50

573 36 1
                                    

Le transenne erano gelide malgrado avessero sostenuto il suo peso per mezzora. Si guardò intorno pensando di trovare l'uomo che cercavano da tempo, ma non lo vide. Inutile, si disse, a quanto pare non é stupido. Poi si voltò verso Alex: anche lui era agitato. Ciò che rendeva nervosi entrambi era il fatto che sapevano perfettamente che Luke li stava guardando: dalla finestra, da un vicolo, da dietro al palco... Non importava dove, ma sapevano che era cosí.

Rivolse lo sguardo verso il palco dove un ragazzo stava scengliendo l'altezza ideale per il microfono.

«Quando hanno intenzione di iniziare?!» borbottò Alex guardando l'orologio da polso.

«Non credo che manchi molto...» rispose Sarah prendendogli la mano; magari lo fece per continuare la sceneggiata dei fidanzatini, oppure quella era solo una scusa per fare quello che fece.
Era tempo che si chiedeva se provasse qualcosa di piú verso Alex, ma non si era data ancora una risposta. Un giorno credeva di amarlo, l'altro anche, e quello dopo ancora no.

Dapprima Alex fissò la mano di Sarah sopra la sua, poi guardò la ragazza e sorrise. Subito dopo si guardò intorno per l'ennesima volta.

«Alex, tranquillizzati. C'é tuo padre che controllerà tutti i movimenti sospetti...»

«Lo so, lo so. É che mi viene spontaneo. »

Sarah scosse la testa continuando a guardarlo negli occhi.

«Mi hai sempre ripetuto che tutto sarebbe andato come doveva andare, mi hai sempre detto che tutto sarebbe andato bene... É ora che questa sera sia io a dirtelo. Tutto andrà bene Alex

Ancora non convinto, e con rassegnazione, spostò il suo sguardo verso il palco. Allora Sarah lo prese per il mento e lo costrinse a guardarla negli occhi.

«Tutto. Fidati. »

E poi lo lasciò andare. In quello stesso momento si sentí la musica. Il concerto stava inziando finalmente. Alex annuí e guardò il famoso Fred che inziava a cantare. Sarah invece continuò ad osservarlo in modo strano e solo dopo qualche secondo si voltò anch'essa per sentire il concerto.
Si aspettava qualcosa di piú da quel cantante che ricordava come il suo preferito. Era solo un insieme di musica assordante e canzoni inglesi che si susseguivano annoiando lei ed Alex sempre di piú.
Passarono quaranta minuti dall'inizio del concerto e Alex guardò l'orologio e si strofinò gli occhi. Era stanco e anche Sarah.

«Ce ne andiamogli propose Sarah.

«Se tu sei d'accordo...»

«Dai su. » fece cenno di andare e si addentrarono tra la folla.

Alla fine, tra mille "permesso" riuscirono ad allontanarsi dal palco.
Sarah non si seppe spiegare il perché le persone nel momento che chiedi permesso per passare  sembrano un muro, costruite e formate da mattoni. Ma in quel momento non era importante. Ciò che in quel momento inportava era stare un attimo in pace, magari nel bar a bere un goccio di acqua.

«Ti va di prendere qualcosa al barchiese allora ad Alex.

«Certo, é proprio cio che ci vorrebbe ora come ora.»

Entrando nel bar furono investiti da una ventata d'aria: il solito ventilatore era lí per raffreddarli dopo essere stati schiacciati dalla folla.

«Prego. » disse loro la barista.

«Io un bicchiere d'acqua...» disse Sarah.

Subito, però fu bloccata da Alex.

«Ma dai Sarah. Ci penso io ad ordinare. Mi scusi signorina

«Già sappiamo come é andata a finire quando hai ordinato tu...»

«Fidati di me...» disse ironico, e Sarah sorrise. Poi la barista si avvicinò. «La ragazza ha cambiato idea! Due birre, una per me e una per lei poi si rivolse a Sarah «Sai che sei bellissima quando ti ubriachi?!»

Sarah si mise a ridere.

«Quindi ordini degli alcolici per vedermi piú bella

«Esatto!»

Risero insieme, e quando arrivò la birra Alex la porse a Sarah.

«Alla tua bellezza quando sei ubriaca!!! »

Sarah scoppiò a ridere, brindarono e bevvero la birra.

«Quindi quando sono ubriaca sono bella eh

«No, mi sono sbagliato... Sei sempre bella. »

E le si avvicinò un po'.

«Davvero

«Non scherzo...» si avvicinò ancora di piú, le scostò i capelli dal viso e lei iniziò a tremare. Si sentiva strana. Cosa doveva fare? Poi si decise, doveva cogliere il momento. Baciarlo.

Si avvicinò anche lei e quando tutto stava per accadere lo squillo del cellulare di Alex bloccò quel meraviglioso momento.

Era Micheal.

Sconosciuta - #Wattys2016 - Segreti Della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora