XVIII

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Waiting For You — XVIII

01 Maggio 2014.

Baek Hyun avvolse con forza tra le mani il barattolo che aveva nascosto in fondo a un cassetto del comodino di Chan Yeol, al riparo dagli occhi indiscreti di quest'ultimo. Quando riuscì ad aprirlo, riversò il contenuto sul palmo della sua mano e contò meticolosamente le ultime pillole che gli erano rimaste. Una ad una con l'angoscia che saliva sempre di più.

Quando capì che quei ultimi farmaci che ancora aveva gli sarebbe bastate solo per domani, realizzò la quantità di medicine che ingeriva giorno dopo giorno. Una ad una, scendevano lungo la sua gola per poi depositarsi nel suo corpo. Bael Hyun non aveva idea di come funzionassero - nemmeno voleva saperlo - e non sapeva neanche se avessero un reale effetto su di lui. Continuava a ingerire quelle piccole sostanze chimiche senza porsi domande.

Rimise le pillole all'interno del quarto flacone che si era portato appresso, lasciandosi cadere a terra. Chiuse gli occhi e strinse a sé le sue gambe, dove nascose il suo viso. Trattene le lacrime, cercando di pensare a mente lucida.

Come avrebbe fatto da domani? Come poteva resistere? Cosa doveva fare?

Se realmente aveva bisogno di quelle medicine per rimanere lucido, per rimanere se stesso, allora non aveva più tempo. Non aveva più salvezza.

Baek Hyun aveva la mente completamente annebbiata e la sensazione di star per scoppiare era imminente. L'angoscia che provava da giorni iniziò a crescere a dismisura, lasciandolo con una sensazione di ansia mista a paura.

Pensò a Chan Yeol, a cosa aveva fatto per lui, a come gli aveva cambiato la vita. E a come poteva rovinargliela.

Pensò a quello che poteva fare a causa dell'astinenza e in un attimo realizzò che non avrebbe resistito a lungo, che non avrebbe potuto sopportare quella sensazione.

E successe.

Fu un attimo e tutto divenne nero, la sua mente si spense completamente e quello che fece durante quel lasso di tempo, venne completamente cancellato dalla sua memoria. Baek Hyun era in balia del suo corpo e dei suoi attacchi di panico.

Quello che fece, portò alla rottura di Chan Yeol. A realizzare che così non potevano continuare, che stavano andando troppo oltre.

Quando quella sera Chan Yeol tornò a casa, trovò tutto l'appartamento al buio. L'unico rumore che riconobbe chiaramente fu il singhiozzare di qualcuno. Risuonava nell'appartamento come un grido di aiuto, un grido sommesso e stanco.

Il ragazzo ebbe un colpo al cuore. Cos'era successo? Perché Baek Hyun stava piangendo? Perché aveva la sensazione che qualcosa non andava?

Non chiuse nemmeno la porta d'ingresso e, lanciando a terra tutto quello che si stava portando appresso, corse verso la loro stanza da letto.

Quello che vide, gli fece raggelare il sangue nelle vene e accelerare il ritmo del cuore. Un'immagine che probabilmente rimase impressa nella sua mente per tutto il tempo.

Baek Hyun si era rinchiuso ermeticamente su se stesso e si era nascosto in un angolino della stanza. Tremava e piangeva, riversando la sua disperazione negli occhi. Non si rese nemmeno conto della presenza del minore.

Chan Yeol non ebbe nessuna reazione, rimase congelato sotto lo stipite della porta ad osservare la sua stanza, che in quel momento non sembrava appartenergli.

Il pavimento era cosparso dagli oggetti che erano stati ordinatamente sistemato sulla sua scrivania qualche sera prima, il letto era completamente disfatto e l'armadio era vuoto. Quasi tutti i suoi abiti e quelli del maggiore aveva fatto una misera fine, finendo a brandelli ai piedi di Baek Hyun.

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