Quando una persona inizia a fumare, c'è sempre un motivo dietro.
Ma cosa potrebbe essere?!? Non mi pare di aver fatto mai mancare qualcosa ai miei figli.
Quando ho visto il pacco di sigarette nella sua borsa, sono completamente impazzito.
"Da quanto tempo?" Domandò Mia con calma.
"Da due mesi..." Rispose.
"Perché?" Domandai io, sedendomi.
"Perché non riuscivo a sopportare il fatto che Clarissa mi avesse tradito... Una volta un mio amico mi ha fatto provare, e mi sono sentito un po' meglio, senza pensieri, e da lì ho continuato...ogni volta che pensavo a lei fumavo..." Disse e poi sospirò "mi dispiace mamma, so che hai provato di tutto per far smettere di fumare papà, so che non ti piace che una persona a te cara fumi, l'hai detto molte volte, ma..."
"Ma..?" Mia lo incoraggiò a parlare.
"Mi dispiace..." Disse.
"Manuel, voglio solo che tu non inizi a fumare troppo..." Disse Mia.
"Non lo farò" disse "te lo prometto, smetterò. Voglio solo che sparisca dalla mia testa"
"Okay"rispose Mia con un piccolo sorriso sulle labbra.
"Posso andare in camera mia?" Domandò m
"Si" disse Mia.
"No, voglio parlarti un secondo" dissi io.
Entrambi mi guardarono interrogativi, poi Mia disse "vado a vedere cosa fa Kim"
Si alzò e se ne andò.
"Vieni qua" dissi spostando la sedia accanto a me, si alzò e si sedette accanto a me "voglio raccontarti una storia, okay?"
"Papà, ho già detto che smetterò, datemi solo il tempo giusto per mandarla a fanculo e non lo farò più" disse
"Fami parlare" dissi "avevo quindici anni, a quel tempo ero ancora piccolo per pensare al matrimonio... Ma c'era lei, Martina Rossel... Era una semplicissima ragazza di campagna, ma era bellissima... Aveva i capelli castani che le arrivavano alle spalle che le facevano un viso più tondo di quello che era, aveva gli occhi scuri e il corpo per niente perfetto... Ma a me piaceva... Amavo il suo carattere, il suo essere sempre dolce con tutti, anche con chi le faceva del male... Ma io sapevo, ne ero completamente certo, che l'avrei portata all'altare, anche se stavamo insieme da pochi mesi... Ma, me lo ero promesso, quando entrambi avremmo compiuto diciotto anni, le avrei chiesto di essere mia moglie...
Ma un giorno successe una cosa orribile...
Stava cavalcando il suo amato cavallo, e io ero là ad assistere... Ad un tratto il cavallo è impazzito, probabilmente aveva visto un topo, lei non riusciva più a controllarlo, cadde dalla serra e gli zoccoli del cavallo gli andarono sulla faccia, uccidendola...
Da quel giorno fumavo in continuazione, piangevo come mai avevo fatto, avevo allontanato tutti i miei amici, ma uno continuò a rimanere... Lo zio Paolo... Anche se lo trattavo sempre male, lo mandavo sempre a fanculo, a volte ci picchiavamo anche, ma lui è sempre rimasto al mio fianco, mi ha sempre ascoltato... È sempre rimasto mio fratello, ancora adesso...
Insieme iniziammo la scuola superiore, e io ancora continuavo a fumare due pacchetti al giorno, appena attraversai il cancello intravidi una ragazza... Era stupenda... Aveva lunghi capelli biondi, aveva una gonna di pelle nera, una camicetta bianca e le converse bianche ai piedi... In quel momento stava ridendo con altre due ragazze, non le guardai nemmeno, il mio sguardo era completamente fermo su quella ragazza sconosciuta...
Un giorno, lo zio Paolo, me la fece conoscere, era stupenda... Come sempre...
Mi ero innamorato di lei, e ancora adesso continuo ad amarla... E grazie a lei ho smesso di fumare..." Finii di dire."E chi era quella ragazza? L'hai più rivista?" Domandò mio figlio.
"Si, quella ragazza la vedo ogni giorno, dalla mattina alla sera... Ho sposato quella ragazza e dal nostro amore sono nati due fantastici figli" risposi sorridendo.
"È mamma?" Domandò.
"Sì" risposi "mi ha completamente cambiato la vita" continuai a sorridere.
"E ci pensi ancora a Martina?" Domandò ancora.
-----------------
SPAZIO AUTRICE
Hey
Scusate il ritardo...
Ma ho avuto dei problemi...
Spero che il prossimo capitolo sia puntuale...Alla prossima
~Ale