Eravamo lì seduti in silenzio, non sapendo neanche noi cosa dire, dato che tra di non scorre esattamente buon sangue. Alla fine tiro fuori una frase a cavolo, giusto per spezzare quel silenzio odioso.
<<Uffa..Non ho nemmeno il cellulare con me..>> dico sbuffando.
<<Io ce l'ho, ma non prende..>> dice lui, ponendo già fine a questo piccolo dialogo.
<<Avrei anche bisogno di cambiarmi.. Dato che QUALCUNO prima mi ha schizzato addosso dell'acqua..>> dico guardandomi la camicia completamente bagnata, che ormai aderiva del tutto al mio corpo.
<<Non lamentarti..>> dice per poi togliersi la giacca <<Se vuoi puoi metterti la mia..>> dice dandomi la sua camicia e rimanendo a torso nudo. Per quanto non lo sopporto.. Devo dire che ha davvero un bel corpo, ma ovviamente non lo avrei mai ammesso.
<<Mh..G-grazie..>> dico sforzando questa parola, essendo che non avrei mai creduto di dirla a lui. Prendo la sua camicia e la metto addosso, mettendo a terra la mia giusto per farla asciugare un po.
<<Almeno stasera non tornerò a casa..>> dice poggiando le braccia sulle ginocchia.
<<Non vuoi tornare a casa?>> lo guardo stranito dalla sua frase.
<<Perché dovrei? Per essere picchiato e urlato contro dai miei? No grazie.>> dice guardando un punto indefinito avanti a sé. Le sue parole mi lasciano spiazzato, non immaginavo che venisse trattato così a casa, io credevo che fosse il solito bambinetto viziato figlio di papà..
<<Ah..Mi dispiace..>> dico per poi abbassare lo sguardo.
<<Tsk..Scommetto che hai una vita migliore della mia..>> mi dice tornando a guardarmi con la sua solita espressione convinta di sé.
<<Può darsi, dipende dai punti di vista.. Ho perso mia madre all'età di 10 anni, da quel momento mio padre è sempre all'estero, di conseguenza sono sempre solo a casa. È per questo che lavo bene a terra..Come una "perfetta donnina"..>> dico cercando di fargli capire il perché di tanta irritazione per quel commentino stupido, e dalla sua espressione direi che ci è arrivato perfettamente.
<<...E..Ti voleva bene tua madre?>> dice togliendosi la sua espressione da buffone.
<<Ah boh..Non è mai stata con me, lei amava la libertà, infatti io sono nato da un'avventura con mio padre, non da una relazione seria..>> dico accennando un sorriso per non mostrarmi troppo triste agli occhi di Jungkook, che al sentire le mie parole annuisce immediatamente.
<<Ma io comunque..>> dico spezzando di nuovo il silenzio che si stava ricreando in palestra <<Non è che vado a prendermela con le persone per i miei problemi..>> dico guardandolo.
<<Ma io me la prendo con te perché..>> sbuffa prendendosi una pausa prima di continuare la frase <<Cavolo sembri così felice e spensierato...Non riesco a credere che nonostante il tuo passato sei così!>> dice poggiando la testa al muro.
<<Piangersi addosso sarebbe inutile, ti pare?>> dico sorridendo, incrociando il suo sguardo che per la prima volta non sembrava esprimere la rabbia di sempre.Restiamo entrambi in silenzio, ancora una volta, quando poi Jungkook inizia a scavare nella sua cartella in cerca di qualcosa.
<<Che cerchi?>> gli chiedo curioso.
<<Qualcosa per scassinare la serratura della porta..>> dice per poi estrarre un oggetto indefinito ed avvicinarsi alla porta. Inizia a muovere questo oggetto nella serratura, e dopo pochi minuti riesce non so come ad aprirla.
<<Okay, ci sono riuscito!>> esclama sorridendo e aprendo la porta. Dopodiché usciamo entrambi dalla palestra e lui mi saluta velocemente tornando con quei suoi modi freddi come il ghiaccio, per poi correre verso casa.Correndo, non si è nemmeno accorto di avermi lasciato la sua camicia e di aver perso un oggetto, a cui mi avvicino per raccoglierlo. Pazzesco.. Avvicinandomi mi sono reso conto che non si tratta di un oggetto qualsiasi.. Ma di una lametta, per di più con sù delle macchie di sangue! Aish..Non immaginavo che Jungkook arrivasse ad autolesionarsi...
Raccolgo quell'oggetto infilandolo velocemente in cartella per poi uscire da scuola e dirigermi a casa. Una volta arrivato d'avanti al cancello noto l'auto di mio padre, da lì capisco che sarà tornato, probabilmente è perché avrà già finito il suo stipendio.
Entro in casa con le chiavi per poi chiudere la porta e vedere mio padre in cucina che subito si avvicina a me.
<<Che ci fai qui?>> chiedo annoiato dal fatto che fosse tornato solo per interessi suoi, e che di me poco gli importava, se non niente.
<<Sono venuto a trovarti Taehyung!>> mi dice sorridendo <<Perché devi sempre pensare che io venga qui per i soldi?>>
<<Perché sei mai venuto con altri interessi?>> gli dico per poi poggiare la mia cartella sul pavimento.
<<Andiamo Tae.. So che ho sbagliato a stare via tutti questi anni..Ma ora sono qui, voglio rimediare!>> continua a stamparsi in faccia quel sorriso da mestiere.
<<Certo, ogni santissima volta che vieni qui dici sempre la stessa cosa, sappiamo entrambi perché sei qui!>> gli urlo contro.
<<Taehyung..Ascolta..È vero che ho bisogno di soldi..Ma non sono qui solo per quelli, sono venuto per te, per proporti una cosa.>> dice facendo la parte del paparino pentito, a cui ormai sono abituato.
<<Sentiamo..Che vuoi?>> gli chiedo curioso di sapere cosa avrebbe detto sta volta.
<<Che ne diresti di venire in America insieme a me? Lì è tutto meglio rispetto a qui, c'è maggiore possibilità di trovare lavoro, maggiori comodità econimiche..>> mi dice elencando tutti i pregi dell'America.
<<Se fossi stupido accetterei..>> dico avvicinandomi a lui ed iniziando ad irritarmi <<Ma dato che ho ben 19 anni, so che vuoi portarmi con te solo perché in questo modo non dovrai più pagare quest'appartamento e perché così ti togli il disturbo di venire fino a qui per prelevare soldi. Giusto?>> lo guardo con aria disgustata, non riuscendo a credere a quanto mio padre fosse capace di pensare solo ai soldi nella sua vita.
<<Ma che dici Tae? Sai che non è così!>> mi dice cercando di giustificarsi.
<<Smettila ed esci immediatamente da qui.>> urlo aprendo la porta di casa per farlo andare via.Inizialmente cerca in tutti i modi di convincermi, ma io non sono stupido, e non posso rifiutare alla mia dignità in questo modo solo per vivere meglio economicamente. Così lo faccio uscire di casa, non accettando più di sentire tutte quelle scuse e quelle bugie.. Finché non se ne va in auto verso non so dove, sinceramente non mi importa.
Rientro in casa per poi andare a buttarmi sul letto e pensare a varie cose.. Un po penso a quel tirchio di mio padre, e a come possa comportarsi in quel modo solo per vivere spendendo di meno.. E un po penso a Jungkook, alla sua condizione familiare.. Chissà se come ha detto lui l'avranno picchiato, devo dire che mi è dispiaciuto sentirlo parlare in quel modo.. Ma è stato un bene, ora conosco almeno un po la vera situazione di Jungkook.
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SPAZIO AUTRICE
Holaaaa terzo capitolooo come vi sembra? Amo mettere nelle FF persone con le situazioni familiari difficili.. Non so perché😂😂 (non sono depressa tranquy)
Dunque se mi vedete scomparire e non aggiornare più significa che sono morta per gli MV delle BLACKPINK😍😍😍😍😍
Quindi tenetevi pronti per un'eventuale scomparsa😂😂scherzo, vabbeh vi saluto, byeee😚😚
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Nothing Like Us || VKOOK
FanfictionTaehyung e Jungkook, i due studenti più popolari tra le ragazze, sono sempre in continua competizione fra loro. Man mano, questo disprezzo sembra trasformarsi lentamente in qualcos'altro, infatti Taehyung si ritroverà a provare dei sentimenti per la...