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Malgrado la situazione Sarah si sentiva abbastanza tranquilla, perché era protetta da Alex e suo padre. Tutto sarebbe andato per il verso giusto.

Tutto andrà per il verso giusto.

Si disse.

Luke non rispondeva alla domanda e ci stava girando intorno da troppo tempo.
Micheal gli si avvicinò d'un tratto e lo guardò con rabbia.

«Basta con i giri di parole! É vero o non é vero???» gridò furioso.

«M-micheal... Certo che no

La fronte corrugata di Micheal si distese e allontanò leggermente il suo viso da quello di Luke.
Sarah si aspettava che quell'uomo ammettesse le sue colpe, ma si sbagliava, e quando udí quella risposta nei suoi occhi si lesse la pura rabbia. Strinse il braccio di Alex per le forti emozioni e si fece avanti.

«Allora fammi vedere le tue braccia... O forse non hai un tatuaggio che raffigura un toro?!»

Luke sgranò gli occhi e deglutí. Ormai non aveva via di scampo. Si guardò le braccia senza osar tirare su le maniche del giubotto. Allora Alex, spazientitosi, gli si avvicinò, gli prese le braccia e tirò su le maniche indietreggiando subito dopo. Già, quel tatuaggio era lí, ed era una prova inconfutabile. Luke non sembrava quell'uomo robusto, forte e violento. In quella situazione era apparso come un agnellino indifeso che, inoltre, era anche uno squilibrato.

«E va beneesclamò Luke con un tono piú deciso. «Sono stato iodisse scocciato e con fermezza.

«E hai anche il coraggio di ammetterlo in questo modo?!» gli domandò Alex fuori di sé dalla rabbia.

«Brutto bastardo! Ora ne assaggerai le conseguenze gridò Micheal avvicinandosi.

«Shhh...»  Luke, con un sorrisetto da psicopatico lo bloccò con la mano. «Non ti conviene perdere tempo con me, dovresti fare altro...»

Micheal aveva un viso interrogativo.

«Cosa intendi

«Fra cinque minuti» disse guardando l'orologio da polso «Molte persone potrebbero esplodere... E anche il cantante sai?!»

«Cosa?! Hai messo una bomba!?»

«Quattro minuti...» disse mettendolo alle strette.

Poi Micheal rivolse lo sguardo a suo figlio.

«Vai! Salva quelle persone. Ci penso io a questo...» gli disse Alex sicuro di se stesso.

«Ops! Tre minuti...»

Micheal annuí al figlio e corse in direzione della piazza. Luke lo guardò allontanarsi e poi scoppiò a ridere.

«Perché diamine stai ridendo

Luke scosse la testa.

«Quanto siete tonti! Non c'era nessuna bomba



Sconosciuta - #Wattys2016 - Segreti Della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora