4. Mia

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La aprii e ci entrai vedendo mia figlia in lacrime.

"Che succede?" Domandai andando ad abbracciarla.

"Niente..." Disse tra i singhiozzi.

"C'è sempre un motivo per cui si piange" dissi "vuoi dirmi che è successo?" Continuai spostandomi un po e guardandola negli occhi.

Odiavo vederla in quello stato. Molte volte l'avevo vista in quello stato, ma tutte con un motivo diverso.

"Michael mi ha tradito..." Disse scoppiando di nuovo a piangere.

"Cosa?!? Con chi?!?" Domandai in fretta incredula.

"Con... Con... Zoe..." Rispose cercando di calmarsi "dopo che papà mi ha portata da Zoe... Sono entrata e sua madre mi ha detto che stava studiando con un suo compagno in camera sua... Mi ha fatto salire e quando ho aperto la porta, volevo sotterrarmi... Michael, dopo avermi visto si è alzato e, dopo essersi cambiato stava venendo da me, ma io me ne stavo già andando cercando di non piangere davanti a lui... E me ne sono andata... Volevo venire a casa, ma mi ero ricordata che era il vostro anniversario... Quindi avevo chiesto a Dylan se potevo stare da lui... E lui mi ha detto che casa sua è anche casa mia... Anche perché siamo migliori amici da anni... E ora non so cosa fare con Michael e Zoe..." Disse "mi dai un consiglio, mamma?"

Sospirai... Avevo subito anch'io questa esperienza a sedici anni...

"Secondo me, dovresti lasciar perdere entrambi perché se a Michael interessavi veramente, non ti avrebbe mai fatto ciò che ti ha fatto, e poi chissà se l'ha fatto che altre volte. E Zoe perché se lei era veramente una tua amica, la tua migliore amica, a questo punto nemmeno lei avrebbe fatto ciò che ha fatto perché dovrebbe volerti bene.
In questo caso, l'unico che sembra veramente che ti voglia bene, come tutti noi, è Dylan, lui sì che è un bravo ragazzo.
E poi potevi tornare a casa, se non volevi stare da Zoe. Potevi chiamare me o papà e ti venivamo a prendere" dissi.

"Ma era il vostro anniversario, volevo lasciarvi soli e non volevo che andasse tutto a rotoli per colpa mia. E poi... Vorrei un fratellino o una sorellina così potrei prendermi cura di lui o lei come Manu fa con me..." Rispose Kim.

"Oh, Kim..." Dissi abbracciandola "vai un po in là con la fantasia, non credi? Ormai io e papà non siamo più giovani come prima, e poi ci bastate tu, Manuel, Luca e Jason che ci fate impazzire"

Sorrise.

"Vado a fare una doccia, poi vengo a fare colazione, okay?" Domandò.

"Okay, me ne vado" dissi alzando le mani in segno di resa, mi alzai dal letto e uscii dalla stanza chiudendo la porta alle mie spalle.

"Vorrebbe un fratellino o una sorellina, eh?" Sobbalzai sentendo la voce di mio marito, che era appoggiato con la schiena contro il muro e mi guardava con quella faccia. La solita faccia di quando mi guardava anni fa.

"Eh sì, tua figlia vuole un fratellino o una sorellina" dissi sorpassandolo per andare in cucina.

Non ci trovai nessuno dentro, probabilmente Simone avrà detto a Marcello di mettersi nella camera per gli ospiti.

Due mani mi voltarono e mi ritrovai con le spalle contro il muro e con i miei occhi si incatenarono con quei fantastici occhi verdi.

"E tu vuoi? Vuoi un altro piccolo noi?" Domandò Simo.

"Penso ne bastino due, ma..."

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