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La mattina per mia fortuna trascorre velocemente e così anche il pomeriggio. Verso le quattro è arrivata Daniela, leggermente su di giri, ma sempre gentilissima.

- Scusami l'orario, ma ho fatto leggermente tardi a lavoro. Volevo dirti che se sta sera non hai un passaggio, io e James saremo molto felici di accompagnarti. -

- Oh no, grazie mille, ho già detto ha Marcelo che mi porta lui. - dico scuotendo la testa - Tu e Salomè ci siete stasera vero? -

- Si, ci saremo, andremo nella curva nord dove c'è la zona proprio per i parenti dei calciatori. -

- Va bene...allora io vado... ci vediamo! -

- Ciao! - esco di casa velocemente e dato che non piove più come qualche giorno fa m'incammino a piedi.

Visto che la partita è alle nove, intanto che aspetto che il tempo passi mi sono messa a chiudere tutti gli oggetti a me più cari in tanti scatoloni, perché ormai è confermato che vado ad abitare con Rebecca e Malika, e mi dirigo da loro.

È tutto il pomeriggio che io e la mora facciamo avanti e indietro con scatoloni pesantissimi, mentre della bionda non c'è traccia né in casa né fuori.

- Allora, come sta?- dico spostando di lato l'ennesimo scatolone.

- Non lo so guarda...boh... chi la vede più! - si appoggia una mano alla fronte - Ti stabilisci qui subito o...- dice cambiando argomento come suo solito.

- No, credo che aspetterò domani così sistemo definitivamente tutto. E poi oggi c'è la partita, non vorrei creare confusione. Vado, perché si è fatto tardi ma ci vediamo sta sera -

Manca ormai poco alla partita. Sono fuori a piedi dell'edificio ad aspettare Marcelo e non sto più nella pelle.

Ho preso di nuovo la maglia di Ronaldo e ho lasciato i capelli sciolti cosi che svolazzino un po' al vento.

Fa leggermente freddo così inizio a coprirmi le braccia mentre vedo la macchina di Marcelo imboccare la mia stradina.

Si ferma a pochi metri da me e mi dirigo con passo veloce verso il posto del passeggero.

- Carica?- mi chiede tutto eccitato.

- Oh, eccome! Mi sento agitatissima! - dico suscitando una sua risata.

- Va' che è una cosa seria! -

- Non preoccuparti! Li stracceremo di sicuro! - dice alzando un pugno in aria.

- Hai ragione. - dico imitandolo.

- Notizie dagli spogliatoi? Tutti abbastanza pompati? -

- Abbastanza direi, Cristiano non sta più nella pelle, James come al solito dà del suo meglio e Sergio riesce sempre a darci un'autostima incredibile. Solo Varane sembrava un po' distante negli ultimi periodi. Sai per caso cosa è successo? So che ci sono stati dei problemi con la biondina. -

- Non so proprio niente. - mento scuotendo la testa.

- Ah, peccato. - mi guarda poco convinto, ma continua a parlarmi del più e del meno fino a quando non arriviamo davanti allo stadio, dove ci separiamo davanti all'entrata.

Mi avvio da sola verso il lungo corridoio dove poco dopo passeranno anche i calciatori e mi dirigo verso la panchina del Real.

I brividi, li sento dappertutto. È come la prima volta, la stessa sensazione. Se non vincono questa, giuro che li faccio fuori tutti uno dopo l'altro.

Mi dirigo verso la panchina, dove qua ovviamente trovo le ragazze.

- Ciao! - esclama la mora, allegra come sempre.

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