capitolo 29.

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«Io la odio! Io la odio!» urlo una volta finito di spiegare a Taylor ciò che è successo qualche ora fa.
«Lo sai che Marco si arrabbierà tantissimo appena scoprirà che hai cercato un lavoro?»
«Taylor! Non è questo il punto ora! Ascoltami!»
«Hei splendore, prenditi una camomilla, o qualcosa che ti calmi.»
«Io non mi calmo!»
«Beh, dovresti.»
Lo fulmino con lo sguardo.
«Ilia è davvero una stronza!» dice subito dopo, notando il mio sguardo.
«Ecco, così va bene.»
«Tesoro, devo andare ora, ci sentiamo.» dice avviandosi alla porta.
«Okay, ci vediamo domani.»

Appena saluto Tay sento squillare il telefono, mi dirigo in camera e cerco il telefono
«Dove cazzo l'ho...» non faccio in tempo a finire la frase che lo trovo a terra, come solito.
Dovrei imparare a tenere più ordinata la roba in camera mia..
non faccio in tempo a prenderlo in mano che smette di squillare, fantastico.
una chiamata persa da Marco.
Di cosa avrà bisogno?
Suona il campanello.
«Dobbiamo parlare.» Marco si fionda in casa mia.
«Che succede?» chiedo preoccupata
«Quando volevi dirmelo? Ti ho già detto che non dovevi.»
Capisco subito di cosa sta parlando.
«Senti, non accetto l'idea che debba fare tutto tu, e io non debba fare proprio nulla.»
«Licenziati.» mi obbliga.
«Non mi devi dire cosa devo fare.» ribatto alzando la voce.
È possibile che si arrabbi pure per queste piccole cose?!
«Esci.» ribatto.
Stringe i denti e la sua mascella risalta più di prima.
«Mi sono rotto il cazzo.» sbotta tutto d'un tratto
«Ma cosa stai dicendo adesso?!»
«Sembro sempre il cretino di turno, cerchi sempre di aiutarmi come se fossi troppo scemo per riuscire a completare qualcosa, da solo
Dice marcando con voce più forte le ultime due parole.
Ma cosa?!
Perché finiamo sempre per fraintendere tutto?
«Ti sbagli di grosso.»
«No!»
«Non mi sbaglio!»
«Porca puttana!»
«Sai una cosa? Al diavolo la vacanza, al diavolo tutto!»
Non capisco cosa gli sia preso, so solo che mi sta facendo arrabbiare.
«Basta! Adesso stai esagerando.»
Si gira, esce di casa e sbatte la porta.
Mi passo le mani alla testa, questo ragazzo è pazzo.
Salgo le scale e vado in camera mia, mi butto sul letto, scioccata dal suo comportamento.

«Beth..?»
«Servizio di segreteria telefonica..»
«Fanculo..» butto il telefono a terra, pentendomi subito dopo di averlo fatto.

Esco di casa, non so dove andare, ma ho bisogno di un posto calmo, dove possa rilassarmi.
potrei chiamare Tay, magari può aiutarmi.
Appena tiro fuori il telefono mi arriva un messaggio.
«Hai bisogno?» è Beth.
La chiamo.
«Dimmi tutto!» risponde
«Ho appena litigato con Marco, puoi venire?»
«Certo.»

Appena Beth mi raggiunge le chiedo di portarmi in un posto rilassante.
Mi accompagna a casa sua. Non capisco dove voglia arrivare, come fa a trovare un posto rilassante nella propria casa?
«Beth, ma siamo a casa tua..»
«Lo so bene!»
«Seguimi.»
Faccio come mi dice.
«Vengo sempre qua, mi aiuta.»
Siamo sopra a un tetto, non quello di casa sua, penso sia quello della sua vicina.
«Quello di Carol è sempre più comodo e rilassante.» afferma lei.
«Siediti, pensa.»
Mi siedo.
Vedo che estrae una sigaretta dal pacchetto e la guardo.
Appena si accorge che la sto fissando ride leggermente.
«Muori dalla voglia di provarla, non è così?»
«No, non è così.»
«E allora com'è?»
«Beh, si.. forse hai ragione.»
Ne estrae una dal pacchetto e me la allunga.
La prendo tra le dita, spaventata.
Me la accende e io resto ferma, non sapendo come fare.
«Devi aspirare il fumo, lentamente.» mi spiega con la sigaretta tra le dita.
Prendo la sigaretta tra le dita e inizio ad aspirare.
Inizio a tossire, dopo un po', però, passa.
«Non lo so..» inizio
«Non so se mi piace o meno..»
«Fammi sapere.» ride.
Finisco la sigaretta che ho iniziato e dopo un po' il sapore diventa piacevole, non voglio diventi una dipendenza però.
«Che è successo tra te e Marco?»
Scuoto la testa.
«Sai com'è fatto, si incazza per tutto.»
«Sta di fatto che non si fa più quella vacanza, almeno credo.»
«Come mai?!» esclama.
«Non lo so.» Dico, fingendo. In realtà so perfettamente perché, non mi va di spiegarle tutta la storia.
Continuo a guardare il tramonto e fumarmi la sigaretta.
Tutto d'un tratto mille pensieri mi passano per la testa.
Marco, Matteo, la mia ex migliore amica..
già, Bea.. chissà come se la starà spassando senza di me.
Non smetterò di pensarci molto facilmente.

23.30 p.m
Sono stesa sul mio letto e dopo mille pensieri mi addormento, domani sarà una lunga giornata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 12, 2017 ⏰

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