Capitolo 13.

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Il mattino seguente mi sentivo accaldata e stanca, mi sentivo la testa pesante e faticavo a respirare così scesi in cucina per prendere un'aspirina "buongiorno tesoro" mi salutò mia mamma, raggiante come sempre. 

"buongiorno babba" lei mi squadrò "oh Elisa, scommetto che hai preso l'influenza. Vai a letto che ora arrivo con il termometro". Come previsto ieri da Andrea mi ero ammalata. Mi sentivo uno straccio e la febbre non aiutava. 

"oggi starò a casa con te" mi propose mio fratello. 

"non ce n'è bisogno, non voglio che tu perda delle lezioni in università!"

"smettila Elisa. Oggi starò a casa con te. Punto." chiuse la diatriba sorridendo affettuosamente

"grazie Miky" 

Mi sdraiai nel letto e mio fratello mi portò un sacco di coperte e una tazza di tè caldo poi si sdraiò accanto a me per guardare la tv. Trasmettevano in replica un telefilm che adoravo e ne guardammo un bel po' di puntate finché io mi addormentai. Quando mi risvegliai mi trovavo in camera da sola, accesi il cellulare: erano le 10. Mandai un messaggio ad Andrea, probabilmente l'avrebbe letto durante la ricreazione "avevi ragione, sono a letto con la febbre". Mi rispose subito"oddio, mi dispiace guarisci presto" "ehi, ma non sei a scuola? Non si usa il cellulare in classe! " lo ripresi scherzando "lo so ma io sono un ribelle" sorrisi e continuammo a chiacchierare per un po' fin quando non mi addormentai di nuovo. Verso mezzogiorno mio fratello venne a svegliarmi "ehi piccola Elisa, è ora di mangiare qualcosa" 

"non ho fame Michele" mi lamentai nascondendo il viso sotto le coperte

"fa niente, mangi lo stesso. Scendi o ti porto su la minestrina?"

"la minestrina? Bleah che schifo!" risposi, la mia voce ovattata dalla coperta. 

"non ti piace? Io credevo di si! Uffa. Ma ormai l'ho preparata quindi la mangi" disse ridendo "giuro che non ti farò più stare a casa con me quando sto male" lo minacciai scherzando. Scesi a mangiare la super minestrina fatta da Michele e dovetti ammettere sinceramente che non fosse malissimo. Tornai a riposarmi nel letto e lessi un po' del libro che avevo preso in biblioteca, poco dopo mi arrivò un messaggio "oh mia fanciulla come stai? Come mai non c'eri oggi a scuola?" era ovviamente di Alex "oh mio salvatore, ho la febbre, probabilmente l'influenza ma sto già un po' meglio di sta mattina. Non so se verrò domani.." "mi dispiace davvero tanto.. in ogni caso non ti sei persa nulla" "cosa avete fatto di interessante?" "assolutamente nulla. Ah ora che ricordo, per venerdì pomeriggio abbiamo organizzato una prova dello spettacolo ci sei?" "se sto meglio certo!" "perfetto, ci sentiamo Elisa"

Verso sera presi un'altra aspirina e cenai con i miei genitori e mio fratello che fece un annuncio abbastanza sorprendente. Dopo aver finito di mangiare, Michele prese un respiro profondo prima di parlare "mamma e papà devo dirvi una cosa" io e i miei genitori lo guardammo confusi 

" cosa hai combinato questa volta? Non sarà mica colpa ancora di quel tuo amico strambo?Dimmi almeno che non c'entrano le forze dell'ordine" esordì mio papà già preoccupato

"no! Voglio dirvi che... ecco... io ho una ragazza" tutti scoppiammo a ridere 

"tu con una ragazza? Non farmi ridere" dissi io ridendo

"sono serio questa volta." Beh, Michele non era mai stato con una ragazza per più di un mese, non era cattivo, figuriamoci, ma si stancava subito perché sosteneva di essere uno spirito libero. Le corteggiava per un po' e poi basta. Forse non aveva ancora trovato una ragazza che gli piacesse sul serio.   

Il cestista e la ballerinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora