Capitolo 7

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La sensazione della pelle della sua mano a contatto con la mia è confortante, familiare, nostalgica... eccitante.
La notte scorsa con lui, sono stata così bene... non avrei mai creduto che Sasuke potesse essere così dolce, premuroso e attento nei miei confronti... e allo stesso tempo così passionale.
Rafforzo la stretta sulle sue dita gelide e lui mi guarda, inarcando un sopracciglio a mo' di domanda.
- La prossima volta ti beccherai un pugno -
Mi osserva ancora più perplesso. E allora mi spiego meglio.
- Non dire mai più che fare l'amore con me è stato un errore o assaggerai uno dei miei famosi pugni. Il fatto che io abbia capito il perchè delle tue parole non significa che non mi abbiano fatto male.
Promettimelo. Prometti che non lo dirai mai più-
Stavolta è lui a stringere di più la mia mano. Avvicina la sue labbra al mio orecchio e mi sussurra:
- Sakura... te lo prometto -
Il calore del suo respiro sulla delicata pelle del mio padiglione auricolare si riverbera in tutto il corpo, attraversa ogni vena, ogni arteria, ogni nervo, ogni filamento muscolare, fino ad infiammarmi il basso ventre e a far accelerare i battiti del mio povero cuore innamorato. Sto trattenendo il fiato e i miei polmoni sembrano prossimi ad esplodere.
Oh, kami. Sta mandando in tilt il mio sistema sensoriale, al punto da impedirmi di notare Shizune che ci osserva ad occhi sbarrati. Almeno finchè lei non si schiarisce la voce e noi, imbarazzatissimi, ci allontaniamo immediatamente l'uno dall'altra.
Accidenti, non fanno che disturbarci!
E a causa sua mi ha pure lasciato la mano...
Cerco di riprendere un ritmo di respirazione normale e le chiedo:
- Mi cercavi Shizune? -
Lei si riscuote dalla sorpresa e risponde:
- Sì, Sakura. La signorina Tsunade mi ha mandata a chiamarti. Vuole che ti rechi subito nella sua tenda-
- Sai perchè vuole vedermi?-
- No, mi spiace. Non me l' ha detto-
Detto questo si allontana da noi con in volto un'espressione che è un misto di sorpresa e gioia.
Mi giro ad incontrare gli occhi di Sasuke. Come vorrei rimanere ancora un po' insieme a lui...
Credo che abbia intuito i miei pensieri, perchè mi si avvicina di nuovo.
- Vai, Sakura. Prima vai da lei, prima ritorni. Ho di nuovo il turno di guardia stanotte - esita un attimo prima di continuare - stessa postazione di ieri-
Sembra quasi... un appuntamento. Mi sta forse dicendo di raggiungerlo più tardi?
- Ci vediamo dopo-
Con queste sue parole, che sembrano più un ordine che una richiesta, ma alle mie orecchie suonano come un appuntamento tra amanti, si volta e si dirige verso la foresta.
Con i neuroni, alacremente impegnati ad analizzare ogni minima inflessione nel suo tono di voce e ogni recondito significato nelle sue parole, mi dirigo verso la tenda dell' hokage e appena la raggiungo, mi annuncio:
- Tsunade-hime, sono Sakura -
- Entra pure-
Varco la soglia della tenda, curiosa di scoprire il perchè della mia convocazione.
- Come ti senti Sakura?-
- Bene - le rispondo, posando i pugni sui fianchi. La mia maestra scoppia a ridere di fronte alla mia espressione perplessa.
- Tranquilla, ti ho convocata solo per visitarti e controllare se il tuo chakra sta tornando a livelli normali - mi si avvicina e comincia a visitarmi. La familiarità dei suoi gesti mi rilassa e mi tranquillizza.
Bene. Sembra che il livello di chakra stia tornando alla normalità e l'ustione sul braccio sta guarendo bene. Come va con Sasuke? Avete parlato? Mi hanno riferito che vi state evitando. Sakura non è da te. Dov'è finita la mia allieva pronta a tutto pur di riportare a casa il suo Sasuke-kun?-
Arrossisco di botto e l' hokage mi rivolge uno sguardo perplesso.
- Signorina Tsunade, non deve preoccuparsi. Abbiamo parlato e chiarito alcune cose - farfuglio imbarazzata e con le guance rosse al pensiero di come sia avvenuto il nostro 'chiarimento'. Lei mi guarda sorpresa e incuriosita dalla mia reazione nervosa, ma si limita a dire:
- Mi fa piacere. Ora che è tornato, dovremo affrontare altri ostacoli per farlo restare. Come ben sai lui è comunque un nukenin e anche se è tornato dalla nostra parte dovrà essere giudicato per i suoi reati quando saremo tornati a Konoha. Certo, è anche lui un eroe di guerra, ma non possiamo ignorare che inizialmente stava dalla parte di Madara. Farò di tutto perchè la sua pena sia il più leggera possibile, ma anch'io devo tener conto del volere del Consiglio. Quindi finchè saremo quì è meglio che tu chiarisca ogni cosa con lui -
Deglutisco a fatica dopo aver sentito il suo discorso. La gola mi si secca e la paura mi blocca ogni tentativo di proferire parola. In questi due giorni sono successe troppe cose che mi hanno impedito di pensare lucidamente a cosa succederà una volta tornati al Villaggio della Foglia.
- Sakura, calmati. Non sarà condannato a morte. Te l' ho detto solo per tenerti pronta a qualsiasi evenienza. Non farti prendere dal panico. Sei davvero troppo innamorata di lui, quando c'è di mezzo Sasuke perdi tutto il tuo sangue freddo e il tuo raziocinio -
Faccio un respiro profondo e cerco di placare i battiti furiosi del mio cuore, riprendendo il controllo del mio corpo.
- Mi fido di lei, Tsunade-hime. Comunque io e Naruto non permetteremo a nessuno di fargli del male, non dopo tutto quello che abbiamo passato per riportarlo da noi- dico risoluta e assolutamente convinta di ogni parola.
- Siamo tutti dalla vostra parte, anche i cinque kage, infatti Sasuke sta dando il suo contributo come tutti gli altri invece di essere in catene. Sempre che esistano catene e prigioni in grado di contenerlo. - aggiunge bassa voce
- Ora vai pure a dormire. Siamo riusciti a stabilizzare le condizioni di molti pazienti, quindi domattina partiremo per Konoha.-
- Sì, vado subito. Con permesso...- esco dalla tenda e pian piano mi riprendo.
Non ho avuto il coraggio di dirle di me e Sasuke, ma sicuramente Shizune le riferirà quanto ha visto, sembrava così felice per me mentre si allontanava da noi. Lei e Tsunade in tutti questi anni mi hanno vista soffrire molto per Sasuke e vogliono entrambe la mia felicità, so che posso fidarmi di loro e che non diranno nulla agli altri di me e Sasuke.
Sono ancora così confusa. Vorrei gridare al mondo che stiamo insieme, ma è così anche per lui? O è troppo presto per uscire allo scoperto? Lui non è il tipo di persona che teme il giudizio degli altri, ma...
Riflettendoci bene, non me la sento ancora di espormi. Non voglio ancora raccontare a nessuno di noi, voglio godermi questa parentesi di serenità, per dirla con le parole di Tsunade, in tutta tranquillità, senza essere sottoposta ai giudizi della gente e dover rispondere a domande inopportune e imbarazzanti.
Troppe domande mi ronzano in testa, inoltre ho saltato la cena ed ho fame.
Arrivata a destinazione, mi fermo un attimo sulla porta e prendo una decisione: farò finta di addormentarmi e me la svignerò non appena Ino si addormenterà.
Entro e mi ritrovo davanti Ino con un'espressione sorridente in volto e un piatto di cibo tra le mani.
- Lo so che non hai cenato-
- E come fai a saperlo? -
- Ho cominciato a chiedere di te a tutti, ma nessuno ti ha vista. Naruto mi ha detto che eri ancora impegnata coi pazienti, ma poi Shizune mi ha riferito che eri stata convocata da Tsunade. Forza, vieni a mangiare, ho tenuto da parte una porzione apposta per te-
Le sorrido, grata del pensiero che ha avuto per me, mi siedo e comincio a mangiare placando finalmente il mio povero stomaco.
- Cosa voleva la signorina Tsunade?- mi chiede, sedendosi accanto a me e passandomi dell' acqua.
- Voleva soltanto visitarmi, per essere certa che stessi bene. Nonostante sia cresciuta e abbia ereditato il byakugou si preoccupa ancora per me- le rispondo.
- L' hokage ti vuole bene come ad una figlia, è come se ti avesse adottata-
- Sì, è vero ed io le voglio bene come ad una seconda madre-
Ino mi guarda con in viso un'espressione che è un misto di tenerezza e invidia, mi toglie dalle mani il piatto ormai vuoto e mi passa un mantello. La guardo e le chiedo:
- E con questo che dovrei farci?-
- Stasera fa freddo, ti conviene coprirti per andare da Sasuke-
La fisso e mi chiedo: come diavolo lo ha capito?
- Non sottovalutarmi, Fronte Spaziosa. Stasera neanche Sasuke si è presentato a cena e Naruto fissava con sguardo preoccupato e allo stesso tempo speranzoso il posto accanto al mio, dove ti siedi tu, ed il posto vuoto accanto a lui, dove si siede Sasuke-
Sono senza parole.
- Non preoccuparti. Ho capito che vuoi crogiolarti nell'anonimato e nella felicità di questa relazione clandestina, quindi non ti chiederò nulla- aggiunge, preparandosi per mettersi a dormire.
Il senso di colpa per non averle detto niente e per la sfiducia che ho dimostrato nei suoi confronti mi blocca le parole in gola e riesco a dire solo:
- Ino...-
- Non guardarmi con quell'espressione colpevole. Vorrà dire che per farti perdonare, una volta tornate al villaggio mi coprirai quando vorrò passare la notte con Sai. Perchè mia cara, non ho intenzione di farmi battere da te anche sul piano amoroso. Quando avremo varcato i cancelli di Konoha, io avrò già conquistato Sai. Ce la farò, vedrai-
- Grazie, Ino- le rispondo con la voce impastata dalla commozione. E' davvero una buona amica. Come Naruto. Nessuno dei due ha bisogno di parole per comprendermi.
- E comunque, sappi che prima o poi ti chiederò i particolari!- urla quando sono già fuori dalla tenda.
Accidenti a lei, non si smentisce mai.
Comincio a correre velocemente fino a raggiungere la postazione di Sasuke, ma non lo vedo in giro.
-Sasuke-kun?-
Qualcuno cade dall'alto e mi blocca per le spalle. Cerco di scostarlo, quando la sua voce mi arriva all'orecchio.
- Prima mi chiami, poi cerchi di scappare?-
Mi rilasso tra le sue braccia e mi faccio girare verso di lui.
Le nostre labbra si uniscono in un bacio dolce, ma appassionato che sembra durare ore.
Ci stacchiamo per riprendere fiato e lui mi prende per mano, guidandomi e facendomi saltare su un albero dai rami molto larghi. Lui si siede con le spalle poggiate al tronco e mi fa accomodare tra le sue gambe, facendomi posare le spalle sul suo torace e abbracciandomi dolcemente.
- Dormi, domani ci aspetta una giornata faticosa e ieri hai dormito poco-
Chissà di chi è la colpa, eh? Penso tra me e me. Ma so che non riuscirei mai a dirglielo. Troppo imbarazzante.
Mi accoccolo meglio tra le braccia del mio miracolo personale e mi faccio cullare dal battito regolare del suo cuore, fino ad addormentarmi.

Come mai succede spesso che delle persone amiche riescano ad intuire da alcuni impercettibili segni, diverse cose che sarebbero dovute restare nascoste? Quando, e come, le hanno sapute, visto che nessuno ha fatto nulla perchè le sapessero? E' un dubbio che mi ha sempre assalito più volte nel corso della mia vita. E' una sensazione simile a quella di chi, in una casa dove salta la corrente, va avanti dritto e senza esitazioni lungo il corridoio buio diretto all'interruttore generale. [...] Sebbene si conosca l'oggetto, lo si possa toccare con mano e ci si muova in modo normale, per qualche ragione non lo si può vedere chiaramente. E' la stessa sensazione frustrante e imprecisa.
IL CORPO SA TUTTO, Banana Yoshimoto

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