9. Manuel

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Non ci posso ancora credere.
Com'è possibile che Francy si sposi con Samuele?!

Sapevo che prima o poi si sarebbe sposata, ma non pensavo così presto.
E poi, chi è questo Samuele? Chi ci garantisce che non la farà soffrire come tutti gli altri?
Ma penso ami davvero Francy, se ha voluto fare un passo così grande, ma se fosse il contrario, saranno guai seri per lui.

Ho dovuto promettere a Francy che lo avrei conosciuto bene il suo futuro marito, ma non ne sono così entusiasta.

Ma ora avevo una cosa più importante da fare, dovevo farmi perdonare da Chloe.

Andai in cucina dove trovai mia madre e Jason preparare la cena. Andai in salotto e trovai mio padre e Luca a giocare alla play, ogni tanto tornano ragazzini e a volte giocano anche contro di me.

Sorrisi.

Interruppi un attimo la partita per chiedere le chiavi della macchina di mio padre, spiegandogli anche il motivo, all'inizio rimase un po' interdetto ma alla fine me le diede.

Uscii di casa, dopo aver messo il giubbotto, salii in macchina e partii. Durante il viaggio fumai anche una sigaretta a causa della tensione che avevo di rivederla dopo più di un mese.

Dopo venti minuti arrivai davanti a casa della mia migliore amica, scesi dalla macchina e andai davanti al cancello.

Collins.

Il mio sguardo era puntato sul suo cognome, ero praticamente consapevole del fatto che non mi avrebbe parlato, che mi avrebbe ignorato. Anch'io l'avrei fatto.

Ma ci provo comunque, ci tengo a lei e di certo non voglio perderla, anche se probabilmente l'ho già persa...

Suonai il citofono e aspettai.

"Chi è?" Rispose la madre.

"Sono... sono Manuel" risposi in ansia.

Chloe potrebbe averle raccontato che non ci sono più stato, anche se le avevo promesso che mai l'avrei abbandonata.

"Sali pure, tesoro" disse lei.

"Ehm... potrebbe far scendere Chloe?" Domandai io.

"Oh, certo, aspetta un attimo".

Non sentii più niente, speravo che sarebbe scesa e che mi avrebbe ascoltato, ma dall'altra parte sapevo che non sarebbe scesa.

Presi una sigaretta dal pacchetto, la portai alle labbra, presi l'accendino e l'accesso appoggiandomi al muro.

"Oggi non stai con la tua amata?" Mi voltai e la vidi.

Era là, era scesa.

Indossava un maglione rosa chiaro con un paio di leggins e le ciabatte di casa; aveva le braccia incrociate, i capelli legati in una coda di cavallo disordinata e gli occhiali da vista appoggiati sul naso.

Era semplicemente bellissima.

"Possiamo parlare?" Domandai.

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SPAZIO AUTRICE

Ed eccomi qua con un nuovo capitolo!

Adesso sto cercando di rimediare per quel momento in cui non ho pubblicato, anche a scuola scrivo sui fogli i capitoli per tenermi aggiornata 😇

So che questo capitolo è leggermente più corto, ma mi farò perdonare anche per questo 😉

Adesso ho molte idee per il libro, devo solo capire come farle accadere 🙈

Beh, al prossimo capitolo!

Baci baci

~Ale

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