23.

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Prendo le poche borse e valige che avevo con me e chiudo velocemente il bagagliaio della lussuosa macchina delle mie amiche.

Sto sudando come una matta, l'aria calda e il sole accecante di Madrid mi fanno sudare nonostante la sottilissima canotta che indosso e il pantaloncino fin troppo striminzito.

Le borse mi fanno una pressione immensa sulle braccia, ma nonostante ciò, non posso far altro che restare letteralmente "abbagliata " dalla casetta bianco ghiaccio che mi trovo davanti.

Avete presente una delle tipiche e lussuosissime case americane che si vedono nei film? L'edificio che ho davanti è vicinissimo all'idea che mi ero fatta in precedenza. Non sono le misure a renderla una fantastica casetta leggermente retrò (infatti non è troppo grande, per due o tre persone massimo), ma l'elegante disposizione delle poltroncine sulla veranda, in legno intrecciato bianco accostato a cuscini color tortora chiaro e alle stupende composizioni floreali che circondano la casa e che vanno dal blu intenso delle ortensie al rosa chiaro delle rose, tutto rigorosamente in ordine cromatico.

- Non trovi che siano stupendi i fiori?- mi dice Rebecca dandomi una forte pacca sulla spalla.

- È stata Malika a pensare ai fiori e credo che abbia fatto un ottimo lavoro. Su, entriamo!- detto ciò, mi prende il braccio e mi porta fin davanti all'entrata spalancando la porta e urlando "È arrivata!".

Non faccio in tempo ad ammirare la sofisticatezza del salotto, che vedo la mora fiondarsi velocemente giù dai gradini della scala al lato della porta.

- Buonsalve, finalemente sei arrivata! Non vedo l'ora di farti vedere la casa mentre Rebeccaa, fa ciò...che deve fare... - si volta velocemente verso la bionda che con un gesto secco si sposta verso quella che presumibilmente è la cucina.

Malika prende velocemente, con una forza assurda, tutte le borse che ho in mano e mi dice di seguirla su per la imponente scalinata che, come poi ho scoperto, porta ad un pianerottolo dove si può vedere il salotto sottostante.

Seguo il passo rapido della mia amica, mentre non so dove buttare l'occhio. L'interno è ancora meglio di come me l'ero immaginata. È come se uno dei designer più famosi di sempre abbia voluto sfogare tutte le sue qualità su una singola casa nel cuore di Madrid. È tutto un turbinare di pareti e cuscini bianchi, accostati a mobili neri e lucidi e decorazioni come vasi, quadri e fiori dai colori spiccanti per togliere l'aria noiosa e finta che si vede di solito nei cataloghi dell'Ikea.

- Ma...voi...siete state voi a...- indico le stanze circostanti, non sapendo come esprimermi.

- Si, la casa è stata fatta interamente da noi basandoci suoi nostri gusti in comune. Ti piace?- mi sorride, ammiccante.

- Accidenti se mi piace! E' assolutamente incredibile!-

- Beh, allora spero che ti piaccia anche la tua camera...- detto ciò, mi apre la porta di una stanza che prima non avevo minimamente notato. Sgrano gli occhi. La stanza che ho davanti emana un'aria femminile ed elegante nonostante i pochi mobili e si vede già che non è stata mai utilizzata.

Di fronte alla porta si apre una enorme finestra dove di notte immagino si possa vedere tutto lo skyline della città, con appoggiato davanti un gigante letto matrimonale pieno di cuscini panna dall'aria esageratamente soffice. Sul lato destro del letto si trova un comodino panna con una lampada appoggiata sopra, tutto rigorosamente retrò. Le pareti, metà rosa chiaro metà lilla scuro, sono contornate da alcuni quadri in bianco e nero con scritte in inglese o immagini di paesaggi, il tutto illuminato da un filo di luci di quelle che si usano sugli alberi a Natale. Un gigantesco armadio spicca dai colori della parete opposta al letto. Mi guardo intorno più attentamente, intontita.

- Questa stanza non è mai stata utilizzata, nonostante abbiamo voluto comunque arredarla. Ti piace?- mi dice dopo un attimo di esitazione, forse per paura di una reazione negativa.

- Se mi piace? La amo da morire!- dico saltandogli addosso e stringendola in un abbraccio fortissimo. All'inizio si irrigidisce un poco, forse colta di sorpresa, ma poi ricambia l'abbraccio.

- Ora però di sotto c'è una sorpresa per te!- mi prende per mano e mi conduce velocemente giù dalle scale, coprendomi gli occhi con la mano libera.

- Malika non ci vedo assolutamente nulla!- strillo quando arrivo ai gradini.

- Tranquilla, ci sono io! Non posso rovinarti la sorpresa- continua a camminare fino a quando non si ferma e mi toglie le mani dagli occhi gridando "SORPRESA!".

Mi ha portata in cucina, come supponevo, ma non è il moderno arredamento a catturare la mia attenzione. Al centro della stanza ci sono tutti i ragazzi del Real, che mi stanno accogliendo con un grande sorriso.

Vado subito da loro, stringendoli tutti velocemente in un abbraccio. Era da quasi una settimana che non li vedevo più, cioè dalla partita.

- Rox, da quanto!-

- Princi, mi sei mancata-

- E noi, non ci vieni a trovare?- ci sono tutti. Proprio tutti.

Sergio, Cristiano, Marcelo, Lucas, Gareth, Raphael e perfino Antoine! Mi sorridono e mi abbracciano. Sono felicissima di poterli riabbracciare e ridere con loro.

Stringo forte in un lungo abbraccio anche Cristiano, felice che abbiamo chiarito con il casino successo pochi giorni fa.

Soltanto un'ombra se ne sta staccata da tutti, guardandomi con aria leggermente triste.

James.

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Ciaoooo! Dato che le visualizzazioni continuano ad aumentare e non aggiornavamo da un po' abbiamo pensato di aggiornare. Abbiamo altri 3/4 capitoli gia pronti ma aspettiamo ad aggiornare perche le visualizzazioni non salgono molto velocemente come in estate (colpa della scuola😕😔😐). Vi saremmo eternamente grate se alcune di voi ci farebbero un po' di pubblicità. Grazie
Emma & Kol

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