1.

561 23 16
                                    

Mi chiudo alle spalle il grande portone del mio palazzo, percorrendo a piccoli saltelli il grande giardino fiabesco pieno di fiori e aiuole profumate che circonda l'edificio. Con la mia tracolla nera in spalla, mi dirigo verso una delle più vaste e popolate vie della città, pronta a sorbirmi qualche oretta sotto il sole mattutino di Madrid. Tiro fuori una ventina di annunci, rileggendo ciò che c'è scritto.

"Ciao, sono una giovane ragazza in cerca di lavoro! Me la cavo molto bene come babysitter e sono disponibile al massimo 9 ore su 24, con una paga modesta. Per contattarmi, chiamate questo numero." 

Il mio numero di telefono spicca dal resto dell'annuncio tutto colorato e sprizzante, scritto in un brutto corsivo a causa della mia vecchia stampante.

Sotto il sole cocente di questa afosa mattinata di giugno le ore passano rapidamente e ben preso i volantini che mi ero preparata sono disseminati in tutti gli angoli della città. 

Ritorno a casa in fretta facendomi una rilassante doccia fresca per togliermi via il sudore che ho acquisito durante la mia mattinata in centro. Mi faccio un panino e vado a sedermi comoda sul letto, accendendo la tv. Il ticchettio assordante del mio orologio mi distrae e non fa altro che ricordarmi del fatto che nessuno, nonostante sono già passate due orette buone, ha chiamato il mio numero. Sto guardando un servizio su due stupide foche quando parte a tutto volume la mia suoneria.

Scaraventandomi giù dal divano e incespicando nelle mie stesse gambe mi affretto a prendere il telefono poggiato sulla mensola della cucina e cerco di rispondere con una voce abbastanza professionale, non intrepida e tremolante, come mio solito.

-Salve,come posso aiutarla?- chiedo con una voce alquanto irritante.

-Buon pomeriggio, stamattina ho letto uno dei suoi annunci in città, e mi interesserebbe molto questa proposta - Una voce acuta e stridula gracchia dall'altro capo della cornetta. Probabilmente una giovane donna con in braccio un bambino abbastanza piccolo da strillare dentro il ricevitore.

-La mia semplice richiesta sarebbe aumentare l'orario di lavoro a undici ore al giorno, motivato dai mie lunghi turni in ufficio. Ci sa davvero fare con i bambini? E ha almeno il diploma di scuola superiore? Oppure non è nemmeno maggiorenne? - La donna sputa fuori con una voce da serpe domande dal retrogusto malizioso e antipatico, quasi diffidente.

-Si, per l'amor del cielo ovvio che sono maggiorenne! Sto solo cercando un impiego per l'estate prima di stabilizzarmi completamente in città. Quanto sarebbe disposta a pagare per le undici ore?

-Toh, quant'è maliziosa questa! - sussurra probabilmente ad un'altra persona presente nella stanza con lei. - Non più di cinque all'ora. Si sa che i giovani con tanta voglia di rispondere a tono agli adulti, come me, non hanno mai voglia di fare ciò che va realmente fatto! - Conclude con un piccolo urletto sclerotico, che mi manda su di giri. Chi si crede di essere per parlarmi cosi?!

- Beh, allora sa cosa le dico? Che la sua proposta se la può ficcare su per il culo! - in fretta chiudo la chiamata in faccia alla signora, tentando di ignorarne le lamentele che stava per lanciarmi contro e ritorno a quello stupido programma, cercando di sbollire la rabbia.

Verso tardo pomeriggio, le chiamate che ricevo sono scarse e non ho intenzione di accettarle. Una era di una signora che voleva che facessi da badante a una vecchia, cosa che non avrei mai fatto e l'altra era da parte di un uomo alquanto irritante che voleva, oltre a mantenergli i suoi due figli, preparare la cena per lui che lavorava fino a tardi. Ma col cazzo! E dopo dicono che la gioventù di oggi è stupida! Se solo non prendessimo spunto dai più grandi!

Mi butto su letto, delusa e arrabbiata. Troppi ricordi riempiono i miei pensieri. La mia mente non accetta l'idea di arrendersi al mio sonno e mi continua a parlare ad intermittenza fino a quando anche l'ultimo suo flebile sussurro si spegne.

****

I Everybody! Questo è il nostro primo capitolo e siamo davvero emozionante! Per adesso si sa poco sulla nostra misteriosa ragazza, ma con il tempo chiariremo tutto. Speriamo vi piaccia, mettete le stelline e commentate perché vogliamo sapere cosa ve ne pare! >.<   :)   <3
Hugs, Emma & Kol

MadridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora