Avevano deciso di non informare la polizia su quanto era accaduto. Il mattino seguente informarono i proprietari dell'albergo che nella notte qualcuno aveva tirato un sasso rompendo la finestra della camera.
Uscirono da quel Hotel con le idee alquanto confuse.«Chi potrà essere?» mormorò Giusy mentre sedeva sul divano della casa di Alex. Stava sorseggiando una tisana, ma non bastava per tranquillizzarla.
«Forse Steve potrà aiutarci...»
«Tuo padre sa che siamo qui?»
«Si, non ti preoccupare, e non tornerà finché Steve non se ne sarà andato».
Dopo poco udirono suonare il campanello: era lui, Steve.
Alex si alzò in tutta fretta e andò verso la porta per aprire. Steve entrò sorridente come al solito e, accompagnato da Alex, si sedette accanto a Giusy, la quale posò subito la tazza sul tavolino di fronte.
«Ciao Giusy».
«Ciao Steve».
«Vuoi una tazza di tisana?» intervenne Alex pronto a soddiafare l'amico.
«No grazie, Alex».
Quest'ultimo fece un mezzo sorriso e si appgiò allo stipite della porta guardandoli e scrutandoli per captare ogni minimo particolare.
«Dimmi Giusy, ora ricordi altro di quella notte?»
«N-no...» rispose abbassando la testa dispiaciuta.
«Io si! O per meglio dire ricordo di quella mattina». Intervenne nuovamente Alex.
«Ah, e che cosa?» domandò Steve molto incuriosito mentre si voltava verso di lui.
«Bé...» iniziò sedendosi sulla sedia vicina al tavolo e piegandosi in avanti. «Appena sveglia gli chiesi se avesse passato una bella nottata e notai i suoi vestiti: erano bagnati, umidi...»
Steve annuí serio massaggiandosi il mento.
«Altro?»
«Giusy non ne avrà dato peso, ma ho notato anche che si sente molto al sicuro in chiesa».
«Ma dai Alex!» esclamò Giusy ironica. «Qualcunque credente si sentirebbe al sicuro in chiesa!»
«Quindi vuol dire che tu sei credente... Forse lo senti nel profondo, e non hai bisogno della memoria...» affermò soddisfatto Alex dopo essersi avvicinato ancor di piú all'amica.
Quest'ultima non seppe cosa dire; forse aveva la bocca aperta, gli occhi spalancati, ma non le importava, perché ciò che Alex aveva appena scoperto dimostrava che, viaggando nella mente in cui prevale l'estrema confusione, si può arrivare a una svolta, un indizio significativo.
«Credo che tu abbia proprio ragione caro amico mio...» disse scrivendo e appuntando gli indizi e i particolari.
«Ciò che non comprendo é il perché dei vestiti bagnati e dei capelli profumati, puliti».«Quali capelli puliti?» domandò Giusy sgranando gli occhi.
«I tuoi. Quando ti sei sporcata i capelli col gelato hai affermato che erano puliti... O mi sbaglio?»
«Già, é vero... Ma non credo sia importante».
«Io invece credo di si. Alex, come si chiama quella parrucchieria a Ilpefer?
«Ehm... Credo che si chiami... "Happy Hair"».
«Ok». E diede un'occhiata all'orologio da polso. «Trovatevi alle 5:30 nella piazza principale, la mia é una macchina nera e cabrio, mi riconoscerete. A dopo».
Andò via sorridente dopo aver salutato ulteriormente con la mano.
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Sconosciuta - #Wattys2016 - Segreti Della Notte
Mystery / ThrillerSera. Bidgher, una città piccola ma abbastanza popolata, e una calda serata di primavera. Tutto cominciò quella sera; i passi che risuonano per le strade deserte e il respiro affannoso che cerca riparo... Mattina seguente. Una ragazza si risveglia...