"Penso ne bastino due, ma..."
"Ma...?" Mi incoraggiò a parlare.
"Se ce ne fosse un terzo, non mi dispiacerebbe... Anzi, sarebbe fantastico... Ma non siamo più giovani come una volta, abbiamo più di trentacinque anni... Pensi davvero che ne potremmo avere un altro?" domandai.
"Potremmo provarci" rispose lui, spostò una mano dal mio fianco e mi accarezzò una guancia "sarebbe bello un altro figlio come te"
"Con i tuoi occhi, magari" dissi io, sorrise.
"O magari una femminuccia, con i capelli lunghi e biondi, e con le tue labbra" continuò e mi baciò.
Un bacio lento e pieno di emozioni.
Dopo tutti questi anni, continuavo a provare le stesse cose per lui come il primo giorno.
Ricordo ancora il primo giorno in cui Simone iniziò a far parte del nostro gruppo di amici.
INIZIO FLASHBACK
Stavo tranquillamente parlando con le mie due migliori amiche, Sam e Camy, quando vidi Paolo venire verso di noi con un ragazzo biondo.
Il ragazzo più popolare della scuola.
"Ragazze, voglio presentarvi Simone, il mio migliore amico" disse Paolo "Simo, loro sono Camilla, Samanta e Mia"
"Ciao" dicemmo tutti all'unisono.
Simone squadrò Camy, poi Sam e infine si soffermò su di me.
I suoi occhi a contatto con i miei. Verdi contro azzurri.
Il primo giorno di scuola, del il primo anno, lo avevo già visto un paio di volte, e ogni volta lo fissavo finché non spariva dalla mia visuale.
Non lo avevo mai conosciuto, e non ci speravo affatto che poi un giorno lo avrei conosciuto, ma mi sbagliavo, perché quel giorno è proprio oggi.
E che dire, da lì iniziammo a parlare, a scherzare e a comprenderci, a passarci i compiti e a suggerirci nelle verifiche.
In poche parole come fanno tutti gli adolescenti.
Ma c'era qualcosa di lui che mi attraeva, non sapevo cosa e nemmeno ora capisco cosa.
Di certo non potevo lasciare Luca senza nemmeno una motivazione, non sapevo se mi attraeva quel ragazzo, e non mi potevo aspettare nulla da un playboy che è di una botta e via, ma alla fine si sa com'è finita la storia tra me e Luca.
FINE FLASHBACK
"Ti amo Mia" disse guardandomi negli occhi.
"Ti amo an..." Stavo per dirgli che anch'io lo amavo, e molto, ma fui interrotta dalla suoneria del suo telefono.
Andò vicino al tavolo e lo prese, lesse il nome e...
"Cazzo!" Disse e andò al piano di sopra.
Dopo pochi minuti lo ritrovai fuori di casa, guardai dalla finestra e vidi soltanto quando l'auto sparì.
Cos'è successo?