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Una settimana dopo.

È tardi, sono praticamente le due di notte e sono nel mio letto, sveglia.
Questa settimana in casa era come se abitassi da sola, Ian non c'era mai oppure mi ignorava.
A lavoro andavo strisciando e perché avevo bisogno di soldi.
Da quando c'è Ian, sto passando delle giornate bruttissime.
C'è Lucas che mi aiuta ad andare avanti, ma è inutile.

I pensieri in questi giorni sono stati di andarmene e se andassi in Canada? Da mia zia...se cambiassi luogo, persone, magari non per sempre, ma finchè non mi riprendo un po', ho l'umore proprio giù.
E non posso continuare così, sto cercando di rimanere a galla da quando loro non ci sono più, in tutti i modi ma non posso vivere così.

Apro il computer prenoto un biglietto per domani pomerggio.
Nessuno dovrà sapere niente, scriverò delle lettere a Ian, Lucas e Tyler anche se non so quando la leggerà.

Prenotato il biglietto, preparo la valigia, metto dentro un po' di tutto, legghis, felpe, magliette maniche corte, scarpe, tacchi, vestiti, trucchi, ciabatte.
Nascondo la valigia sotto il letto, per non far notare nulla.
Mi infilo sotto la coperte e vedo se riesco a dormire, ora sono un po' più felice perché so che da domani inizierà una nuova esperienza, anche se lascerò casa mia, il posto in cui sono nata, i miei genitori, i miei amici.

Ma non per sempre.
Ma vabbè un'altro paese, un altro luogo, altre persone, farò una sorpresa al nonno e alla zia.

Mattina

Sono in cucina a fare colazione, Ian è appena andato in bagno, ho sentito la porta chiudersi.

Ian" Buongiorno"
Io" giorno"

Sempre così, non dice né più né meno, anzi sempre meno.
Da quando è successo quello che è successo e da quando sono tornata quella mattina è cambiato tutto non che prima fosse meglio.
Finito di fare colazione, lavo la tazza e salgo in camera per finire la ultime cose per il viaggio segreto.

Ian" dove vai?"

Panico. Ha scoperto qualcosa? Provo a fare l'indifferente.

Io" in camera!?"
Ian" torno stasera tardi...se hai bisogno chiama"
Io "ok"

E salgo...sapessi dove sto andando, non mi troverai neanche stasera a casa.
Ed è meglio così.

La porta sbatte, bene è uscito.
Tiro fuori la valigia, metto le ultime cose e la chiudo.
Mi siedo sulla scrivania per scrivere le tre lettere, per i tre ragazzi.
Finite di scrivere tutte e tre, una la metto sopra il mio letto, l'altra la metterò sulla posta del bar e l'altra la invierò per posta, anche se non so quando arriverà.
Ho l'aereo alle 13, considerando che devo essere lì un'ora prima quasi, vado a farmi una doccia, la mia ultima doccia in questo bagno.
Infilo l'intimo, un jeans stretto nero, una felpa e le mie vans nere.
Mi trucco un po', mi faccio una coda alta e scendo con la valigia.
Chiamo il taxi...che arriva fra 10 minuti.

Intanto faccio un ultimo giro della casa, passo per l'ufficio.
Suonano il campanello ed è il tassista, passo la mia valigia, intanto prendo la mia borsa con dentro portafoglio, passaporto, biglietto, cuffie, carica, cellulare, fazzoletti e una bottiglietta d'acqua e cosa più importante le due buste.

Guardo un' ultima volta la casa e chiudo la porta alle mie spalle.
Infilandomi il giubotto.

Salgo sul taxi.

Tassista" dove la porto signiorina?"
Io" all' aereoporto, ma prima ci fermiamo al bar alla fine di questa via e alla posta grazie mille"
Tassista "si figuri"

Si ferma davanti al bar, decido di entrare, tanto ci sarà solo Alessia e Marco.
Entro e non c'è nessuno, vado nei camerini come non detto c'è il giubotto di Lucas, infilo la lettera nella tasca ed esco veloce.
Cazzo.

Marco" Layla?"
Io" ehi Marco! "
Marco" che ci fai qui?"
Io" sono venuta a prendermi il carica che avevo dimenticato"
Marco" ah va bene"
Io" ci vediamo "
Marco" ciao bella"

Esco in fretta, salgo  in taxi e mi dirigo  in posta.
Penultima tappa.
Arrivo in posta, spedisco la lettera ed esco.
Salgo in taxi.

Io" andiamo all'aereoporto"

Bene ora posso stare tranquilla, avrò un ora di taxi per arrivare, intato guardo fuori dal finestrino le strade, i posti della  città in cui sono nata.

Tassista" arriveremo tra mezz'oretta"
Io" va bene grazie"

Appoggio la testa sul sedile e penso un po' a tutto, ogni momento che ho passato fino ad adesso qui.

Aeroporto

Pago il tassista, lo saluto ed entro in aeroporto, vado a fare il biglietto e imbarco la valigia.

Dopo di che vado a fare il check-in e aspetto il mio aereo, devo aspettare poco più di un quarto d' ora.
Chissà quando leggeranno la lettera come reagiranno, vorrei essere li invisibile.
Sono nata curiosa, non è colpa mia.
È da quando sono partita che ci penso.
Se ne fregheranno oppure mi cercheranno?

Alice" Layla!?"
Io" Alice?"
Alice" Laylaaaa"
Io" Aliiii"

Le salto in braccio...quanto mi è mancata.

Io" che ci fai qui?"
Alice" sono tornataa"
Io" non dovevi tornare fra due settimane?"
Alice" sono tornata prima"
Alice" ma tu che ci fai qui? Dove stai andando?"
Io" sto andando da mio fratello a Los Angeles"
Alice" quanto stai?"
Io" una settimana"
Alice" beh dai allora ci vediamo"
Alice" però che brutto torno io e parti tu"
Io" già...dai torno presto"
Alice" va bene io vado che ho i miei genitori, stai attenta, ti voglio bene, ciao Lay"
Io" anch'io tanto, ciao Alice"

Mi dispiace tanto Alice non averti detto la verità, ma è giusto così, devo stare un po' da sola, devo ricostruirmi una vita devo riprendermi.

Autoparlante" il volo 3457 per Ottawa sta partendo si pregano i gentili viaggiatori di imbarcarsi"

Prendo la mia borsa e mi dirigo verso il gate, faccio vedere il passaporto e il biglietto ed entro nell'aereo, cerco il mio posto, per fortuna è quello vicino al finestrino, mi siedo e aspetto queste
due ore circa di viaggio.

Hostess" Si pregano i gentili viaggiatori di agganciare le cinture di sicurezza perché stiamo per decollare, buon viaggio"

"Travelers  are asked to look at the seat belt, we're about to leave, have a good flight"

Bene metto le cuffiette e faccio partire le mie canzoni preferite.
Guardo la bellissima New York sparire sotto i miei occhi, tra le nuvole grigie.

Ragazzo" signorina signoirna"
Io" si?"
Ragazzo" siamo arrivati"
Io" oh grazie mille"
Ragazzo" di nulla, arrivederci"

Scendo dall' aereo, entro in aereoporto, prendo la mia valigia e mi dirigo fuori per prendere un taxi, dire che è pieno di gente è poco.
Fermo un taxi, miracolosamente e salgo.

Tassista" dove la porto?"
Io" Queens Quay W,  319"
Tassista" va bene"

Mia zia abita più o meno vicino al " mare" quindi d'inverno si gela e ci sono anche meno zero gradi invece d'estate ci sono sui venti gradi.
Non abita ne in una casa ne in una villa ma ben si in una fattoria, in mezzo alla "campagna", in questa città conosco loro e i vicini di casa che hanno un figlio più o meno della mia età e poi c'è il mio super cugino Mark.

Tassista" siamo arrivati"
Io" grazie, quant'è? "
Tassista" 20 dollari"
Io" tenga"

Esco dal taxi prendo la mia valigia e mi incammino nel viale della fattoria di mia zia.
Suono e poco dopo si apre la porta, davanti a me mia zia, un po' invecchiata ma sempre lei.

Zia'"Layla?!"
Io" siii"
Zia" che ci fai qui?"
Io" posso stare qui per un po'?"
Zia" certo ma dovrai raccontarmi cos'è successo"
Io" sarà fatto"
Zia" le stanze sai dove sono, questa è anche casa tua, quindi benvenuta"
Io" grazie, il nonno?"
Zia" sai com'è il nonno, è nei campi"
Io" va bene, lo saluterò dopo"
Zia" mi fa piacere che sei venuta, che sorpresa"
Io" anche per me"
Zia" vai a sistemarti e dopo vieni giù che chiaccheriamo davanti al thè "
Io" va bene"

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Spero che la storia vi stia piacendo

LA LUCE DOPO IL BUIO (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora