34- Terza Parte

663 42 0
                                    


34

Terza Parte

I suoi capelli mori erano sciolti e, a causa delle treccine che si era fatta in precedenza, erano rimasti dei piccoli riccioli. Sorrideva e per la prima volta Sarah si accorse che i denti della padrona del ristorante - bianchi e brillanti- erano perfettamente diritti, perfetti. Porse la mano a Sarah e le disse che si chiamava Veronica e che veniva dall'Italia.

«Seguimila incitò Veronica «Ti mostro la cucina e ti spiego cosa devi fare. »

Sarah annuí sorridente e la seguí. Arrivati alla cucina Sarah notò perfettamente il fumo che annebbiava la vista e un leggero e quasi impercettibile profumo; ipotizzò fosse di rucola.
All'interno della cucina c'era una signora sui cinquant'anni, bionda con i capelli molto corti e abbastanza robusta.

Si stava lavando le mani pronta per tritare della rucola posta in un piatto di vetro.
Non appena si accorse delle due si voltò normalmente sorridendo, ma senza mostrare i denti. Fece un cenno con la testa come saluto: sembrava riservata.

«Lei é la mia favolosa cuocadisse Veronica sorridendo. «Mary, lei é Sarah, la nostra nuova cameriera, ti ho parlato di lei. »

La cuoca, che nel frattempo si era di nuovo voltata verso il piatto di rucola, guardò Sarah e poi Veronica arrossendo, e poi farfugliò un «Si si, lo so. »

Dopo dei brevi sorrisi Veronica spiegò velocemente, ma sempre molto precisa, il compito di Sarah. Precisò che pretendeva gentilezza con clienti e personale, puntalità e precisione.

Arrivato mezzogiorno cominciarono a venire i primi clienti. Sarah li accolse molto gentilmente e li fece accomodare portando i menú. Aspettò dieci minuti e poi fece ordinare le persone sempre col sorriso; sembrava avesse lavorato in quel ristorante da anni.

I clienti arrivavano uno dopo l'altro finché, mentre Sarah portava via un piatto di pasta divorato da un robusto operaio, vide un ragazzino venirle in contro. Aveva il fiatone. Sarah si bloccò e lo fissò.

«Un uomo... Un uomo mi ha detto di riferirle di trovarsi alle tre del pomeriggio ai giardini. »

«Che cosa!?» sgranò gli occhi e il cuore iniziò a batterle forte.

«Come le ho detto. Ai giardini alle tre. »

Sarah rimase immobile per un secondo, esitando, poi posò il piatto nel tavolino vuoto di fianco a lei passandosi le mani tra i capelli tenuti leggermente raccolti con una pinza. Si guardò intorno confusa.

«Vieni con me. » lo prese per un braccio e lo portò in un angolino appartato. «Chi era quell'uomo? Lo conosci

Il ragazzo scosse la testa agitato.
«Non sono riuscito a vedergli la faccia, era incappucciato. »

«Già...» rispose guardandosi intorno nuovamente.

Ora si che devo iniziare a preoccuparmi...

Sconosciuta - #Wattys2016 - Segreti Della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora