Mia madre non era tornata a casa quella sera, probabilmente aveva dormito dal padre di Calum, come fa di solito.
Era mattina, e io stavo per entrare a scuola, quando vidi Calum a pochi metri da me, intento a chiudere il suo armadietto.
-Calum!-
Volevo chiedergli perché aveva ignorato le mie chiamate.Camminavo spedita verso di lui,
-Calum!!-
Si gira verso di me, poi mi da le spalle come se non mi avesse visto e continua a camminare.Lo raggiungo di corsa.
-Calum, ma cosa ti prende?!- dico col fiatone.-Niente.- risponde freddo, continuando a camminare.
-Calum, dai-
-Devo andare a lezione, ciao-
dice senza smettere di camminare.Resto ferma in mezzo al corridoio.
Cosa cazzo gli ho fatto adesso?-
Raggiungo il mio armadietto accanto a quello di Hanna, dove lei sta prendendo dei libri.
-Hanna, sai cos'ha Calum?- chiedo.
-Beh, non è stato tanto carino mollarlo lì con me per seguire il mio ragazzo.--Io...-
-E dopo il "torno subito" non sei nemmeno tornata- dice acida.-Hanna... non è come sembra okay? Tra me e Luke non c'è niente, io e lui ci odiamo-
-Tranquilla, mi ha detto tutto lui- dice con una smorfia.
-Davvero, uh, beh non so cosa gli sia preso, ma voglio che sia chiaro,per me quel bacio non è significato niente- dico sollevata.
-BACIO?!-
-Aspetta... oh cazzo...- mi passo una mano tra i capelli.
-Lui mi ha detto che avevate litigato in classe e che il professore l'aveva trattenuto.- dice incazzata.-Oh merda-
-Vi siete baciati?!- urla.-Io...- tento di giustificarmi.
-OH MIO DIO- urla.
-IO... CHI È STATO DEI DUE?-Non sapevo che rispondere,
lui aveva baciato me, ma se glielo avessi detto lo avrei messo nella merda più di quanto non lo fosse già, e se avrei risposto che sono stata io...
beh, sarei io nella merda.-Emh...-
-SAI UNA COSA? FANCULO ALEX. SE LUI CI HA PROVATO TU AVRESTI DOVUTO RESPINGERLO. VAFFANCULO-
sbatte l'anta dell'armadietto e va via, più incazzata che mai,probabilmente a parlare con Luke.Tutti erano incazzati con me, che giornata di merda.
Entro in classe, e mi metto al solito posto, dietro Ashton.
-Tutto okay?- si volta verso di me sorridente.
-Per niente...- sospiro.Veniamo interrotti dal professore che entra in classe, fa l'appello.
Manca Luke.
Mi chiedo se sia venuto a scuola, o sia rimasto a casa.Metà lezione passa senza che io mostri minimamente interesse, finché la porta dell'aula non si apre, e non compare il biondo.
Ha il cappuccio della felpa nera sui capelli, guarda a terra e ha la guancia tutta rossa.
-Hemmings, sei in ritardo- dice il professore.
-Lo so.- dice Luke per poi andare subito a sedersi.
Non smetto di guardarlo per il resto della lezione, adesso si sta portando la mano sulla guancia arrossata.
Mi chiedo cosa sia successo, avrei solo voglia di posare un delicato bacio sulla sua guancia, sembra così morbida, così bella decorata dalla sua fossetta, che però temo che oggi non si faccia vedere.
Suona la campanella, ed esco dall'aula, sto andando in bagno, quando qualcuno mi prende dal braccio e mi trascina dentro uno stanzino, lo stanzino delle scope.
È Luke.
Prima che possa aprire bocca mi salta a dosso urlando
-Mi spieghi che cazzo fai? Hai detto a Hanna che io e te ci siamo baciati! Cazzo sei fuori di testa!--Io credevo glielo avessi detto tu...- dico guardandomi i piedi.
-Porca puttana! Usalo il cervello! Secondo te le direi mai una cosa del genere?!?- urla ancora, ma non troppo per non farsi sentire.
-Io...-
-Beh, sai una cosa,non importa Alex, hai avuto quello che volevi, volevi che ci lasciassimo, beh, sei stata accontentata, e per di più mi ha mollato uno bello schiaffo.-
dice portandosi la mano sulla guancia.- M-mi dispiace...i-io non...- mi vengono gli occhi lucidi.
-Non voglio sentire niente, ciao Alex-
dice andando via e chiudendo la porta alle sue spalle.Fanculo, fanculo, ho rovinato tutto.
Ho rovinato la mia migliore amica, il mio ragazzo è arrabbiato con me, e Luke mi odia ancora di più, perfetto.Esco anch'io dallo stanzino alla ricerca di Ashton. Ho bisogno di lui come non mai.
Dopo venti minuti che lo cerco, lo trovo.
È alla macchinetta, che cerca di far scendere una merendina incastrata.
-Ashton...-
lui si volta, e io mi fiondo tra le sue braccia, per poi permettere a qualche lacrima di colare.Ho praticamente la faccia sulla felpa di Ashton, ha un buon profumo, e tra le sue braccia mi sento a casa.
Mi riprendo, e alzo la testa, per guardarlo, ma il mio sguardo finisce dietro di lui:
C'è Calum, che guarda la scena disgustato.
Mi sciolgo subito dall'abbraccio e vado nella sua direzione, ma prima che possa raggiungerlo mi volta le spalle e se ne va.-Alex-
Ashton mi avvolge le spalle col suo braccio, e mi porta nel piccolo cortile sul retro.Ci sediamo a terra, e lui mi sta ancora abbracciando,poso la testa sulla sua spalla.
Non ho più nessuno, ciò di cui avevo sempre avuto paura si stava avverando: la solitudine.
Non avevo più amici, una madre, e forse nemmeno un ragazzo, mi era rimasto solo Ash.
-Non abbandonarmi pure tu, Ashton-
dissi affondando nuovamente la faccia sulla sua felpa e chiudendo gli occhi.-No, no, non ti abbandono- disse accarezzandomi i capelli.
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Ero tornata a casa da parecchio, Hanna e Calum ancora non rispondevano alle chiamate.
Finalmente sentii mia madre tornare, erano le nove circa, aveva finito di lavorare.
-Mamma- dissi scendendo le scale.
-Ciao- disse, posando il giubbotto nell'appendiabiti.-C'è qualcosa che non va?- chiese con aria preoccupata.
Era da giorni che non ci parlavamo, e corsi ad abbracciarla.
Avevo tanto bisogno di un abbraccio.
-Senti Alex, tornando al fatto di...--No mamma, non voglio parlarne adesso- dissi rimanendo attaccata a lei, e ricambiò il mio abbraccio.
fa cagare ma vabbe vi voglio bene ciao.
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Ice Eyes | l.h.
Fanfiction-ispirata in minima parte a Pretty Little Liars. una ragazza di 17 anni, viene manipolata da una persona a lei sconosciuta, e la sua vita viene stravolta.