CAPITOLO 11

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Appena mi buttai sul letto togliendomi le scarpe, aprii il computer e mi rilassai.

Stavo guardando la mia serie tv preferita, quando venni interrotta da una notifica, mi era arrivata una mail.

Mi affrettai ad aprirla, visto che le uniche mail che mi arrivavano erano spam o pubblicità.

Il messaggio scritto non era ben chiaro, era solo uno smile fatto da due puntini e una parentesi, ma notai subito dopo che c'era allegato un video.

Lo aprii, e si capiva chiaramente che era un ufficio e quella era mia madre seduta che lavorava al computer.

Fin qui nulla di strano, finché non vidi comparire un uomo di mezza età, in giacca e cravatta, dai capelli neri e molto alto.

Non si capiva bene chi fosse.

Quando l'uomo arrivò alla scrivania mia madre interruppe il suo lavoro e si concentrò su quello strano uomo.

Incominciarono a baciarsi, e nel giro di pochi minuti mia madre era seduta sulla scrivania a gambe aperte,e il suo amichetto era posizionato nel mezzo.

Misi in pausa il filmato,lo chiusi e spensi il computer, non avevo bisogno di vedere altro.

Mia madre in tutto questo tempo se la faceva con un tipo, e magari erano pure sposati.

È davvero possibile che mia madre non mi dica una cosa del genere?
O è solo un caso, il fatto dell'anello?

E poi, chi era quell'uomo?
Non l'avevo mai visto prima, tantomeno mia madre l'avesse mai nominato.

Smisi di pensare quando sentii il mio telefono squillare.
Era Calum.
Cazzo, era già uscito dall'ospedale, me ne ero dimenticata.

Devo parlare con lui di mia madre,avrebbe potuto aiutarmi, e al momento mi servirebbe davvero qualcuno al mio fianco.

-Ehi, scusa, ma è successo un casino, sei già fuori?- dissi non appena risposi alla chiamata.

-Sto uscendo adesso, cos'è successo?-
chiese,preoccupato.
-Fatti accompagnare da me, ti prego Calum- lo implorai.
-Arrivo, a dopo- disse, e chiuse la chiamata.

Decisi di chiamare mia madre, visto che non era ancora tornata a casa,per la pausa pranzo.

Al terzo squillo rispose.
-Tesoro?- disse ridendo.
-Mamma? Dove sei?- chiesi.

-Aaah. Sì, beh, sto mangiando in ufficioo,a dopo tesoro- disse accennando una risata, e riattaccò.

Sì, certo. In ufficio, sicuro, sono certa che fosse con quell'uomo.
Che poi, cosa c'era di tanto divertente?

Per poco non saltai in aria dalla paura, *lmao* quando sentii il campanello suonare, e corsi ad aprire.

-Calum. Finalmente, mi dispiace per non esser venuta- lo abbracciai.
-Non importa, cos'è successo, Alex?-
disse con un sorriso rassicurante.
-Entra- dissi, poi salutai sua madre che era in macchina con la mano, e chiusi la porta alle mie spalle.

-Andiamo sopra, devo farti vedere una cosa- dissi, aiutandolo a salire le scale.

Era ancora un pò indolenzito dall'incidente.

Entrammo in camera e ci sedemmo sul letto.
-Una persona che non so chi sia, sospetto Hanna, mi ha inviato un video, che mi ha scioccata.-
dissi, e lui mi guardò preoccupato.

-Perché proprio Hanna?- chiese.
-Beh ho trovato il suo rossetto a terra quando questa persona aveva fatto irruzione in casa-
spiegai velocemente accendendo il computer.

-Ma...-
-Adesso guarda- dissi facendo partire il video.

Per i primi minuti parve non capire, evidentemente gli sembrava un semplice video.

-Ma perché c'è tua madre che...-
ma si interruppe quando comparì quell'uomo.

La sua espressione era scioccata quanto la mia, quando vide ciò che mia madre stava facendo.

Misi in pausa il video nello stesso punto in cui mi ci ero fermata prima, vedere mia madre che scopava non era uno bello spettacolo, per nessuno dei due, e mia madre aveva comunque una dignità.

O almeno credevo cel'avesse, ma non ne ero sicura dopo aver visto quel filmato.

-No... Non è possibile- disse alzandosi dal letto.

-No, no, no- camminava avanti e indietro per tutta la stanza, sembrava nervoso.

-Cos'hai?- gli chiesi, come reazione era abbastanza strana.
-Quell'uomo...- disse, passandosi una mano tra i capelli.

-Quell'uomo cosa Calum? Cosa?-
Stavo praticamente morendo dall'ansia.
Calum sapeva qualcosa su quell'uomo, e io dovevo saperla.

Si sedette, disperato sul letto, con le mani incrociate, e si torturava le pellicine.

-Quell'uomo, è... è mio padre.- disse.

***
aggiorno martedì, se ci sono delle visual, kiau.
shamalamadingdong :D

 Ice Eyes | l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora