Capitolo 8.

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Quando arrivammo davanti alla Dobois con tutti i costumi trovammo già sedute sul palco tutte le ballerine e ballerini, dal corso delle piccole fino al quinto.

 "ecco qui tutti i tutù!" esclamò la maestra al nostro arrivo. Prese un tutù alla volta elencando i nomi di tutte le ballerine dalle piccolissime a quelle grandi, ci impiegò molto tempo ma così fu sicura non ne mancasse nessuno.
"benissimo ragazze, andate a cambiarvi e a truccarvi che cominciamo!" Strinsi il mio splendido tutù rosa chiaro al petto e mi avviai verso il camerino seguita da Alex. 
"Alex! Cos'hai intenzione di fare? Sei un maschio, non puoi entrare con noi! Quando avrò finito di vestirmi mi dovrai dare una mano però!"

"per cosa dovr.." una mia compagna entrò nel camerino e chiuse la porta proprio mentre Alex finiva di parlare, lasciando così la frase in sospeso. Mentre mi cambiavo mi si avvicinò Giorgia:

"Elisa, quel ragazzo è tuo?"

"cosa significa 'mio'?" chiesi mentre infilavo le calze con estrema attenzione e cura

"beh, state insieme?" incalzò

"no, siamo solo amici" le lanciai un'occhiataccia che, però, lei non parve cogliere, anzi. Sorrise soddisfatta e ne capii il motivo solo ore dopo, quando me lo raccontò Alex. Mentre io e le altre compagne ci cambiavamo Giorgia era uscita furtivamente dalla stanza per andare a 'fare conoscenza' con Alex. Il mio amico stava in piedi appoggiato al muro con il cellulare tra le mani: stava avvisando l'allenatore che non si sarebbe allenato quel giorno. Proprio in quel momento gli si avvicinò quella serpe in tutù: 

"hei, sei l'amico di Elisa, vero?" Alex annuì
"io sono Giorgia, piacere." 

"Alex" strinse la mano che la vipera teneva distesa di fronte a sè. 

"Allora, Alex, è la prima volta che assisti ad uno spettacolo di danza classica?" lui annuì

"allora non ti intendi molto di danza..."

"ehm,non proprio"

"allora ti devo avvisare che Elisa è molto brava tecnicamente ma non quanto me. Devi sapere che durante le lezioni ci sono sempre io in prima fil.."

"cosa stai farneticando Giorgia?" dissi io arrivandole alle spalle "oh nulla, stavo facendo lezioni di danza classica al tuo amico qui, si stava annoiando tutto solo." Disse indicandolo con aria innocente  "grazie mille ma ora puoi andare" dissi sorridendo nervosa: non potevo tollerarla! Lei se ne andò di malavoglia ma non prima di aver fatto l'occhiolino ad Alex "ci vediamo Al" e si allontanò. Entrambi scoppiammo a ridere

"Al? È il soprannome più brutto che abbia mai sentito" disse Alexander tra una risata e l'altra

"ma veramente! Comunque non starla a sentire e non starle dietro, cambia fidanzati tanto spesso quanto cambia mutande" dissi più seria "oh, stai tranquilla. Non lo farò, mi sembra un po' fuori!" si portò il dito alla tempia. 

"si può sapere cosa ti ha detto?"

"oh beh.."

"RAGAZZE, DIECI MINUTI E SI COMINCIA!" lo interruppe l'insegnante "ok, ora tienimi lo specchio per favore che mi devo truccare" lui prese in mano lo specchietto e lo alzò in modo che io mi ci potessi specchiare "ma non avete gli specchi là dentro?"  indicò con il mento il camerino. 

"sì ma non mi piace truccarmi con le altre. Così, da sola, mi rilasso prima dello spettacolo. E poi davanti agli specchi del camerino ci sono talmente tante ragazze che non riesco a vedermi bene."

"e se non ci fossi stato io?"

"gli anni scorsi c'era Betta. Io lei e Jes eravamo un trio molto affiatato, ci volevamo un mondo di bene e ce ne vogliamo tutt'ora, solo che ora Betta è in Russia; è stata ammessa in una delle scuole russe più importanti, era davvero brava: se lo merita!" dissi sorridendo "e vi sentite ancora?" chiese Alex 

 "poco, molto poco. Solo via mail d'inverno mentre d'estate lei torna dalla famiglia quindi passiamo moltissimo tempo insieme."

"E' ORA! IN SCENA!" urlò Miss Dobois. "devo cercare un foglio con la scaletta" dissi cercandolo con lo sguardo 

"mi pare di averla vista qui vicino" mi venne in aiuto il mio amico. 

Ancora tre pezzi poi entro io in scena, pensai più agitata che mai. Le prime a cominciare furono le bimbe. Sapevo, ovviamente, il loro pezzo a memoria. Erano tutte emozionatissime per il loro primo saggio, avevano tutte grandi sorrisoni illuminati da un filo di lucidalabbra che la maestra aveva permesso loro di utilizzare. Erano perfette nelle loro piccole imperfezioni: il pezzo terminò e le bimbe uscirono di scena correndo ad abbracciarmi "bravissime! Siete state tutte bravissime!" dissi anch'io emozionata "ora correte nei camerini e aspettate lì fino a quando è il momento del finale! Forza, forza!" anche Alex sorrideva, probabilmente immaginandosi anche la sua piccola sorellina lì, con loro, in quei minuscoli tutù. 

"ti adorano" mi fece notare. Mi accorsi che avevo ancora uno stupido sorriso sul volto: ma che ci potevo fare? Amo la danza e i bambini, mettendo tutto insieme esce qualcosa che mi fa felicissima.

"adorano la danza" risposi sorridente. Mentre parlavamo il primo corso era entrato in scena.

"anche tu eri così?"

"mi ricordo che il giorno del mio primo saggio ero talmente emozionata che fin dal mattino non stavo un attimo ferma. Quel giorno ricordo che la maestra dell'asilo era disperata perché obbligavo tutti i miei compagni a imitare i miei movimenti. Poi al momento di entrare in scena ho sentito una forte emozione, la stessa che provo ancora, ogni volta che entro in scena. E' stato in quel momento che ho capito che avrei adorato la danza." Anche il primo corso aveva terminato il balletto e io, anche se non avevo prestato attenzione, mi congratulai battendo le mani. 

"oddio! Manca un solo balletto!"

"hei, rilassati, scommetto che sarai bravissima perché, a differenza di quella psicopatica, danzi con la passione" mi incoraggiò poggiandomi le mani sulle spalle e facendomi rabbrividire. 

"Alex, in questo momento ti abbraccerei ma se la Dobois scoprisse che ho rischiato di stropicciare questo tutù mi ammazza"

Poco dopo si chiuse il sipario, era ora di prepararsi nelle quinte, era il momento di andare in scena "buona fortuna Elisa" sorrisi e preparai il mio miglior sorriso per il finto pubblico che c'era in sala.


Il cestista e la ballerinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora