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«Una sorella?!»

Alex aveva gli occhi talmente spalancati che Sarah temette per un momento che gli sarebbero usciti dalle orbite. Era impallidito; Sarah gli aveva raccontato dell'appuntamento che il tizio misteroso le aveva dato e del nitido ricordo nella sua mente avvenuto grazie a quella foto. Lo sconosciuto pensava che con quella foto avrebbe confuso Sarah, ma invece aveva fatto riaffiorare ricordi importanti nella sua mente, i quali forse avrebbero causato una reazione a catena: altri ricordi, uno dopo l'altro.

«Perché non me ne hai parlato subito? Sarei potuto venire con te

«Ah si?! Pensavo che non volessi parlarmi quando ti sono venuta a far visita prima. O mi sbaglio

Alex la fissò con un espressione del tipo "Hai ragione" e annuí.

«No, non ti sbagli... Sarah, ho sbagliato anche io. Ero nervoso per una certa faccenda e me la sono presa con te. »

«Di quale faccenda parlichiese la ragazza corrugando la fronte.

Alex fece le spallucce.

«In realtà non é solo uno il problema...»

Sarah alzò il sopracciglio incuriosita.

«Per prima cosa mio padre... Ha conosciuto un tipo per niente affidabile...»

«Cosa intendi

Alex si avvicinò un po' di piú a Sarah e parlò leggermente piú piano.

«Beve... E tantofece un gesto strano con la mano. «É sempre ubriaco, e poi non sembra molto... Voglio dire, non sembra normale. »

«Bé, poverino... Se ha un handicap...»

«No, non intendevo questo. Credo che sia proprio pazzo. Dice delle cose... Credo debba andare in manicomio. Va curato quello, te lo dico io. »

«Ah... E come mai tuo padre ci va d'accordo

«Gli ha detto che ha una discoteca in un certo paesino qui vicino e dato che mio padre gli sta simpatico entra gratis quando vuole... L'offerta é anche per me e per chi voglio portare. »

Sarah si mise a ridere.

«Non credevo che tuo padre andasse in discoteca

«Infatti non ci va, ma quello gli ha messo sulla testa che é molto conveniente e che ci si diverte molto...»

«Almeno ha un vantaggio... »

Alex fece un mezzo sorriso e non parlò piú... Già aveva dimenticato di raccontare il secondo problema, o faccenda come lo chiamava lui.

«Secondo problema

Alex la fissò ed esitò.

«Steve é scomparso. »

Sarah sgranò gli occhi e strinse le coperte senza nemmeno accorgersene.

«Come "scomparso" ?

«Scomparso. Al cellulare ha la segreteria telefonica da giorni e i suoi familiari hanno fatto la denuncia di scomparsa da due giorni. »

«Dannazione! Cosa gli sarà accaduto

«Non mi sorprenderei se gli avesse fatto qualcosa quel tipo che si prende gioco di noi. »

«Fino a questo punto potrebbe arrivare???»

Alex annuí desolato. Allora Sarah fece silenzio, si passò le mani tra i capelli e si coprí gli occhi con le mani appoggiando i gomiti sulle proprie gambe.

«Non mi sarei mai aspettata di arrivare a mettere a rischio la mia vita... Non fino a questo punto...»

Sconosciuta - #Wattys2016 - Segreti Della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora