capitolo ottant'otto

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Sono appena entrata, percorro il corridoio principale, prendo l'ascensore e salgo fino al quarto piano.

Sono le cinque del pomeriggio, sono venuta nell' orario di visite, stamattina mi sono svegliata abbastanza tardi, ho fatto le cose con calma, sono andata in bar e poi sono andata a casa di Ian.

A fare cosa?

A cercare una cosa.

Si aprono le porte dell' ascensore, esco e vado verso la stanza.

Dottore" Ciao Layla"
Io" Buonasera"
Dottore" Allora ti sei decisa?"
Io"Si, forse ha ragione lei, una voce conosciuta gli potrebbe fare bene"
Dottore " Quando vuoi, la porta é aperta nessuno di disturberà, io vado ho un paio di visite"
Io" Ok"

Il dottore sparisce tra i corridoi, appoggio la mano sulla maniglia, faccio un respiro profondo ed entro.

Chiudo la porta alle mie spalle, mi giro verso di lui.

È lì, fermo, non si muove, mille tubicini attaccati da per tutto e la macchina al suo fianco che continua a fare "bip bip bip", è quel normale suono della macchina che ti tiene in vita, una volta era diventata la mia canzoncina nella testa, ogni volta che entravo, si sentiva solo quel suono.

Mi prendo la sedia e l'avvicino al suo letto.

Lo guardo.

È sempre lui.

Colore della pelle più chiara, con qualche taglio, occhi chiusi, un accenno di barba.

Mi prendo un attimo, prendo una cosa dalla borsa.

Voglio leggerla.

"Ian...
Ti conosco da poco, pochissimo, sei entrato quel giorno dalla porta del locale dove lavoro, non ho smesso di pensarti neanche per un secondo, i tuoi occhi, quel blu immenso.
Sei stato brusco,anch'io lo sono stata, continuavi a venire al locale.
Ho dormito a casa tua..di uno sconosciuto.
Perché?
Non lo so neppure io.
Ma volevo conoscerti, e non sai quanto, di persone come te ne ho
c-conosciute.
Quando ho saputo che saresti venuto a vivere nella mia casa, ho detto questo è d-destino, anche se rispondevo male, io a te ci tenevo quel poco ma ci tenevo, ti stavo conoscendo..
Poi quella sera...non lo so cosa mi sia preso, sono stata bene, non mi pento di niente, ma ci sono stata male e ci sto male è per questo che me ne sono andata... me ne sono andata lontano da tutti e tutto.
Voglio rincominciare.
Vivere con te in quella casa era un inferno, non ce la facevo più, mi sentivo stretta.
Ti vedevo e volevo baciarti, abbracciarti, parlarti, guardate i film con te, ridere perchè hai un sorriso cavolo...!
Però non potevo, da quel giorno non mi hai detto niente se non evitarmi.
Me ne sono andata, per stare meglio.
Perfavore non cercarmi.
Mi farò viva io.
Non so fra quanto...può essere una settimana, un mese, un anno, anni, mesi non lo so dipende tutto da me.
Mi dispiace!

Layla"

Finisco di leggerla, ho gli occhi lucidi, ricordare tutti quei momenti.

Appoggio la lettera sul letto, gli prendo la mano.

Quella mano, così grande e morbida tra le mie.

Io" Blake..era così che ti chiamavo no?  Te la ricordi questa lettera?
Sono passati un po' d'anni...ero sparita, non avevo detto a nessuno dove andavo, sono tornata dopo un po' di tempo con un ragazzo, Alan, il mio ragazzo, tu hai cercato in tutti i modi che io lo lasciassi, all'inizio dell'estate me ne ero andata di nuovo.
Sono tornata dopo un anno e ti eri ancora lì, eri ancora lì ad aspettarmi, ma io non ti "volevo più ", avevo lui...ma ne ero andata per te.
Poi ce stata quella notte che io non ricordavo e dopo anni ben 7, sono venuta a conoscenza anche se avevo una vaga idea, quella notte non abbiamo fatto solo sesso, da quella notte é nata una creatura bellissima, è nato Christian, un bambino bellissimo, moro con gli occhi azzurri, la tua fotocopia.
Ora non puoi lasciarmi così, non puoi lasciarmi sola, non puoi lasciare tuo figlio, non può crescere senza di te, senza il suo papà.
Lo so che io anni fa l'ho fatto e se l'ho fatto un motivo c'era ma se restavo era meglio, affrobtavo il problema invece sono scappata dal problema, tu non puoi scappare, non sei solo,  hai Christian, Jake si lui si è ripreso quello che dovresti fare tu, Alice pure, siamo tutti qui, soprattutto io, sono qui, non me ne vado, questa volta no, rimango, sono qui per te, solo per te, mi dispiace, devi scusarmi per tutto, Blake devi aprire quegli occhi, devi  svegliarti, fallo per me, ti prego."

LA LUCE DOPO IL BUIO (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora