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Di tanto in tanto, Frisk si piega verso qualche fiore dell'Eco per ascoltarne i mormorii.

La  maggior parte delle persone che hanno espresso desideri in questa zona o  è morta o se n'è andata molto, molto lontano. O ha preso parte alla  guardia reale per ottenere prestigio, popolarità e libertà. Sans ne sa  qualcosa.

Dà un'occhiata dietro le sue spalle e nota che la bocca  dell'essere umano è contratta in una smorfia che sembra essere di  disagio. Lui rallenta nei suoi passi per consentire a Frisk di  raggiungerlo prima di riprendere a camminare. Flowey si muove sulla sua  spalla, "Non ricordavo che i mormorii dei fiori si notassero così tanto  la volta scorsa."

"Eravamo preoccupati," Sans dice.

"Che posto è questo?"

"La  gente veniva qui per riposarsi," dice a voce bassa per non disturbare  l'umano, "Altri ci venivano per esprimere desideri. Altri ancora per  fare delle promesse."

"Sette anime," sospira un fiore.

"Sette anime, e Re Asgore diventerà un dio," gli risponde un altro fiore.

I  fiori promettono morte a ogni essere umano che cada nel Sottosuolo,  promettono libertà a ogni mostro intrappolato laggiù, promettono la  distruzione della razza umana non appena quella dei mostri sarà fuori.

Frisk si sostiene con una mano, stringendo il maglione di Sans.

"Non ascoltarli," dice, "Non sono altro che desideri di morte."

Quando  arrivano al corridoio con la statua, Sans fa quello che aveva fatto  l'altra volta e mette un ombrello sulla statua. Frisk sorride. Flowey  osserva malinconicamente la statua, per qualche ragione a Sans ignota.  Il fiore è già abbastanza strano per conto suo, ad aiutare un umano  rischiando di venire giustiziato, ma non ha ancora fatto del male a  nessuno, quindi lascia correre.

Prende nuovamente Frisk sulle  spalle e tengono in mano l'ombrello in modo da poterci stare tutti e tre  comodamente sotto. Passano per il sentiero che si affaccia  sull'incombente figura del castello. Il piccoletto era già stato colpito  da Grillby's e da Waterfall quando li aveva visti per la prima volta,  quindi Sans immagina che sarebbe impressionata anche a vedere il  castello.

"Si può vedere il castello da qui," dice Flowey,  battendolo sul tempo. Lui continua a camminare mentre Frisk si tira su  con fare attento.

"È gigantesco," Flowey continua, "E molto bello."

L'essere umano fa una risatina. Anche Sans si scopre a fare un sorrisetto.

Mette  l'ombrello nel contenitore successivo e Flowey usa i propri gambi per  far loro superare il rialzo. Quel cosino è incredibilmente forte quando  vuole – Sans si gira a guardare il fiore sulla sua spalla e lo vede  ansimare. D'accordo, forse non incredibilmente, ma comunque sollevare da  solo un umano e un mostro (per quanto possa ammettere di essere  leggero) è un'impresa non da poco per un fiore così piccolo.

Frisk si rimette a camminare per conto suo, tenendo sempre Sans per mano, ed è a questo punto che incontrano Undyne.

Lei guarda le loro mani unite e aggrotta le sopracciglia.

Sans si raddrizza, "Porto io l'umano dal re," dice.

"E il fiore?", fa indicando con un cenno della testa il mostriciattolo avviluppato sulla sua spalla, che abbassa la testa.

"Piccolo compagno di viaggio."

Undyne  ride. "Sappiamo tutti benissimo che cerchi solo di arraffarti la  posizione di tuo fratello," gli dice, e dannazione, quanto Sans vorrebbe  che la gente smettesse di pensarlo. Se non è pigro è un usurpatore, e  se non è un usurpatore è un traditore.

La legge del Sottosuolo.  Uccidi o vieni ucciso. Non fidarti di nessuno. Era più facile quando  nessuno era gentile e non ci si sentiva come se si dovesse qualcosa a  qualcuno.

Il Capitano della Guardia Reale tiene alta la propria lancia e la punta verso di loro.

"Sto  facendo questo per liberarci tutti," le risponde, stringendo più forte  la mano di Frisk. L'umano sussulta leggermente dietro di lui.

"Potrebbe  anche essere così," ribatte Undyne, "Ma chiunque porti l'umano al re  diventa il suo cavaliere fidato, e non posso lasciarti rubare il mio  posto."

Anche questa maledetta competizione del Sottosuolo. Uno  pensa che la gente possa collaborare per risolvere problemi comuni, e  invece è un tutti contro tutti.

Sans fa un passo indietro e materializza i suoi Blasters, "Beh, lo stesso vale per te."

Frisk gli stringe la manica, ma lui non si volta.

"Non  farle del male," lo prega Frisk. Sans per un momento rimane  immobilizzato dalla stupidità della richiesta. Sta per essere ucciso dal  Capitano della Guardia Reale, e tutto quello a cui pensa è la sicurezza  di suddetto Capitano? Certe volte si chiede se gentilezza non sia che  un sinonimo di stupidità.

"Ti prego," mormora Frisk. "Non farle del male."

"Frisk," Flowey si volta verso l'umano. Almeno il fiore è ragionevole. "Noi –"

"No," lo interrompe Frisk, con fermezza. "Non farle del male. Noi non facciamo del male alla gente. In nessun caso."

Undyne approfitta della loro distrazione per attaccare.

Sans  lascia andare Frisk per alzare il proprio braccio e fermare il Capitano  a metà della sua rincorsa, poi scaglia il braccio in avanti, buttando  Undyne contro il muro davanti a loro.

Frisk gli urla "No!" Muove  convulsamente le braccia in aria finché non afferra il braccio teso di  Sans. "Sans, non farle del male!" mentre lacrime scendono giù, facendosi  strada tra i fiori che coprono i suoi occhi, "Ti prego."

Sans  aggrotta la fronte, ma non abbassa il braccio e fissa Frisk che abbassa  la testa per piangere nella manica del suo maglione.

Flowey si avvolge attorno a entrambi con i suoi gambi, "Su!" urla, "Andiamocene da qui se non vogliamo farle del male."

Frisk,  a sentire quelle parole, tira su la propria testa e inizia a tirare la  manica di Sans, correndo non sa bene in quale direzione. Flowey si  assicura di tirarla indietro prima che si inciampi da qualche parte, ed è  in quel momento che Sans fa disperdere nell'aria i suoi Blasters e  aiuta Frisk a rimanere in piedi mentre sorpassano Undyne, che è ancora a  terra tramortita dal colpo. Probabilmente non è stato abbastanza per  ucciderla, ma di sicuro abbastanza per immobilizzarla per un po'.

Corrono via.

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