è il mio posto.

P.s.
Doppio aggiornamentooo 😘😘😘

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