Rimasi imbambolata nel corridoio per qualche altro secondo, prima di rientrare e scusarmi con Calum.
Era davvero possibile che quegli occhi fossero davvero i suoi o era solo una mia allucinazione?
Sto impazzendo? Può darsi.
-Mi dispiace,non so cosa mi sia preso,avevo visto qualcosa- dissi, facendo il sorriso più falso di sempre.
-Cosa avevi visto?- chiese curioso.
-Beh... non te lo dico- dissi,non sapendo cos'altro inventarmi.Non potevo dirgli che mi era sembrato di vedere Luke Hemmings che ci guardava dietro quel vetro, sarebbe fottutamente inquietante, e non lo aiuterebbe di certo.
-Adesso devo andare, devo organizzare le cose per il lavoro "in coppia", anche se non faremo un bel niente in coppia, io e quella-
dissi con una smorfia, all'idea di dover far tutto io mi salgono i nervi.Ci salutammo,e io uscii dall'ospedale,e tornai a casa prendendo l'autobus.
Non smettevo più di pensare a quei dannati occhi, a quelle iridi così... fredde. Riuscivo a sentire la freddezza di quegli occhi anche da lontano, e ricordarli mi fa venire la pelle d'oca.
-Mi misi subito a fare varie ricerche, per l'argomento da portare che avevo scelto io, da sola.
E dovrebbe essere un lavoro di coppia.
- - -
La mia scrivania era completamente ricoperta da fogli e foto stampate al computer, quando sentii la porta di casa aprirsi.
Sono le 20.30, quindi mia madre dovrà essere tornata prima, visto che solitamente finisce alle 9.
-Mamma?- dissi, scendendo le scale.
-Cosa mangiamo per cen...-
Mi fermai, quando vidi la porta ancora aperta.-Mamma?- ripetei, ancora una volta.
Sbirciai velocemente nel vialetto, ma non c'era nessuna macchina.Sentii qualcosa rompersi, vetro.
Così presi la prima cosa che mi capitava a tiro, e camminai lentamente verso la cucina.Notai subito uno specchio rotto, e c'era ancora una parte intera, dove qualcuno aveva lasciato il segno di un bacio,con il rossetto.
Che cazzo poteva significare?
Spostai velocemente il mio sguardo sulla finestra della cucina sbalancata, che sbatteva a causa del vento.La richiusi subito.
Chiunque fosse entrato, adesso era uscito.Il mio sguardo cadde su un fogliettino rosso porpora situato sul pavimento ricoperto di vetri.
Avevo quasi paura a vedere cosa contenesse quel biglietto, ma lo aprii comunque.
C'era una scritta in corsivo nera, e diceva:Forse la mamma è un pò troppo misteriosa...
Che cosa significa? Non ho trovato particolarmente strana mia madre di recente. Non capisco.
Mentre ripulivo i vetri a terra, riflettevo su come decifrare quello strano messaggio.
Quando ad un certo punto, in mezzo a tutti quei vetri trovai un rossetto.
Capii subito che quello era il rossetto che qualcuno aveva usato per lasciare quello stampo sullo specchio, così lo presi.
Era un rossetto di Chanel, rosso, quasi nero, lo riconobbi subito.
Era di Hanna,io c'ero quando volle acquistarlo.
*flashback*
-Alex, forza andiamo a vedere i trucchi!- disse la bionda, trascinandomi per il polso in un reparto dedicato interamente ai rossetti.
-guarda!- Disse prendendo un rossetto rosa.
-Bleh. A te starebbero bene i colori più scuri- dissi guardando la schiera di rossetti davanti a me.
-Tipo questo- dissi prendendo un rossetto rosso scuro, quasi nero.
-Sembra bello- disse, scrutando attentamente il rossetto.
Si gira verso di me,mettendolo sulle labbra, con molta più precisione di quanto potessi mai fare io, davanti a uno specchio.
-Come mi sta?- chiese mostrando le labbra.
-Prendilo.- dissi, senza aggiungere altro.
*fine flashback*
Riconoscerei sempre questo rossetto, anche se me ne dessero 50 simili, io lo riconoscerei.
Devo solo averne la prova, così tolsi il tappo, e vidi che c'era scritta una 'H' con un pennarello.
Era per distinguere i suoi rossetti dai miei, perché in passato ce li scambiavamo spesso, o li compravano uguali.
È possibile che sia stata Hanna a fare irruzione in casa? È possibile che davvero che la mia migliore amica sia stata a rompere questo specchio e a lasciarmi quel messaggio?
Un'auto che entra nel vialetto mi risvegliò dai pensieri, e mi affrettai a nascondere lo specchio rotto il rossetto e il bigliettino.
Appena entrò, mi salutò come se nulla fosse.
Davvero mia madre stava nascondendo qualcosa?-Ciao- mi salutò.
Ma non risposi, e lei, tutta tranquilla, se ne andò in camera.-Sei stanca?- le chiesi, seguendola.
Volevo indagare il più possibile.-Sì- disse, mettendosi sotto le coperte,e spegnendo la luce.
Ignorandomi del tutto, di solito mi dava la buonanotte,o cose del genere, e ora che ci penso la cosa è davvero strana.Ma non insistetti, andai in camera mia, e cercai di dormire,ma con scarsi risultati.
Alla fine ci rinunciai, e rimasi sveglia, a riguardare quel dannato rossetto, e quel bigliettino rosso, rosso come il rossetto.
- - -
Mi svegliai mezza dolorante a causa della posizione,stavo dormendo sulla scrivania e il rossetto e il bigliettino erano a terra.
Mi misi a sedere massaggiandomi il collo,presi i due oggetti che incriminavano Hanna e li misi nel mio zaino.
Scesi in cucina, alle 7 mia madre dovrebbe esser già pronta,ma in cucina non c'è nessuno.
Allora,vado lentamente in camera di mia madre.
Magari non si è svegliata.
Apro la porta,ma il letto è vuoto.Scendo di corsa le scale ancora una volta, rischiando di cadere, apro la porta di casa, e guardo il vialetto,
la macchina. È lì, al suo posto.Cosa cazzo sta succedendo?
Provo a chiamarla al cellulare,ma non risponde.
Devo assolutamente capire cosa le sta succedendo, e la persona del biglietto,- secondo me Hanna- lo sa, quindi investigherò.
Ma se davvero Hanna sapesse qualcosa me lo direbbe...
oppure no?
Ciau a tutti, spero che il capitolo vi piaccia,anche se fa un pò schifo, lol, forse sta sera aggiorno,a dopoz.
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Ice Eyes | l.h.
Hayran Kurgu-ispirata in minima parte a Pretty Little Liars. una ragazza di 17 anni, viene manipolata da una persona a lei sconosciuta, e la sua vita viene stravolta.