CAPITOLO 21

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Era finalmente domenica.
Mi svegliai verso le 10 del mattino dalla voce di mia madre.

-Sai... tesoro, ho organizzato un pranzo di famiglia, in modo che tu conosca che fantastica persona sia David- disse entusiasta.

Sbuffai.
Una cena di famiglia, che palle.

-Avremo ospiti oltre a lui?- domandai ancora mezza addormentata.

-Veramente avevo intenzione di invitare anche Calum e Joy... se per te va bene...-
disse con aria interrogativa.

Mi alzai a sedere.
-Mamma...-

Mi sorrise in modo che io approvassi.
-Sai già che non saranno al settimo cielo, mamma, come pensi che la prenderanno?!-

-In realtà hanno già accettato- disse con un sorriso trionfante.

roteai gli occhi.
-Va bene, ma ora fammi dormire-
dissi tuffandomi sotto le coperte.

Rise e sbalancò le finestre, facendo entrare la luce del sole.

Sbuffai.
-Vai a fare la doccia e metti un bel vestito!-
disse, poi uscì saltellando.

Restai nel letto ancora per dieci minuti,poi andai a farmi una doccia.

Una volta uscita mi asciugai i capelli biondi e perfettamente lisci.

Uff, quanto vorrei averceli almeno mossi, li odio,sono troppo piatti così.

Presi il ferro e mi ondulai leggermente le punte. Adesso andava meglio.

Misi il mio vestito preferito, era amaranto, con due tagli all'altezza delle spalle, permettendo di lasciarle scoperte, non era troppo accollato, ma nemmeno troppo scollato, si stringeva al punto vita e poi iniziava una gonna a ruota, che arrivava fino al ginocchio.

Abbinai delle scarpe nere col tacco non troppo alto.

Mi guardai allo specchio, il mio aspetto era decisamente migliorato da ieri, le due occhiaie erano sparite, non avevo gli occhi gonfi ma, essendo comunque di carnagione chiara sembravo lo stesso una mozzarella.

Mi passai un leggero strato di mascara, un po' di blush e illuminante,per dare un po' più di 'colore' al mio viso, poi misi il lip gloss sulle mie labbra fine.

Finalmente ero pronta, erano le dodici e mezza.

Stavo scendendo le scale quando sentii il campanello suonare, corsi ad aprire.

Davanti a me si presentò un uomo di mezza età, alto, con due spalle larghe, aveva i capelli e occhi dello stesso colore di quelli di Calum, e il loro naso era praticamente​ identico.
Era molto elegante, aveva una giacca blu scuro, una camicia nera e la cravatta del medesimo colore.

-Tu devi essere Alexandra- disse, sorridendo.

Rimasi impalata.
-Emh... sì. Entra.- gli feci spazio per permettergli di entrare, ringraziò con un cenno della testa.

-Ehi David!- lo salutò mia madre, dandogli un bacio sulla guancia.

Non feci nemmeno un passo che la porta suonò di nuovo e mi si presentarono Cal e sua madre davanti, anche loro eleganti: Joy aveva un vestito nero semplice, non molto scollato e per niente attillato,che arrivava poco più giù del ginocchio, Calum invece aveva una camicia bianca, che lasciava intravedere il suo fisico scolpito, e una giacca nera.

-Alex!- mi salutò entusiasta Joy, dandomi un bacino materno sulla guancia, seguita da Calum, che mi salutò anche lui con un bacio sulla guancia.

Lo guardai con aria interrogativa, pensavo fosse arrabbiato con me, ma lui seppe subito interpretare la mia espressione e rispose:

 Ice Eyes | l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora