Capitolo 20.

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La sera dopo dovetti andare da Luca: evento alquanto strano, di solito il weekend era da suo padre. Alle sei mi preparai e uscii di casa, presi il pullman e in poco più di un quarto d'ora ero da lui.

"scusami se ti ho chiamato anche di domenica Eli!" si scusò Caterina. 

"figurati! Ma ho una domanda, di solito il fine settimana Luca non deve stare da suo papà?"

"si, ma è successa una cosa. Io e Daniele, il mio ex marito, ci siamo riavvicinati ieri alla gara di nuoto di Luca e abbiamo deciso di cenare insieme stasera e..." mi spiegò. 

"ho capito, sono davvero felice per voi! Anche Luca sarà felicissimo, no?"

"in effetti lui non sa ancora nulla, ho deciso di non coinvolgerlo perché se dovesse andare male... sai ha sei anni ma è davvero intelligente per la sua età e non voglio che soffra ancora. Quindi se lui ti chiede qualcosa digli che sono uscita con amiche"

"certo, non preoccuparti! E comunque stai davvero bene vestita così!" indossava infatti una camicetta rossa e una gonna stretta fino al ginocchio nera con delle scarpe con il tacco color carne.

Andai nella cameretta di Luca a giocare un po' con lui prima di mangiare, ma nella stanza non trovai solo lui ma anche suo cugino: Andrea. Davvero una piacevole sorpresa. 

"ehi! Che ci fai qui?" gli chiesi avvicinandomi

"nulla in effetti. Non avevo nulla da fare quindi sono venuto a giocare ai pompieri con il mio cuginetto preferito" disse prendendo in braccio il piccolo Luca. 

" posso aggiungermi anche io a questo gioco?" chiesi guardando il bambino

"siii!" urlò lui saltando dalle braccia del cugino alle mie.

Giocammo a fare i pompieri in giro per casa fino alle sette e mezzo quando ci decidemmo di ordinare una pizza. Apparecchiai la tavola mentre i due sistemavano i giochi poi, appena suonarono al campanello, andai a ritirare il cibo e lo posai sul tavolo. Stavo mangiando fin troppa pizza in quel periodo: ma a chi importava? La pizza è sempre la pizza, non si può dire di no! 

Ci sedemmo intorno al tavolo e iniziammo a gustarci quella prelibatezza.

"Eli, sei amica di Andrea?" mi chiese Luca

"sì, ci siamo conosciuti a danza" risposi cercando con lo sguardo Andrea. Eravamo amici? Qualcosa di più? Non lo sapevo neanche io. Lui intercettò i miei occhi e sorrise. Forse nemmeno lui era in grado di definirci. 

"danza? Quella con il tutù rosa? Quella che fa Alice, la mia compagna di classe? Ma danza è da femmine Andrea! Vieni a fare nuoto con me piuttosto! Non stai bene con il tutù secondo me Andre" sentenziò il cuginetto scuotendo la testa. In risposta io e Andrea scoppiammo a ridere, era davvero tenero quel bambino!

"non è la danza con il tutù Luca, quella che fa Alice è quella che fa anche Elisa. Io faccio hip-hop è diverso. Se vuoi ti insegno" rispose alzandosi e raccogliendo i cartoni delle pizze. 

"e va bene dai" si alzò anche il piccolo Luca e si avviò scettico verso il salotto. Non riuscii a trattenermi dal ridere per quella scena: adoravo sempre di più quel bambino.

"faccio io, ti aspetta una lezione di hip-hop e l'allievo è piuttosto esigente" dissi indicando Luca che aspettava seduto sul divano. Andrea corse in salotto e fece partire con il cellulare della musica. "pronto?" sentii dire. In breve finii il mio compito e mi aggiunsi al balletto improvvisato dei due cugini, muovendo le braccia e i piedi come insegnava Andrea al piccolo Luca. Mezz'ora dopo eravamo sfiniti sul divano, io e il mio amico seduti vicino e il cuginetto messo di traverso su entrambi, avevamo appena iniziato a vedere i cartoni animati, ovviamente Masha ed Orso! Concedetti un altro quarto d'ora a Luca prima di portarlo in camera a mettere il pigiama, lo infilai nelle coperte e mi sedetti alla sua destra con il libro "Il Gatto con gli stivali". Prima che iniziassi a leggere arrivò anche Andrea che si sedette alla sinistra del bambino. Lessi le prime cinque pagine prima di vedere entrambi i cugini addormentati ma il più piccolo sembrava ancora in un dormi veglia così continuai a leggere ancora, prima di cadere anche io in un breve sonno, interrotto da Caterina che mi svegliò dolcemente al suo arrivo.

Il cestista e la ballerinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora