Sento la presenza di tutti i miei amici accanto a me, Naruto in primis che mi stringe la mano destra tra le sue, mentre Ino fa lo stesso con la sinistra.
Io non sono sola. Insieme riusciremo a cavarcela anche questa volta.
Stringo le loro mani a mia volta, senza riuscire a distogliere lo sguardo da Sasuke, che viene portato via dai guardiani supportati da una squadra anbu.
Ora non posso fare nulla. Dobbiamo vedere cosa succederà nei prossimi giorni e studiare una buona strategia.
- Fronte spaziosa...-
- Va tutto bene, Ino-pig - e ne sono sicura, perchè faremo di tutto per aiutare Sasuke.
Quando la figura di Sasuke è così lontana che non posso più percepirla, mi rendo finalmente conto della marea di gente che ci attende appena varcate le porte.
Amici e parenti rimasti al Villaggio non vedono l'ora di riabbracciarci.
Vedo Ino precipitarsi tra le braccia di sua madre, con le lacrime negli occhi chiari e l'espressione sofferente.
E come lei, tutti quanti vengono abbracciati e salutati come eroi: i sopravvissuti ad una guerra di proporzioni inaudite.
Ovviamente oltre ai volti felici di chi ha ritrovato i propri cari si scorgono anche le lacrime di dolore di chi i propri cari li rivedrà solo dentro una cassa prima di essere seppelliti.
Tsunade mi ha detto di aver inviato molti messaggi al Villaggio tramite gli uccelli d'inchiostro di Sai, non solo per avvertire della nostra vittoria, ma anche per fare in modo che fosse resa nota la lista dei morti.
L'hokage ha ritenuto giusto far sapere subito alle famiglie se i propri cari fossero vivi o morti.
All'improvviso mi sento abbracciare anch'io da due braccia, è mia madre che piange di felicità per il mio ritorno. Accanto a lei, mio padre Kizashi mi guarda con gli occhi accesi di pura gioia e quando la mamma mi lascia mi abbraccia anche lui sussurrando:
- Sono molto orgoglioso di te. Sono felice che tu sia tornata sana e salva da noi-
- Grazie, papà. Ti voglio bene. Voglio bene a tutti e due-
Naruto è ancora al mio fianco. Lui non ha più familiari che possano salutarlo al suo ritorno, ma la sua famiglia se la sta costruendo con gli amici, con me, con Hinata, con Sasuke.
Non riesco a non pensare a lui, la mia ossessione, il mio dolce tormento.
Mia madre si avvicina a Naruto e lo abbraccia.
- Bentornato anche a te, Naruto-
Il nostro eroe dai capelli biondi è stupito e commosso dal suo gesto. Gli si avvicinano anche tantissimi altri abitanti del villaggio, che dopo aver salutato i propri familiari gli danno il bentornato con una pacca sulla spalla o un abbraccio caloroso.
Sa che ormai il Villaggio lo ama, se n'era già accorto dopo l'attacco di Pain, ma se ne stupisce ancora.
Cerco di sorridergli, ma so di non essere convincente: il nostro rientro è dolce-amaro.
Hinata gli si avvicina e gli stringe la mano con affetto, al suo fianco ci sono sua sorella Hanabi e suo padre Hyashi Hyuuga.Avranno sicuramente molte cose da dirsi.
Mi volto verso i miei genitori e dico:
- Scusate, ma adesso devo andare da Tsunade, deve darmi le ultime disposizioni. Ci rivediamo più tardi a casa. Sto bene. Tranquilli-
- Va bene. Ma sbrigati a tornare a casa, sarai stanchissima e hai bisogno di riposarti-
Annuisco e mi avvio in direzione dell'ufficio di Tsunade. L'ho vista allontanarsi in quella direzione insieme a Shizune, avrà sicuramente molte cose da fare, ma io ho bisogno di sapere.
Arrivata al suo ufficio busso e sento distintamente la sua voce invitarmi ad entrare.
- Sapevo che eri tu, Sakura. Ormai ti conosco bene e non c'è bisogno che tu dica nulla -
Sistema le scartoffie sulla sua scrivania e mi guarda negli occhi col suo solito modo di fare diretto e conciso.
- Ho già indetto una riunione con il Consiglio. Quei vecchiacci rompiscatole non cederanno facilmente, per loro Sasuke Uchiha è un traditore e come tale deve pagare le sue colpe-
Annuisco con il capo alle sue parole. Ma non riesco proprio a parlare. La preoccupazione mi stringe la gola impedendo alle parole di venir fuori.
- Il problema principale è che loro credono di essere sempre nel giusto. Ogni decisione che hanno preso è stata per il bene del Villaggio della Foglia e quindi si sentono liberi di prendere decisioni di qualsiasi genere per difenderlo-
- Anche ordinare uno sterminio di massa?- riesco finalmente a dire.
- Se ti riferisci a quello che è successo agli Uchiha...sì. Kakashi mi ha riferito ogni cosa circa la verità su Itachi Uchiha, tuttora considerato un traditore della peggior specie visto che ha ucciso tutti i suoi parenti e si è unito all'organizzazione che ha raso al suolo il villaggio, ma non so se far sapere la verità su di lui potrebbe giovare o meno alla situazione di Sasuke. Dopotutto lui ha abbandonato la Foglia per unirsi ad Orochimaru e dopo aver ucciso lui e anche Itachi, si è unito all'Akatsuki e ha attaccato Killer Bee e anche la riunione dei kage. Per finire si è unito a Madara che ha scatenato la guerra più terribile che si sia mai vista. Tutto questo è importante agli occhi dell'opinione pubblica, Sakura-
Rifletto attentamente sulle parole della mia maestra e poi ribatto:
- Sasuke non sarebbe mai diventato un nukenin se non ci fosse stato lo sterminio. E nemmeno Itachi, che è stato costretto a compierlo. Tutto questo è scaturito da una decisione presa da loro e da Danzo.
Sasuke non si sarebbe mai unito all'Akatsuki e a Madara se non avesse saputo che suo fratello era stato sfruttato fino alla morte dal suo stesso villaggio.
Non giustifico il suo comportamento. Ha sbagliato e deve pagare per le sue colpe, ma il carcere o peggio la morte non lo aiuteranno a farsi perdonare - o a perdonare se stesso.Aggiungo tra me e me.
- Se lui non fosse tornato dalla nostra parte, Madara o meglio Kaguya avrebbe vinto la guerra. E comunque Sasuke non ha partecipato al piano di Madara-
- Questo lo so, Sakura. Ma abbiamo bisogno di prove. Ci servono prove riguardo lo sterminio del clan Uchiha, per mettere in cattiva luce il Consiglio. Quei vecchi bacucchi non confesseranno mai le loro colpe, Danzo è morto e anche il Terzo hokage. Shizune e altri ninja fidati stanno cercando dei documenti come prove, ma anche se li trovassero non basterebbero. Per quanto riguarda le decisioni prese da Sasuke dopo aver saputo la verità, potremmo sempre attribuirle alla fragilità umana, ma dovrà comunque pagare per i suoi errori in un modo o nell'altro -
- Lo so. Non sono più una ragazzina accecata dall'amore. Vedo bene i suoi difetti e le sue colpe e so che l'unico motivo per cui sono riuscita a perdonarlo è il mio immenso affetto per lui. Naruto invece lo capisce meglio di chiunque altro, ha compreso e condiviso il suo dolore e quindi per lui non c'è niente da perdonare - sorrido, leggermente e aggiungo :
- A volte penso che siano davvero fratelli separati alla nascita -
Anche Tsunade accenna un sorriso.
- Tra poco devo vedere gli Anziani. Chiederò loro il permesso per una visita al prigioniero. Non la concederanno facilmente, ma sarò molto, molto convincente. Sfruttala bene-
- Intende dire che potrò vederlo solo io?-
- Esattamente. E sai cosa dovrai fare, anche se non sarà facile visto il soggetto in questione-
Mi guarda intensamente e finalmente capisco cosa vuole da me: devo convincere Sasuke a raccontarmi per filo e per segno tutto quello che sa riguardo lo sterminio.
Mi attende un compito arduo. Sasuke non è certo un tipo loquace, figuriamoci poi su un argomento tanto tabù.
Ce la farò. Devo farcela.
Raddrizzo le spalle e saluto l'hokage prima di dirigermi a casa mia.
Mano a mano che cammino comincio a rilassarmi, l'aria di Konoha mi è mancata.
Arrivata a casa apro la porta e mi annuncio:
- Sono tornata!-
Un coro di voci mi risponde:
- Sakura-chan, bentornata! -
Incuriosita, mi dirigo in cucina dove vedo mia madre impegnata ai fornelli e mio padre seduto a tavola insieme a Naruto e Hinata.
- E voi che ci fate quì?- esclamo curiosa.
- Ci ha invitati tua madre, voleva sapere tutto quello che è successo durante la guerra e dato che il discorso sarà lungo ci ha invitati a cena-
- Spero di non essere un disturbo, Sakura-chan- aggiunge timidamente Hinata.
- Ma quale disturbo Hinata-chan! Tu puoi venire ogni volta che vuoi-
- Allora anch'io!-
- Meglio di no, Naruto. Conoscendoti rischiamo di finire sul lastrico se ti presenti a mangiare tutti i giorni!-
- Non è affatto vero!- risponde il mio migliore amico.
Tutti scoppiano a ridere ed io li imito.
Guardo di sottecchi Naruto, che non smette un attimo di parlare e mi fa un occhiolino.
Grazie, Naruto. Adesso ho capito perchè sei venuto quì: per impedire ai miei di indagare troppo su quanto successo in guerra e subito dopo . Ora come ora non credo di riuscire a parlare di Sasuke con loro e tu lo sai.
Spero davvero che grazie alla tua presenza e a quella di Hinata i miei non si accorgano del fatto che anche se il mio corpo e la mia mente sono quì, il mio cuore è incatenato ad una cella nei sotterranei di Konoha.
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Salvezza e dannazione
FanfictionÈ la prima storia in assoluto che ho scritto su efp. È una what if? sul dopoguerra scritta prima della fine del manga di Naruto quindi né lui né Sasuke hanno perso un braccio. Spero vi piacerà lo stesso.