Cerco, tra la folla di ninja euforici per la vittoria, i codini biondi della mia maestra o la figura imponente del Raikage che sicuramente è nelle sue vicinanze. Ora che la guerra è finita bisognerà decidere cosa fare dell' alleanza ninja, stipulare nuovi trattati di pace, curare i feriti, seppellire i morti o riportarli nei loro paesi di origine e poi, tornare finalmente a casa.
Aguzzando la vista riesco a scorgere il Kazekage, Gaara è inconfondibile coi suoi capelli rossi e l' immancabile giara di sabbia, al suo fianco vedo la chioma bionda dell' Hokage e mi dirigo a passo spedito verso di lei.
Quando sono ormai a pochi passi da loro, Tsunade si volta verso di me, guardandomi con gli occhi pieni di un' emozione molto simile all' orgoglio materno.
- Sakura! Il maestro Kakashi mi ha raccontato tutto. Sono molto orgogliosa di te. -
Arrossisco per le parole pronunciate della persona che, più di chiunque altro, mi ha aiutata a forgiare il mio carattere, il mio corpo e le mie doti in campo medico. Se sono diventata così lo devo soprattutto a lei e ai suoi insegnamenti. Tsunade è la mia mentore, il mio punto di riferimento.
- Tsunade-hime non dica così. Non ho fatto niente di eccezionale, sono stati Naruto e Sasuke a sconfiggere Kaguya.-
Qualcosa nel mio tono di voce deve averla impensierita, perchè corruga leggermente la fronte e un lampo di consapevolezza le passa negli occhi nocciola.
- Invece sei stata fondamentale, Sakura. Non sminuirti ... - mi sembra sia sul punto di aggiungere qualcosa quando, voltandosi verso gli altri kage dice:
- Ora se volete scusarmi ho un campo medico da rimettere in piedi, ci sono molti feriti bisognosi di cure. Avremo tempo più avanti di discutere sui nuovi termini della pace. Andiamo, Sakura! Shizune! -
Col suo solito modo autoritario comincia a darci le varie direttive e noi medici cominciamo a darci da fare. Purtroppo ho utilizzato moltissimo chakra per cercare Sasuke con Obito e ora non ne ho abbastanza per curare gli altri, ma sono pur sempre un valido medico e non mi risparmio: applico fasciature, rimetto a posto le slogature e smisto i vari pazienti indirizzando i più gravi verso le tende di Shizune, Tsunade e gli altri medici che ho conosciuto durante la guerra.
Trascorro così il primo giorno di pace: tra il sangue e il dolore dei sopravvissuti, lavorando incessantemente per impedirmi di pensare.
La sera è ormai scesa sul nostro accampamento e un altro medico prende il mio posto. Ho provato a spiegare che non ho bisogno di riposare visto che non sto utilizzando il chakra, ma Tsunade è stata irremovibile.
- Fronte spaziosa! Siamo quì -
Ino mi fa cenno di andare da lei ed io, con passo stanco, la raggiungo. I miei amici sono tutti riuniti in quell' angolo del campo, tra le mani una ciotola di zuppa calda e sui volti felicità per la vittoria, mista a tristezza per le persone che abbiamo perso.
In silenzio accetto la ciotola che mi porge Ino e osservo gli altri.
Naruto siede accanto a Hinata, la guarda con un' espressione che non gli ho mai visto in volto, una nuova consapevolezza gli si legge negli occhi.
Che finalmente abbia capito i suoi veri sentimenti? Non appena ne avrò la possibilità farò una chiacchierata a quattrocchi con lui.
All' altro fianco di Naruto si è seduto Sasuke e sento il suo sguardo, tornato color pece, posarsi sulla mia figura. Ma non oso sollevare gli occhi per incrociare i suoi.
Vicino a lui sono seduti i membri del suo nuovo team: Karin, Suigetsu e Juugo. Un' improvvisa fitta di gelosia mi trafigge lo stomaco. Mi fa piacere che qualcuno in questi anni gli sia stato accanto, ma il fatto di essere stata sostituita mi fa davvero molto male. Seduta accanto alla mia Ino-pig, ascolto distrattamente le sue parole. Mi sta raccontando quello che hanno sognato lei e gli altri durante il sonno indotto dallo Tsukuyomi Infinito, e mi mette al corrente delle ultime novità: lei sta cercando in tutti i modi di attirare le attenzioni di Sai, a quanto pare quel sogno le ha fatto capire di essere interessata a lui, sarà un' impresa dura la sua visto i problemi relazionali del ninja della Radice; Shikamaru e Temari si sono messi insieme, davvero incredibile considerata le loro differenze caratteriali, ma si sa " gli opposti si attraggono"; e Hinata è stata appassionatamente baciata da Naruto non appena uscita dal suo sonno . A questo punto ha attirato tutta la mia attenzione e accortasi della mia espressione curiosa e comincia a raccontare :
-Hinata ha sognato un futuro felice con Neji, Naruto e la sua famiglia al completo, una volta tornata alla realtà, non è riuscita a impedirsi di scoppiare a piangere a dirotto. Naruto l' ha vista in quello stato ed è corso subito da lei. L' ha presa tra le braccia mormorandole parole che non sono riuscita a sentire e poi ... l' ha baciata. Non ci avrei mai creduto se non l' avessi visto coi miei occhi. -
- Sono felice per lei. Lo ama da così tanto tempo ...-
Anch'io mi sono innamorata di Sasuke da bambina, eppure il mio sogno al contrario di quello di Hinata non si realizzerà. Maledizione! Accidenti a me! Perchè i pensieri mi riportano sempre a lui?
Averlo così vicino mi turba. Soprattutto perchè il suo sguardo, puntato su di me come un cannone pronto a far fuoco, mi ricorda che urge un chiarimento tra noi.
Scrollo la testa per scacciare i brutti e pensieri e mi alzo.
- Scusate ragazzi. Per me è venuta l' ora di andare a dormire. Domattina sarò di turno molto presto per controllare le condizioni dei pazienti. Buonanotte a tutti. -
- Ma Sakura-chan, è ancora presto! -
- Sì, ma sono davvero stanca - ribatto, restando ferma sulle mie posizioni, - e domani non lavoro solo io. Dovrete finire di organizzare tutto per il rientro a Konoha. Non è vero, Shikamaru?-
- Già. Che seccatura! -
- Sakura ha ragione. Forza, andate tutti a dormire. -interviene Kakashi, seguito a ruota dal maestro Gai.
- Un buon sonno aiuta a mantenere intatta la forza della giovinezza! - dice quest'ultimo, col pollice alzato e il sorriso smagliante.
A questo punto, divertiti per la strana uscita della Bestia Verde della Foglia, ci dirigiamo tutti verso le nostre tende. Io divido la mia con Ino, che si addormenta appena posato il capo sul cuscino. Osservo i suoi lunghi capelli biondi sparsi intorno al suo viso e l' espressione serena che assume durante il sonno. Forse sta sognando qualcosa di bello. Magari che il suo amato padre sia ancora in vita.
Mi volto dalla parte opposta della tenda e continuo a rimuginare sulle nuove coppie appena formatesi. Invidio le mie amiche che hanno finalmente trovato la loro metà.
Io in questi anni sono diventata un' ottima kunoichi, un medico efficiente, una buona amica. Ma non sono ancora del tutto fiorita, il mio percorso di crescita non è terminato. Devo ancora veder realizzata la parte più importante di me, quella più profonda e radicata in me in quanto essere umano: il mio essere donna. La mia femminilità, che ho messo da parte da quando Sasuke è fuggito dal villaggio, reclama il posto che le spetta.
Quando arriverà il mio turno di sbocciare e dare i miei frutti? Con questo interrogativo nella mente chiudo gli occhi, lasciandomi andare al dolce oblio dell' incoscienza.T'amo come la pianta che non fiorisce
e reca dentro di sè
nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato amore che ascese dalla terra.
Pablo Neruda
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Salvezza e dannazione
FanfictionÈ la prima storia in assoluto che ho scritto su efp. È una what if? sul dopoguerra scritta prima della fine del manga di Naruto quindi né lui né Sasuke hanno perso un braccio. Spero vi piacerà lo stesso.