capitolo 38

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Osservo Alessio allontanarsi dal letto e velocemente chiudere la porta del bagno alle sue spalle.
Perché sono ancora qua?
Sono troppi al momento le domande e i pensieri. Cristiano sarà preoccupato. Silenziosamente prendo i miei vestiti e lascio la camera di Alessio senza farmi vedere, ma fallisco.

:-Hey carina, non è molto bello il fatto che tu abbia passato la notte da Alessio- è quella nuova, Gessica.

:-Non devo chiedere a te il permesso per agire-

:-Non a me, ma al tuo ragazzo si!-
COSA?!
Lei sa di Cristiano, lo conosce e ci conosce! Sono spacciata.
Spero solo che non vada a riferirgli tutto.

Improvvisamente il mio telefono suona.

Un messaggio da Amore mio:

Dobbiamo parlare

Dobbiamo parlare? Ovvio che dobbiamo farlo. Spero solo che quella Gessica non gli abbia raccontato di questa notte e che voglia parlare solo perché si è spaventato.
In un secondo mi ritornano i rimorsi e mi maledico.
Si.
Mi maledico per aver fatto una cosa del genere di nuovo.
Vorrei scappare  e non farmi trovare più.
L'unica cosa che mi tiene ancora qui è il serale, l'unico motivo per cui dovrei essere qui.
La superficie lignea davanti a me mi porta ansia.
"Stanza 15".
Avvisa l'etichetta metallica.
Prendo un lungo respiro e busso.
Cristiano in poco tempo raggiunge la porta e resta sullo stipite a guardarmi.
:-Preferisci parlare qui fuori?- gli dico sarcastica mentre indico il corridoio con una mano.
Si sposta ed entro.
Si sposta lui, ma il suo sguardo no. È  puntato su di me.
I suoi occhi non si spostano di un centimetro.
Cristiano non parla, e mi fissa.
Sono questi i momenti in cui mi fa più paura.
Ed ecco. Il panico.
Momenti di silenzio interminabili. Ci guardiamo e non spiccichiamo parola.

:- Avresti potuto avvisarmi- finalmente parla. La sua voce è fredda, acida, come se stesse parlando con una persona con cui non ha mai avuto a che fare.
Faccio per parlare ma lui continua.
:-Dicevo, avresti potuto dirmi che Alessio ti ha ospitata stanotte-

Sono ferma, ho gli occhi puntati nei suoi.
Non so cosa possa pensare di me ora, non so più nulla.
Cerco di dimostrarmi più tranquilla possibile, ma inutile provarci non ci riesco.
Confesso.

:-Sì, ho passato la notte da lui-

Cristiano ride nervosamente e piega il collo prima a destra e poi a sinistra, come a sfogare il suo nervosismo.

:- Perché?- sento la sua voce sempre più alta - Cosa ti dà lui che non riesco a darti io?-
Sta succedendo qualcosa di strano.
La voce di Cristiano inizia a tremare e diventa sempre più bassa.
:-Cosa? Eh me lo spieghi?- i suoi occhi si riempiono di rabbia e di lacrime e si lascia cadere sul letto.
:-Avrei voluto renderti felice... ma se sei andata da lui probabilmente con me non sei felice- una lacrima gli scivola sugli zigomi mentre si tortura le mani.
:-Cristiano, ma cosa dici?- mi siedo vicino a lui - con te non sono felice, di più. Io muoio di gioia ogni volta che siamo insieme e insomma sto bene con te-
:- E allora perché?- alza lo sguardo facendolo incontrare col mio.
:-Sono stata stupida e..scusa Cri-
Sono sempre stupida e sempre più debole, soprattutto davanti a lui.
:-"Scusa"?- la rabbia si riaccende in lui - "Scusa" non mi serve a nulla- dice alzandosi velocemente dal letto.
:-Lo so, ma ho bisogno di te, non ci sono altre parole. Ho bisogno di te-
Mi raggiunge.
:-Mary, prenditi il tuo tempo per chiarirti le idee e penso sia meglio prenderci una pausa-
:-Ma io come..-
:-Tu niente, abbiamo bisogno entrambi di una pausa di riflessione ed è la soluzione migliore- mi guarda negli occhi dolcemente.
Annuisco.
Forse ha ragione, è una pausa alla fine.
Non finirà nulla..

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 16, 2016 ⏰

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