Erano ormai diversi minuti che ero in macchina con Luke, fortunatamente guidava decentemente, senza la musica troppo alta,e gliene fui grata.
-Dove mi stai portando?- chiesi.
-Vedrai- disse, con un sorriso,tenendo gli occhi puntati sulla strada.
Passarono ancora una ventina di minuti, e io mi ero ormai appisolata con la faccia schiacciata sul finestrino, e sobbalzai quando Luke posò la mano sulla mia coscia.
-Siamo arrivati- disse guardandomi negli occhi.
Guardai fuori, eravamo al mare.
-Al mare?- aggrottai le sopracciglia.
-Shhh. Sta zitta- disse ridendo.
Scesimo dalla macchina, lui aprii il cofano e prese una borsa, e poi lo seguii in spiaggia.
Il mare era calmo, e scintillava sotto la luce della luna, fiancheggiato da un grande scoglio.
Guardai Luke stendere i teli sulla sabbia, per poi stendersi sopra.
Lo guardai.
-Vieni qui- disse battendo la mano sul telo steso accanto a lui.Ubedii, e mi sdraiai, mi cinse la vita con il suo braccio, affondando la testa nell'incavo tra la spalla e il mio collo, quel gesto mi riempii il cuore di gioia.
-Hai un odore così buono- disse, lasciando piccoli baci sul collo.
-Di cosa profumo?- chiesi tra i brividi che si facevano strada nel mio corpo.
-Di vaniglia, mischiato a qualcosa- disse succhiando un lembo di pelle, lasciandoci un livido violaceo.
Chiusi gli occhi e con le gambe gli cinsi la vita, agganciando le mani al suo collo.
Mi posò una mano sulla gamba, e anche attraverso il tessuto che la copriva, riuscivo a sentire che la sua mano era fredda, ma non mi dava fastidio, anzi, era tremendamente eccitante... e... e anche sbagliato.
Disse una vocina nella mia testa, ma regredii quel pensiero.
Riaprii gli occhi per concedermi uno sguardo a Luke.
Aveva la testa appoggiata sulla mia spalla, i capelli disordinati e gli occhi chiusi, nessuna espressione corrucciata nel viso,e un adorabile naso rivolto all'insù: era una via di mezzo tra un cucciolo tenero e indifeso, e un dio greco che ispirava sesso, era perfetto.
Gli presi il viso tra le mani e posai un delicato bacio sulle sue labbra rosee e leggermente screpolate.
Rispose rafforzando il braccio intorno alla mia vita e ricambiando il bacio, anch'esso dolce e delicato.
-Ho un'idea- disse sulle mie labbra.
-Cioè?- chiesi staccandomi per guardarlo.
Si scostò leggermente, sciogliendo la posizione in cui eravamo messi, il che mi dispiaque, ma poi mi prese per mano, trascinandomi verso lo scoglio che affiancava la riva del mare.
-Attenta a non scivolare-
disse mentre lui si arrampicava agilmente sullo scoglio come se fosse nato qui, mentre io cercavo goffamente di non scivolare, ma la mano di Luke mi aiutava a mantenere l'equilibrio e a seguire i suoi passi, che erano chiaramente più giusti di quelli che avrei fatto io.Arrivammo sulla 'punta' dello scoglio, se così si poteva chiamare, che apriva il paesaggio mozzafiato: il mare aperto, dove si intravedevano diverse luci giallastre, di navi a chilometri e chilometri di distanza, mentre la luna illuminava la scogliera e l'oceano, producendo luccichii ogni volta che arriva un'onda, a fiancheggiare l'acqua del mare c'erano scogli e isolotti sparsi disordinatamente.
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Ice Eyes | l.h.
Fanfic-ispirata in minima parte a Pretty Little Liars. una ragazza di 17 anni, viene manipolata da una persona a lei sconosciuta, e la sua vita viene stravolta.