Capitolo 19

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La notizia che la mia maestra verrà processata mi ha sconvolta, quindi mi rivolgo ad Orochimaru per saperne di più:
- Perché?-
- Lo sai il perché, mia cara. Oppure devo ricredermi riguardo la tua intelligenza?-

No, non sono stupida. Però... speravo ardentemente di sbagliarmi, perché se Tsunade è nei guai la colpa è sicuramente mia... e mi sento in colpa.

- Hanno scoperto che Tsunade ha appositamente indebolito le difese di Konoha per permetterci di fuggire indisturbati. Non so come facesse a sapere che sarei scappata, facendo evadere Sasuke, ma... le sentinelle erano poche in confronto al solito e non hanno opposto troppa resistenza. Evidentemente lei ha dato ordini precisi - dico, rialzandomi in piedi.
- Sì, credo sia andata in questo modo.- interviene Orochimaru, prima di aggiungere:
- Quindi cosa avete intenzione di fare?
 Presentarvi a Konoha come se niente fosse entrando dalla porta principale e sbandierando i documenti che avete trovato?- aggiunge sarcastico.
- Cosa ti hanno detto di preciso Ino e Sai?- gli chiedo, cercando di ignorare le sue frecciatine. Dopo settimane passate con lui comincio ad abituarmi al suo modo di fare pur detestandolo.
- Che Tsunade subirà un processo in grande stile di fronte a tutto il villaggio perché ci sono testimoni che affermano che le guardie all'ingresso del villaggio non si sono impegnate nel fermare noi due che fuggivamo col prigioniero e che quindi l'hokage non solo ha tradito la fiducia concessale dal suo titolo, ma ha anche messo in pericolo il villaggio permettendo l'infiltrazione all'interno di un pericoloso nukenin, ossia io, e la conseguente fuga di tre pericolosi criminali-
- Tre?- chiede Sasuke.
- Ovviamente anch'io sono considerata una pericolosa traditrice - gli rispondo.
Noto lo sguardo severo con cui mi guarda Sasuke, che non ha ancora digerito del tutto la mia scelta di farlo evadere, ma adesso quello che mi preoccupa è arrivare al villaggio in tempo per scagionare la mia maestra.
- No, non entreremo dalla porta principale. Se il processo è pubblico basterà infiltrarsi tra gli "spettatori" per raggiungere il luogo del processo. L'unico problema è entrare, non possiamo chiedere aiuto agli altri. Non sarebbe giusto metterli ancor di più in pericolo-
- A questo penserò io - risponde Sasuke.
- Tu?-
- Credi che un clan relegato in un ghetto non abbia messo in conto di dover fuggire in fretta da Konoha? Ci sono molti passaggi segreti costruiti dagli Uchiha al villaggio. Non li conosco tutti, ma ce n'è uno che fa proprio al caso nostro. È lontano dalle mura e porta direttamente a casa mia-
- Bene. Non perdiamo tempo allora-
- Non mi resta che augurarvi buon viaggio allora! Io non vi servo più, no?-
- Infatti - gli risponde freddo Sasuke.
- Allora... a presto - risponde, leccandosi le labbra.
- Tsk - interloquisce Sasuke stizzito, prima di riprendere il suo zaino e cominciare a correre in direzione di Konoha.
Io lo imito, ma prima di andarmene incrocio gli occhi di Orochimaru che mi dicono chiaramente una cosa:

Verrò presto ad incassare il mio compenso.
 

* * *

TRE GIORNI DOPO

Io e Sasuke vaghiamo tra la folla di persone che sono accorse ad assistere al processo dell'hokage, i mantelli col cappuccio celano le nostre fattezze agli occhi di chiunque, ma non spicchiamo, perché sono in molti ad essere coperti a causa della pioggia che cade insistentemente su Konoha da tre giorni.
Persino il cielo sembra adirato per quello che stanno facendo i consiglieri: umiliare l'hokage accusandola di tradimento in un processo pubblico presieduto dal nostro Daimyo, dai capi delle famiglie più influenti del Paese del Fuoco, dal kazekage  e dai rappresentanti degli altri kage.
Dalla nostra posizione,  riesco a distinguere appena, tra tanti, i volti di Hyashi Hyuuga il padre di Hinata, di Gaara, che è venuto appositamente da Suna, ed è l'unico kage presente, di Koharu Utatane e di Homura Mitokado. 
Sui volti di questi ultimi si legge la soddisfazione di chi pensa di avere la vittoria in mano, di stare per liberarsi di una persona scomoda.

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