28Seconda parte
Quella sera era particolarmente serena, pacifica, semplicemente stupenda; nessuna nube copriva le stelle le quali erano perfette come nei dipinti.
Alex le aveva accennato ad una sorpresa e lei non vedeva l'ora di saperla. Era seduta sulla medesima panchina dove quella mattina si era svegliata, per poi conoscere Alex. Quest'ultimo era in piedi, distante da lei di una decina di metri ed era al telefono con il padre, per informarlo. Dopo qualche minuto chiuse la chiamata e si avvicinò a Sarah sedendosi accanto a lei.
«
Cosa ha detto?» chiese lei sistemando un ciuffo di capelli biondi dietro l'orecchio.
«Spera che riusciremo a scoprire la verità...»
«Si, ma... Voglio dire, cosa pensa a proposito di ciò che vogliamo fare?»
«Ah, dici della nostra specie di recita... Non gli ho detto niente. Ho pensato fosse la cosa migliore; anche lui dovrà credere che abbiamo una relazione. Sarà piú prudente».
«Già, hai ragione».
A quel punto lui le toccò i capelli in modo dolce.
«Ma che fai?!»
«Sarah...» sussurrò «Siamo fidanzati, cosa mi dici!?» e le uscí una risatina.
Sarah fece altrettanto...
«Hai ragione... Amore mio! Scusami.»
Allora lo abbracciò; erano al centro della piazza, chiunque li avrebbe notati. Sarah chiuse gli occhi per un attimo e quando si staccarono Alex la guardò negli occhi.
Entrambi pensarono: Dobbiamo crederci fino in fondo e funzionerà.
Allora Alex si avvicinò alla ragazza molto lentamente chiudendo gli occhi sempre di piú, finché le sfiorò le labbra e la baciò. Il tutto durò solo due o tre secondi al massimo.
Quando si staccarono Sarah rimase confusa.
Questo non rientrava nell'accordo, perché l'ha fatto? Bastava un abbraccio, perché?!
Non sapeva se ridere per il successo, piangere per la vergogna o arrossire per aver baciato un amico.
D'un tratto Alex fece una smorfia.
«Cosa succede?» chiese lei.
Si guardò un attimo intorno e poi le rispose.
«No, é che... Ho creduto di sentire lo scatto di una macchina fotografica»
«Forse qualche turista».
«Già»
«Ah, ora che ci penso... Non dovevi darmi una sorpresa?»
«Oh, che sbadato, me ne sono dimenticato assolutamente!»
«Non ti preoccupare. Se ti sei scordato di portarla con te potrai darmela un'altra volta...»
Alex la bloccò.
«No, non é nulla di materiale» disse sorridente.
«E allora cos'é?»
Si alzò e indicò il ristorante in cui avevano mangiato... Dove c'era la cameriera con le trecce.
«Vedi quel ristorantino laggiú?»
Strano, si disse lei, sono le stesse parole che ha pronunciato quando mi ha invitata a mangiare.
«Si»
«Seguimi».
Arrivarono di fronte al ristorante.
Solo allora Sarah notò la bellezza di quel locale; vetri puliti, stanze con ottimi colori, quadri...«E dimmi... La ragazza con le trecce ti é simpatica?»
«Molto Alex. Gentile, educata...»
«Sai che é la proprietaria del ristorante?»
«Cosa!? É cosí giovane! L'ammiro»
«E ti piacerebbe lavorare per lei?»
«Sarebbe stupendo...ma perché mi stai domandando tutte queste cose?»
«Bé, perché... Da questa sera sei ufficialmente assunta come cameriera.»
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Sconosciuta - #Wattys2016 - Segreti Della Notte
Mystery / ThrillerSera. Bidgher, una città piccola ma abbastanza popolata, e una calda serata di primavera. Tutto cominciò quella sera; i passi che risuonano per le strade deserte e il respiro affannoso che cerca riparo... Mattina seguente. Una ragazza si risveglia...