Ero nervosa, terribilmente nervosa.
Avevo litigato con Dries da poco e lui era uscito di casa subito dopo la discussione, non sapevo che fare, non rispondeva al cellulare e il panico si stava impossessando di me. Luce mi tenne compagnia al cellulare e mi sentì piangere, non riuscivo a parlare, l'ansia ormai non mi faceva pensare lucidamente.
«E se fosse andato da lei?» Ripetevo tirando su col naso. «Magari quando ha rivisto Khatrin ha capito di amare lei, di non volermi più.» Singhiozzavo a più non posso.
Sentì Luce sospirare e pensai che in quel momento stava camminando per la stanza esattamente come me. «Non puoi dire così, sarà andato a correre, a calciare qualche pallone, a bere con un amico. Non preoccuparti.» La mia migliore amica cercava di consolarmi, ma il mio sesto senso prendeva la meglio.
Ero sicura che lui fosse andato da lei.
«L'ho detto anche a Yannyck, mi sento sempre la seconda scelta quando c'è lei.» Sospirai, ritrovandomi con gli occhi pieni di lacrime, di nuovo.
Luce disse qualcosa ma non la capì perché, subito dopo aver detto quella frase, la porta si spalancò, facendomi ritrovare di fronte ad un Dries piuttosto preoccupato e confuso. Salutai, frettolosamente, la mia amica e mi asciugai le lacrime.
«Con chi parlavi?» Chiese Dries sedendosi sul letto, smorzando quel silenzio che si era creato.
«Luce.» Risposi semplicemente, appoggiandomi al muro, di fronte a lui.
Vidi le sue mani stringersi a pugno e la mascella serrarsi. «Luce o Alessandro?» Cercò di smorzare l'astio nella voce ma non ci riuscì.
«Con Luce. Sai bene che con Ale non parlo più.» Dissi infastidita. «Dovrei essere io a domandarti dove cazzo sei stato e soprattutto con chi! Sei andato da lei, vero?» Morsi il labbro per non urlare.
Dries alzò di scatto la testa e mi guardò fisso negli occhi, si alzò dal letto per venire di fronte a me e mettere le mani sui miei fianchi. «Non potrei mai andare da lei quando ho te.» Sussurrò sulle mie labbra. «Scusa se hai pensato di stare al secondo posto, ma tu sei al primo. Quante volte ti devo dire che mi sei entrata dentro da quel giorno al bar? Quante volte ti devo spiegare che ormai tu sei mia e non potrei stare con nessun'altra? Ancora non ti fidi di ciò che provo?!» Dichiarò stringendomi sempre di più, parlando ferito.
Ingoiai a vuoto, non sentendomi più il cuore. Mi aveva distrutto e ricomposto in solo 2 frasi e non capivo come faceva a farmi sentire viva soltanto sfiorandomi. «Giuro che ti amo.» Sussurrò prima di incatenarmi a se tramite le labbra e le braccia.
Ricambiai quel bacio all'istante, portando le mani dietro la nuca e tirandogli leggermente i capelli. Non poteva capire quanto l'amavo, quanto mi sentivo protetta solo con lui.
«Ti voglio Dries.» Mormorai, rossa in viso, sulle sue labbra.
Si distaccò leggermente da me per guardarmi negli occhi. «Davvero?» Chiese sorpreso, ma allo stesso tempo nella sua voce c'era serietà. Annui mordendomi il labbro e Dries mi baciò di nuovo e, esattamente come prima, lo strinsi tra le mie braccia e legai le gambe al suo bacino.
Ci ritrovammo sul letto, lui sopra di me che mi baciava il collo ed io sotto a sospirare per ogni suo bacio. Era incredibile ciò che stavo provando, non mi ero mai sentita così amata, così viva.
Gli tolsi la maglia e la buttai a terra, dopo poco anche la mia t-shirt fece la stessa fine insieme al jeans. Dries mi continuò a baciare il collo, scendendo piano piano sul mio petto, slacciò il reggiseno e mi baciò i seni, ero rimasta solo con gli slip. Anche se imbarazzata, impazzivo a tutti gli input che il mio corpo riceveva. Accarezzai il petto e la schiena muscolosa fino ad arrivare ai suoi jeans slacciandoli li levò e unì le nostre labbra.
Iniziò ad accarezzare la mia intimità non riuscì a trattenere i gemiti così mi tolse quell'inutile pezzo di stoffa e dopo un po' tolse anche i suoi boxer, ormai eravamo nudi, eccitati e ci amavamo da morire.
Dries si accomodò meglio tra le mie gambe e mi baciò profondamente prima di chiedermi quel permesso che gli concessi con gli occhi lucidi di passione. Morsi forte il suo labbro per nascondere la paura di soffrire di nuovo, come 9 anni prima, lui capì e mi accarezzò una guancia. «Eva, io ti amo e ti voglio, non ti farò male, te lo prometto.» Sussurrò tra un bacio e l'altro.
Mi penetrò piano, con dolcezza, e mi sentì completa in quel momento. Non faceva male e con lui quella paura era scomparsa.
Facemmo l'amore per ore, come a riprenderci qualcosa di nostro, qualcosa che per la prima volta ci apparteneva davvero.
«Ti amo così tanto Dries.» Sussurrai accoccolandomi al suo petto. «E non sei mai stato il secondo, tu per me sei il primo, in tutto.» Mormorai addormentandomi, stremata, poco dopo.
.......
Pov. Dries.
Strinsi Eva tra le mie braccia, in quel momento sembrava essere fatta di porcellana; così piccola, così dolce, così perfetta.
Aveva detto di amarmi, di avermi messo al primo posto e che, infondo, lo ero. Tra le lenzuola spiccava una piccola macchia rossa, sapevo che dopo anni dalla prima volta l'imene si riformava e così era successo a lei: aveva potuto riavere indietro la sua prima volta e mi aveva scelto.
Gli occhi iniziarono a pungermi e piccole lacrime scesero sul mio viso: erano lacrime di emozione, di un emozione che non si poteva spiegare a parole, bisognava soltanto viverla. Io ero stato fortunato, perché l'avevo vissuta a pieno.
C'eravamo lasciati andare ad un sentimento che entrambi avevamo provato, tutti e due avevamo sofferto e portavamo delle cicatrici, ma l'amore è così bello e non potevamo impedirlo, non ci faceva paura, io amavo lei e lei amava me, ci bastava e ci basta, per sempre.
La guardai come si guardano i fuori a primavera, il mare in estate e la neve d'inverno. Come un bimbo che scarta un regalo o, semplicemente, come un calciatore che guarda la rete gonfiarsi.
Ecco, Eva era un goal al 90esimo minuto: quel goal che rimane nel cuore e lei è rimasto nel mio.
Speravo solo che anche lei mi guardasse esattamente come io la guardo.
Perché la amo, perché la voglio, perché è mia. Sempre.
********
ECCOMI!Capitolo speciale!
Non vi preoccupate non è l'ultimo.Fatemi sapere cosa ne pensate. ❤
Lo so che è corto ma scusate...TANTI AUGURI SSC NAPOLI!
+90! 💙💙💙💙💙💙
STAI LEGGENDO
Into my eyes || Dries Mertens
Фанфик-PRIMA STORIA SU DRIES MERTENS! MIRA COMO TE MIRO È una storia di una ragazza che si trova catapultata in una situazione a lei molto imbarazzante ma conveniente grazie al suo Tutor Universitario. Eva, studentessa di fisioterapia, fa il tirocinio al...