capitolo 7.

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Mi sveglio con un leggero mal di testa, mi preparo e mi avvio a scuola.
Non dovevo andare a quella festa, soprattutto perché oggi c'è scuola.
Esco di casa e stranamente Christian non c'è.
Gli mando un messaggio.

A Christian/
Dove sei?

Arrivata a scuola non vedo Christian e inizio a preoccuparmi.
Vedo in lontananza Marco. Cambio direzione. Ieri sera non è stato per niente comprensibile ciò che mi ha detto.
Non capisco perché si sia arrabbiato così tanto, cercavo solo di dargli una mano.
Lo vedo avvicinarsi e me lo ritrovo davanti.
"Possiamo parlare?" Dice con un filo di voce.
"No" lo sorpasso e me ne vado.

Mi squilló il telefono. Era Christian. Finalmente!
"Christian! Che è successo?"
"Nulla, ieri non stavo molto bene e non sono venuto a scuola"
"Potevi avvisarmi! Mi sono spaventata!"
"Scusa! mi sono svegliato ora"
Mi porto una mano alla testa
Cosa sto facendo?
"Scusa, non sono di buon umore stamattina, non devo arrabbiarmi con te, riprenditi presto"
"Tranquilla, buona lezione Ada"
Dopodiché metto giù.
Appena varco la soglia della classe non c'è nessuno, o meglio, nessuno oltre Marco.
"Cosa ci fai qua? E perché non c'è nessuno?"
"Possiamo parlare?"
"Rispondi alle mie domande" dico irritata.
"Hai un ora libera"
"Bene allora me ne vado"
"No! Ada! Aspetta!" Mi corre dietro.
"Cosa?! Cosa c'è adesso?! Devi dirmi che non devo dirti cosa devi fare? Che io penso che non sei abbastanza responsabile e che sei un alcolizzato?!" Urlo.
"...scusa"
"Scusa? Senti, ora non mi va di parlarti, ciao Marco" mi giro e me ne vado.
Non mi andava di stare a scuola.
Decido di rimanere a casa.
Passa un'ora e sento bussare alla porta.
"Arrivo."
Scendo e apro la porta.
"Cosa vuoi ancora?" Era Marco. Ancora.
"Non eri a scuola e mi sono spaventato"
"Da quando ti importa qualcosa di me?" Dico salendo le scale. Noto che mi sta seguendo.
"Non ti ho detto che puoi entrare."
"Ada scusa, mi dispiace okay? Quando sono ubriaco non penso a quello che dico, avevo paura"
"Paura di cosa? Non hai fatto altro che dirmi cattiverie quando cercavo di aiutarti"
"Che tu mi vedessi come un mostro, non vado fiero di come sono quando sono ubriaco"
"Non dovresti andare fiero di te nemmeno quando non sei ubriaco"
"Scusa okay? Non penso davvero quelle cose"
"Quante volte ancora succederà?"
"Cosa?"
"Questo, litigare"
"Non lo so.."
"Rimani qua?"
"Solo se tu vuoi"
"Decidi tu"
"Cosa stavi facendo?"
"Nulla"
"Mi dai ripetizioni?"
Scoppio a ridere. "Tu? Marco? Il più figo della scuola chiede ripetizioni?"
Sorride. "Che c'è?" Chiedo
"Hai detto che sono il più figo della scuola"
"Era ironico" rido.
"Comunque va bene, non devi andare a scuola?" Chiedo
"Sto qua con te, devi darmi ripetizioni"
"Ora?"
"Ora."
Ci sediamo e iniziamo a studiare.
Dopo varie spiegazioni smetto.
"Hai capito?"
Noto che mi stava fissando.
"Se mi fissi non impari nulla, devi fissare i libri"
Sorride e abbassa lo sguardo.
Per quanto ancora dovremmo fare così?
Odiarci poi fare pace e comportarci come se nulla fosse.
"Ho capito solo che parli troppo" ride.
"Scusa" rido anche io.
"Ma sei carina quando parli troppo"
Sentiamo qualcuno entrare.
Era mia madre.
"Hei, ciao mamma"
"Buongiorno signora" saluta Marco.
"Oh Marco! Non sapevo fossi qua!"
"Sì ma se ne stava giusto andando" mi guardò male.
Lo presi per un braccio e lo trascinai alla porta.
"Vai o inizierà a fare domande"
"Resterei qua solo per farti un dispetto"
Scossi la testa e risi.
"Smettila e vai, ci vediamo a scuola lunedì"
"Domani cosa fai?"
"Dormo"
"Va bene"
"Ciao"
"Ciao"
Perché deve essere sempre così imbarazzante?
Chiudo la porta e sento la voce di mia madre
"Ada cosa ci faceva qua?"
"Niente mamma!"
"È così gentile"
Certo.
"È solo un amico!"
"Cercherò di crederci"

Finito di cenare mi alzo dalla tavola e vado in camera mia, mi girava ancora un po' la testa e mi addormentai.
_____________

Stavamo girando insieme, è strano che sia venuto per stare un po' con me.
"Ada fermiamoci qua"
"Come mai?"
"Devo dirti una cosa"
"Marco non farmi preoccupare"
Non parla, dopo pochissimo mi ritrovo le mie labbra sulle sue

Mi sveglio di scatto.
Avevo il cuore a mille.
Il sogno più imbarazzante di tutta la mia vita.
Lui non dovrà sapere nulla di tutto ciò.

Spazio autrice
Hei!
Spero che la storia vi piaccia
Se vi piace magari votatela o fatemelo sapere con un commento.
Baciii
Ali xx

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