Alla fine la mia mente era così piena di pensieri che mi è salita un'emicrania pazzesca.
Mi sono fatta una doccia velocemente, ho spento subito il cellulare senza minimamente pensare al messaggio di Neymar e mi sono buttata sul letto.
Le domande sono troppe e le risposte invece mi mancano sempre di più.
Non so cosa sia potuto succedere con Cristiano e ancora non riesco a spiegarmi il perché di quel gesto avventato. Di certo non me ne sono pentita, anzi. Non è stato uno di quei baci in qui ci metti la lingua e la passione e stato un semplice e dolcissimo bacio, di certo non si potrebbe però chiamare "tra amici". A differenza di chi dice che, mentre che bacia una persona sente il suo profumo, o sapore (cosa che ancora non mi capacito di spiegare), non sentivo nient'altro che una piccola parte di felicità.
Dall'altro lato, c'è stata la rivelazione con James, cose che nessuno tranne la mia famiglia sapeva. Neanche di questo mi pento perché mi sento più legata da una sorta di filo immaginario a lui.
Decido di alzarmi dal letto e andarmi a preparare un bicchiere di succo d'arancia o forse del tè, non so ancora.
Alla fine opto per una ciotola di latte con dei cereali e intanto guardo il cellulare. Apro la conversazione con Neymar.
Ehy Nicky ti ho vista alla partita l'altro giorno, e hai degli occhi davvero stupendi. Volevo chiederti se potrei avere l'opportunità di rivederli, magari domani alle nove nel bar in centro.
Per poco non mi va di traverso un cereale. Sembro una poppante di tre anni perché il latte mi sta scendendo agli angoli della bocca (si, imbarazzante vero?). Deglutisco e lancio il cellulare perfettamente sul divano. Mi alzo e sperando di avere la finestra chiusa urlo con tutto il fiato che ho in corpo. Inizio a camminare in cerchio sul mio morbidissimo tappeto.
– Allora, Neymar ti ha appena chiesto di uscire, normale no! Ti capita sempre! Ha ha ha- dico con una vocina isterica. - E giustamente io avevo spento il cellulare perché sono intelligente! E ora? Cosa faccio? Gli rispondo? Ma è ovvio che gli devi rispondere idiota! - dico dandomi uno schiaffo in faccia. Corro a riprendere il cellulare e mi butto sul divano. Il cellulare rimbalza e per poco non cade per terra. Con i riflessi pronti, lo prendo al volo e mi fiondo sulla chat.
Scusami tantissimo, avevo appena spento il cellulare. Mi farebbe molto piacere se l'offerta è ancora valida.
Noto che il suo ultimo accesso è alle dieci di ieri sera. Inizio a mordicchiarmi la pellicina dell'unghia mentre guardo se legge il messaggio. Non lo riceve nemmeno.
Spengo un attimo il cellulare, inspirando.
Mi guardo in torno sperando di sentire al più presto il fastidioso suono di una notifica.
Riaccendo il cellulare e noto che ha ricevuto il messaggio ed è online. Aspetto un altro po'.
Appoggio il cellulare sul cuscino e vado a finire la colazione.
All'improvviso, lo squillo del mio cellulare rimbomba in tutta la stanza. Urlo di gioia e mi fiondo subito a recuperare il cellulare. Lo accendo. È un messaggio di Cristiano. (Delusione portami via) Ignoro la chat perché se mi chiede di ieri non saprei cosa raccontargli.
Alla fine, dato che Neymar sembra ormai volermi evitare, decido di andare in bagno a rinfrescarmi il viso.
Esco dal bagno con ancora le goccioline grondanti sul viso e vado a vedere il cellulare. Ovviamente Neymar mi ha risposto e io ero in bagno! Capite il mio disagio?
Certo.
Gli rispondo con un veloce "Ciao" e corro a prepararmi dato che ho solo un quarto d'ora. Mi raccolgo i capelli in uno chignon alto, mi metto una semplice maglietta azzurro cielo, dei jeans bianchi e le converse blu.
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Madrid
FanfictionChe cosa succederebbe alla vita di Roxanne Moore se per scappare da una triste verità rivelatagli troppo tardi, capitasse in una città sconosciuta con persone tutt'altro che sconosciute? Perdendosi nelle strade abbaglianti e popolose di Madrid, Rox...