8.

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Il grande giorno è arrivato! Finalmente assisterò a una partita del Barcellona da uno stadio e non da una poltrona o dal mio letto.

Mi alzo in fretta, mi vesto, mi trucco (cosa che faccio solo quando sono davvero felice) e mi dirigo verso la porta per uscire, quando do un'occhiata all'orologio posto sopra la porta. Sono solamente le sette e un quarto. Dalla fretta non ho neppure visto che ore sono!

Ispiro profondamente, richiudo la porta e mi vado a sedere di nuovo sul balcone.

Dopo però cinque minuti di riflessione, mi accorgo che è davvero una noia stare a fissare una città quando qualcosa di magnifico sta incombendo su di te.

Mi metto una giacca, dato l'aria un po' freddina ed esco a fare un giro.

Vado in un parco per bambini ma è desolato, forse a causa dell'orario, così mi incammino verso i negozi della città. Purtroppo però anche questi sono chiusi. Con un po' di rancore alla fine vado a prendere un caffè al bar vicino a casa mia e poi mi incammino verso la casa di James.

Appena arrivata suono, ma nessuno mi viene ad aprire. Suono un'altra volta ma niente. Ma c'è qualcuno in casa?

All'improvviso un senso di terrore mi invade. E se gli fosse successo qualcosa? Se qualcuno si è fatto male? Inizio a fare il giro della casa alla ricerca di qualcosa, tipo vedere se la porta sul retro o il garage sono aperti. Percorro un buon lato dell'edificio, senza però nessun successo. Alla fine decido di andare a vedere anche nel piccolo parchetto che circonda la piscina. Arrivata là tiro senza volere un sospiro di sollievo.

James sta guardando l'orizzonte vicino al bordo della piscina, dandomi le spalle. Voglio quasi quasi buttarlo in acqua, mi ha davvero spaventato. Mi avvicino silenziosamente e quando sono a pochi centimetri da lui gli faccio:

- BHUUU!!!!- si gira di scatto, terrorizzato.

- aaahhh!!!!- James si sporge un po' troppo sulla piscina e mentre il piede destro scivola, lui cade dentro bagnandosi tutto. Scoppio a ridere mentre lui mi scruta con uno sguardo assassino.

- strega! Questa me la paghi!- si mette a ridere con me.

- sei in anticipo. - dichiara.

- si lo so ma a casa mi stavo annoiando!-

- oookay, comunque dovresti ringraziarmi perché mi sono fatto procurare due pass per questa sera, non buttarmi in acqua!- dice ridendo.

- o mio Dio, davvero? Oh, grazie mille. Wow, è un sogno!- sospiro e alzo lo sguardo al cielo.

- dovresti vedere la tua faccia ora!- esclama ridendo mentre io sbuffo. - la partita inizia alle nove. Quindi fatti trovare pronta, ti vengo a prendere io. Ora aiutami ad uscire da qui!- dice porgendomi la mano.

- okay ma solo per ringraziarti.- gli porgo la mano. E lui cosa fa? Mi fa cadere in piscina ovvio. Alzo gli occhi al cielo.

- lo sai che ti odio!- dico imbronciata, con i capelli appiccicati alla faccia.

- ora mi prenderò un raffreddore con questo freddo.- ridiamo.

Passo la mattinata trascurando leggermente Salomè. Ma capitemi, sono troppo impegnata a fantasticare su quanto sclererò quando vedrò Neymar.

La giornata passa velocemente. Ritorno a casa, mi lavo, mi metto la maglietta di Ronaldo (che alla fine si è rivelata utile) e dei jeans neri ed esco ad aspettare James, che per mia fortuna arriva poco dopo. Mi fa sedere davanti, mentre dietro Salomè è eccitata quanto me! Non riesco nemmeno a spiccare parola.

- allora, sei pronta a vedere come stracceremo il Barcellona?- mi incita James ridacchiando.

- io non ne sarei così sicuro se fossi in te! Voglio dire...loro hanno Messi!- esclamo euforica.

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