Eccomi (eccoci) alla battuta finale di questo racconto. Non ho grandi pensieri o grandi poesie da regalare prima di ufficialmente chiudere questo percorso, quindi farò la cosa che più mi sembra azzeccata: dire un piccolo grazie, perché alla fine ci si sente bene tutti.
Prima però volevo dire che questa storia è nata un po' per gioco, per sperimentare un genere a cui non ho mai pensato, mai scritto - ovvero nulla se non fantasy - e che mi sono appassionata a quel mondo che io stessa avevo creato, dove tutto può essere possibile. Abbandonare personaggi che ormai avevo imparato a conoscere un po' mi spiace, ma così è. Tutto ha una fine, ed è giusto che sia così. Allora i primi grazie vanno alle persone che per prime hanno sentito questa brutta idea e ci hanno riso su, o sul serio si son interessati e hanno detto la loro (specialmente ho in mente un mio compagno di classe, ma non sono sicura voglia essere nominato). Ringrazio chi ha letto quesa storia e a chi è piaciuta e l'ha sentita un poco sua, perché è questo l'effetto che dovrebbero fare i libri.
Il ringraziamento più grande va a chi mi ha aiutato e spronato a scrivere per tutto questo tempo, a chi non l'ha letta questa storia, ma sa come va a finire, perché non potevo non raccontagliela.
Il tutto finisce qui. Se voleste parlare, fare domande su questo mondo, sarò sempre disponibile a rispondervi.
Infine se sei arrivato a leggere fino a qui, grazie, non lo fa mai nessuno!
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Sin Hotel
FantasyQual è il nostro limite? In che modo si sfugge al peccato? Esso si infila tra gli abiti come un amante segreto e poi ti pugnala appena non stai guardando.