1. Simone

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10 anni dopo...

Ormai erano passati anni da quando ci eravamo trasferiti a Sydney definitivamente.

Manuel e Kim stavano crescendo in ottima salute e sono tra i più popolari della scuola.
Io e Mia continuiamo ad amarci giorno dopo giorno.
Con i nostri migliori amici non abbiamo affatto perso i contatti, anche se Sam, Jack e Francesca vivono a Parigi e Camilla, Paolo e Hoister vivono a Londra. Mentre, Luca e Jason vivono nella nostra stessa casa (dato che sono ancora come due bambini).

"Ragazzi, siete pronti?" Urlai dal soggiorno.

Dopo qualche minuto, mi ritrovai di fronte Manu e Kim con lo zaino sulle spalle. Kim sarebbe andata a dormire dalla sua migliore amica per il fine settimana, Manu sarebbe andato in campeggio con alcuni suoi amici.

"Bene" dissi.

Mi alzai dal divano e uscimmo di casa. Salimmo nell'auto e accompagnai Kim a casa della sua migliore amica, mentre Manu alla stazione del treno dove trovò subito i suoi amici.

Tornai a casa e trovai Jason e Luca sdraiati sul divano a guardare un film romantico.

"Ragazzi, è arrivato anche il vostro turno" dissi, per poi dare un bigliettino a Jason "questo è il nome del hotel in cui starete questa notte, ho prenotato a cognome tuo quindi è già tutto pronto"

"Okay, abbiamo capito che vuoi avere un po' di privacy con la mia migliore amica, dacci il tempo di prepararci e ce ne andiamo, se ci impresti l'auto" disse facendo gli occhi dolci.

Sospirai "okay" dissi lanciandogli le chiavi "ma se trovo solo un graffio, anche minuscolo, siete morti." Gli guardai seri.

"Faremo i bravi" dissero all'unisono.

Salirono subito nella loro stanza, e in poco tempo erano andati via.

Mi misi subito all'opera. Iniziai a preparare la lasagna, il suo piatto preferito, e come dolce preparai la torta al cioccolato, anch'essa la sua preferita.

Intanto preparai il tavolo, mettendo una tovaglia bianca, posizionai i calici, le posate, i piatti, le candele, il vino, alcuni petali di rose (dove li usai anche per fare il tragitto dalla porta alla sala da pranzo).

Mi andai a cambiare, mettendomi: camicia bianca, jeans e scarpe. I capelli portati all'indietro, come piace a lei.

Erano quasi le dieci, tra poco sarebbe arrivata dal lavoro. Misi la lasagna nel forno e aspettai il suo arrivo.

Infatti, una ventina di minuti dopo, si fermò con la moto davanti a casa. Si tolse il casco e scese dalla moto.
Continua ad amare quella moto da quando aveva diciotto anni, anche perché glie l'hanno regalata i suoi genitori, che non ci sono più da circa diciassette anni..

Rapidamente, accesi le candele sul tavolo, spensi la luce e andai davanti alla porta.

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