Capitolo 1

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L' odore di sangue e morte sembra permeare la mia persona, ogni singolo muscolo del mio corpo urla per il dolore e l' ustione da acido sul braccio brucia come l' inferno, a imperitura memoria del mio unico gesto importante per le sorti della guerra.
Sì, la guerra è finita.
E l' alleanza ha vinto.
Noi abbiamo vinto. Ma a quale prezzo ?
Ino e Shikamaru hanno perso i loro padri. Hinata ha perso l' amato cugino Neji, rimpianto anche dai suoi compagni Ten Ten e Rock Lee, e dal maestro Gai. Il maestro Kakashi ha perso di nuovo il suo migliore amico, Obito Uchiha, che ci ha aiutati tantissimo nella battaglia contro Kaguya.
E tante, tantissime altre persone hanno perso i propri cari in questa stupida guerra .
A volte il destino ha un' umorismo decisamente macabro, morte e distruzione portate da cosa? Il desiderio di pace. Guerra/pace, un ossimoro che sembra essere l' unica cosa che accomuni ogni essere vivente sulla faccia della Terra da tempo immemore.
- Sakura-chan! -
La voce di Naruto mi distrae dai miei foschi pensieri, facendomi tornare alla realtà.
- Sakura-chan, stai bene? Abbiamo vinto, la guerra è finita, ce l' abbiamo fatta. Ed ora siamo eroi, il mio primo passo per diventare hokage. Dattebayo! - mi dice guardandomi col suo famoso sorriso che, a contrasto col panorama di morte e distruzione che ci circonda, sembra davvero fuoriluogo. Ma non posso certo biasimarlo, lui ha dato tutto quello che aveva per portarci alla vittoria ed il suo innato ottimismo ha spinto tutti noi a fare altrettanto.
- Sì, Naruto. Sto bene - sono le uniche parole che riesco a farmi uscire di bocca senza scoppiare a piangere per il sollievo : sollievo di essere sopravvissuta alla guerra; di vedere i miei compagni ancora vivi, anche se purtroppo il povero Neji Hyuuga non ce l' aveva fatta; di vedere, al fianco di Naruto, la persona per la quale ho sopportato anni di duro allenamento e versato un mare di lacrime, Sasuke Uchiha.
Quel Sasuke, che ho rincorso per anni, è ora così vicino che potrei toccarlo e allo stesso tempo ancora più inarrivabile di prima. Ora ha lo sharingan nell' iride destra, il rinnegan nell' occhio sinistro e poteri incredibili. Che speranze ho di riuscire finalmente a farmi amare da lui?
Nessuna.
Certo, sono diventata una valente kunoichi, un medico esperto e una compagna di squadra affidabile, ma ... è stato Naruto a curare il maestro Kakashi. Ho aiutato Obito a cercare Sasuke tra le varie dimensioni per riportarlo nella nostra, ma ... se Sasuke non avesse avuto il potere di spostarsi ad una velocità incredibile non ce l' avremmo fatta a riportarlo da noi ed io sarei crollata svenuta al suolo se lui non mi avesse sorretta.
Sento ancora bruciare i punti in cui i nostri corpi sono entrati in contatto, mi sembra di sentire ancora il calore della sua mano sul mio braccio, il suo torace muoversi al ritmo del suo respiro e il mio cuore impazzire di gioia per l' inaspettato gesto. Lo sguardo che mi ha rivolto in quel momento non lo scorderò per tutta la vita, è stato come se mi vedesse per la prima volta e mi apprezzasse davvero, come se avesse compreso che non sono più la ragazzina inutile di tanti anni fa. Il suo grazie stavolta non era un addio.
Ma adesso, a mente fredda, penso di aver semplicemente fantasticato sul suo sguardo, come facevo da ragazzina per ogni gesto che mi rivolgeva.
Niente è cambiato.
Vedo ancora le sue spalle davanti a me, le sue e quelle di Naruto. Io sono di nuovo inutile e superflua.
Sasuke sembra finalmente sereno, non c' è più in lui quella follia che ho visto nel Paese del Ferro. E nonostante l' espressione sempre fredda, sembra che la tensione abbia abbandonato il suo corpo. Non sono più una ragazzina, il mio non è più un sentimento egoistico, il mio amore per lui è maturato e cresciuto insieme a me. Mentirei dicendo che non lo voglio al mio fianco, ma ora la mia priorità è la felicità di Sasuke, e se il destino mi concederà la possibilità di stargli accanto solo come compagna di team (se deciderà di restare a Konoha) me lo farò bastare e continuerò ad amarlo in un oscuro cantuccio del mio cuore, lontano dalla luce del sole, di nascosto. Non esternerò ancora questo sentimento che mi strazia l' anima nonostante il passare del tempo.
- Siete stati eccezionali. Entrambi. Ce l' avete fatta. Adesso devo proprio andare dalla maestra Tsunade, bisogna riorganizzare il campo medico e curare i feriti. Ci vediamo dopo -
Mi stampo un finto sorriso sul volto e mi allontano dalle persone più importanti della mia vita.
- Ma, Sakura-chan! Sembri stanchissima - mi dice Naruto.
- Non dire sciocchezze, baka. Sto benissimo e se non la smetti di dire stupidaggini assaggerai uno dei miei famosi pugni -
Naruto alle mie parole deglutisce a fatica e sbianca. Scoppierei a ridere per la sua espressione se ne avessi la forza, è praticamente un semi-dio ma ha ancora paura delle mie minacce. Mi dirigo spedita verso l' ultimo posto in cui avevo intravisto l' hokage, senza permettere ai miei occhi di soffermarsi sulla figura di Sasuke.
Se mi fossi voltata in quel momento, avrei visto l' espressione dell' ultimo Uchiha ancora in vita incupirsi e il suo corpo irrigidirsi.

Non t' amo come fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco
t' amo come si amano certe cose oscure ,
entro l' ombra e l anima.

Pablo Neruda

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