Capitolo 4

3.1K 100 11
                                    

Una luce colpisce le mie palpebre e socchiudo gli occhi, accorgendomi che è un raggio di sole. Mugulo infastidita per essere stata svegliata, sto così bene sotto le coperte e le braccia che mi cingono sono così calde... Braccia?
Mi irrigidisco, allarmata dal fatto che qualcuno stia dormendo con me e che questo qualcuno sia chiaramente un uomo. Il torace piatto e muscoloso che sento dietro di me ne è la chiara indicazione. Ma che diavolo...?
Mi accorgo solo adesso di non essere nel mio sacco a pelo, per dirla tutta non sono nemmeno nella mia tenda. Sono sdraiata su soffice prato nel bel mezzo di una radura attraversata da un fiume, coperta solo da un mantello e sono... nuda!? Nuda, con un uomo altrettanto svestito!
Arrossisco al punto da fare da fare a gara con la casacca abbandonata accanto a me.
Flashback della notte scorsa mi passano per la mente... occhi scuri che mi scrutano... mani che mi accarezzano... gemiti sussurrati al mio orecchio...ora ricordo.
Sasuke... ho fatto l' amore con Sasuke. 
Mi giro lentamente su me stessa, sperando di non svegliare la persona accanto a me e fisso il suo viso rilassato e sereno nell' incoscienza del sonno. Lineamenti cesellati e nobili, ciocche onice sparpagliate sul volto e labbra dischiuse.
Oh, kami, è davvero lui!
Il mio sogno si è avverato. Non so nemmeno io se ridere ebbra di felicità o cedere alla commozione e piangere. Non riesco a staccare gli occhi da lui, è così bello... ed è mio. O almeno è questo quello che ho dedotto dalla sua dichiarazione in pieno stile Uchiha, contorta e piena di significati impliciti.
Quasi non ci credo. Tutto mi sarei aspettata da lui ieri notte, tranne che facesse l' amore con me. Anni e anni passati a rincorrere la sua ombra, a cercare di diventare forte, a trovare il modo di convincerlo a tornare al villaggio, non mi hanno preparata a questa evenienza. Certo, lo speravo. Ma non avrei mai creduto che sarebbe successo sul serio.
Quando era al villaggio mi ha sempre trattata con sufficienza e freddezza, certo ero la sua compagna di squadra e in quanto tale mi ha difesa e tenuta al sicuro, ma mi ha sempre tenuta a distanza.
 Lo ammetto, all' epoca ero una ragazzina superficiale, che sognava ad occhi aperti e credeva che lui fosse il mio principe azzurro. Anche se nel suo caso è meglio dire nero. Mi vantavo con Ino di essere finita in squadra con lui, e passavo ore a curarmi i capelli invece di allenarmi, perché si diceva che li preferisse lunghi. Non credevo che lui mi considerasse noiosa e inutile, non finché non me lo ha detto chiaramente prima di lasciarmi svenuta su quella panchina con il fantasma del suo "grazie" a perseguitarmi per gli anni a venire. Dopo la sua fuga dal villaggio, tra un' allenamento e l' altro cercavo nell' archivio di Tsunade informazioni sulla famiglia Uchiha e sull' organizzazione Alba, riuscendo a scoprire cose di cui tutti mi avevano tenuta all' oscuro. Kakashi e Naruto per primi. Loro si erano accorti della sua parabola discendente verso l' oscurità, ma non mi hanno mai detto nulla. Anche se non posso dare tutta la colpa a loro, io stessa avevo capito quanto gli interessasse il potere. Lo avevo visto preda del potere concessogli dal segno maledetto nella Foresta della Morte, avevo capito che avrebbe abbandonato il villaggo per seguire Orochimaru, per questo lo avevo seguito illudendomi che la mia dichiarazione d' amore lo avrebbe fermato dal perseguire i suoi obiettivi. 
Lontana da lui, e da Naruto che era andato ad allenarsi con Jiraiya, per quanto mi impegnassi e mi sfinissi, non riuscivo a non pensarlo. Una volta rimasta sola nella mia stanza i pensieri convergevano sempre e comunque su di lui. Sasuke desiderava il potere ed io ero troppo debole e sciocca per attirare il suo interesse.
Quando, tre anni dopo, lo avevo rivisto nel covo della serpe mi ero resa davvero conto di quanto sarebbe stato difficile riportarlo a casa e avevo temuto che neanche Naruto sarebbe riuscito in quest' impresa.
Scuoto il capo per scacciare i cattivi pensieri. Ora è quì. Con noi. Con me. Allungo una mano per sfiorare il suo volto, incapace di restare ferma. Le mie dita sono a un soffio da lui... e mi ritrovo il polso bloccato da una mano.
Sussulto, sorpresa che lui sia sveglio.
La sua espressione non lascia trapelare nulla, ovviamente è impossibile prendere di sorpresa Sasuke Uchiha.
Il suo sguardo mi tiene avvinta, sono come una mosca intrappolata nella tela di un ragno in attesa di essere divorata. A cosa starà pensando?
Mi porta verso di lui, stringendomi ancora di più il polso e avvicina il suo viso al mio, posando le sue splendide dita sotto il mio mento, le nostre labbra si sfiorano...
- Temeeee!- un urlo ci riscuote dal nostro piccolo paradiso privato.
Oh, Kami! Questa è la voce di Naruto! Non possiamo farci vedere in questo stato.
Mi alzo in piedi di scatto, incurante della mia nudità e raccolgo in fretta e furia i vestiti, indossandoli velocemente. Accanto a me Sasuke fa lo stesso. Maledizione! Avrei voluto restare ancora abbracciata a lui, sentire il suo peso su di me, le sue labbra sulle mie...
Accidenti, ma che vado a pensare?
- Naruto, smettila di fare casino a quest'ora del mattino. Che seccatura! Dato che venivi quì non potevi dare tu il cambio a Sasuke, al posto mio?-
- Ma, io voglio fare colazione con lui e se lo sostituisco non posso farlo-
C'è anche Shikamaru con lui. E le loro voci si fanno sempre più vicine. Anche se riuscissi a inventare una scusa per giustificare la mia presenza, Shikamaru non la berrebbe di sicuro.
Guardo Sasuke e maledico la mia sfortuna, ci sono ancora tante cose che vorrei chiedergli... mi mordo un labbro per la frustrazione e il suo sguardo bruciante vi si posa.
- Dannato dobe- smozzica tra i denti.
A quanto pare non sono l' unica arrabbiata per essere stata interrotta. Sorrido dolcemente al mio amore, mi avvicino a lui per un veloce bacio a stampo sulle labbra corrucciate e corro via come un fulmine per non farmi vedere dai due shinobi. Il sapore delle sue labbra mi accompagna tutto il tempo.
Quando sono a pochi metri dalla mia tenda, rallento il passo e mi blocco sul posto. Mi è venuta in mente una cosa: cosa diavolo racconterò a Ino?
Oh, kami!

La felicità è sempre dietro l' angolo: arriva all' improvviso, indipendentemente dalla situazione, tanto da sembrare spietata. È imprevedibile, come lo sono le onde e il tempo.
Banana Yoshimoto, Ricordi di un vicolo cieco

ANGOLO DELL' AUTRICE

Buon sabato e tanti auguri al nostro Sas'ke che oggi compie gli anni.

Salvezza e dannazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora