Scorpius.
<<il destino ci vuole insieme, chi siamo noi per dire di no al destino? >> mi sussurra, sento un brivido percorrermi quando sento queste parole.
Scuoto la testa e mi volto a guardarla e lei sorride, sono sicuro che non si tratti di un sogno.
<<s-stai dicendo sul serio? >> domando e lei annuisce.
Mi lascia un bacio sulla guancia e la pelle d'oca mi invade.
Accenna ad un sorriso e sale in auto mentre io mi dirigo nell'altra, quella con i Potter.
<<Muffliato. >> sussurra James, nascondendo la conversazione a venire dai suoi genitori che si trovano nelle postazioni davanti, ha anche creato una specie di parete invisibile che li separa da noi.
<<adesso mi spieghi cos'era quello. >> ringhia.
Alzo un sopracciglio non capendo dove vuole arrivare.
<<stai con mia cugina? >> domanda irritato.
<<no!? >>era un misto tra un'affermazione una domanda.
Stavo insieme a Rose?
Credo di si, o no?
E cosa voglio sopratutto io?
Comincio a formulare domande su domande e il mio cervello chiede pietà.
<<ti giuro che se la farai soffrire ti castro. >> afferma e io deglutisco sapendo che lo farebbe davvero.
<<hai afferrato il concetto? >> domanda ancora.
<<basta James credo che abbia capito. >> si intromette Albus sorridendomi.
In che famiglia sono capitato?Arriviamo alla Tana e tutti scendono dall'auto mi chiedo, ci entreremo tutti in questa casa?
<<ciao Scorpius, è un piacere averti con noi per le vacanze. >> afferma la madre di Rose una volta entrati in casa.
<<la ringrazio per l'invito signora Weasley. >>
Sorride<<ti prego, chiamami Hermione. >>
<<okay, Hermione. >>ricambio il sorriso.
<<bene Scorpius la tua stanza è anche quella di Albus.>>
<<grazie mille Hermione. >>Nel frattempo il via vai di persone si è arrestato e tutti dovrebbero essere nelle proprie stanze tranne io che son ancora nel corridoio per capire qual è la stanza di Albus.
Apro la prima porta e trovo Dominique inginocchiata a raccogliere dei vestiti, richiudo la porta e apro la seconda, vedo Rose intenta a rovesciare il baule sul letto entro e chiudo la porta, lei si volta e sorride.
<<ehi. >>
<<Ehi, cosa fai? >>
Mi indica la pila di panni. <<sto cercando di riordinare. >>sorride e si avvicina. Deglutisco a fatica provocando una risata leggera da parte sua.
Siamo vicini, troppo vicini, il mio respiro si mescola con il suo fondendosi in un unico respiro. Come fa a rendermi cosí rammollito?
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo poi il mio sguardo si posa sulle sue labbra.
<<se vuoi puoi farlo. >> ridacchia.
Non me lo faccio ripetere due volte che mi ci fiondo .
Il bacio da lento diventa sempre più passionale, sento delle scariche attraversarmi interamente e devo dire che non mi sono mai sentito così, è talmente strano.
Le nostre lingue ci cercano per poi danzare tra di loro.
Poggio le mie mani sui suoi fianchi disegnando dei cerchi sotto la maglietta sulla pelle nuda.
Porta le sue mani dietro il collo cominciando a giocherellare con i miei capelli, mi esce un gemito involontario e lei sorride sulle mie labbra.
Mi tira leggergente il labbro e apro gli occhi notando che anche lei li aveva aperti. Sorrido come un ebete e lei ridacchia spingendomi contro la parete. Sono a contatto con il muro ma non per molto infatti ribalto la situazione appoggiandola delicatamente contro di esso.
Cominciamo a strisciare contro il muro non smettendo di baciarci fino a quando non arriviamo al letto, si siede e io la spingo per farla aderire contro il materasso ed io sopra di lei.
Comincio a baciarle la mascella e poi il collo dove lascio una scia di baci umidi, un gemito esce dalla sua bocca che mi porta a sorridere nell'incavo del suo collo.
I baci scendono sempre più giù fini ad arrivare al limite della scollatura , ma lei mi ferma riprendendo a tirarmi i capelli e costringendomi a baciarle le labbra.
Ed ogni bacio è più bello del precedente, ed ogni bacio mi fa desiderare di averne di più.
<<forse è meglio se vai da Al, si starà chiedendo dove sei. >> mi sussurra all'orecchio quando cerco di baciarle il naso.
<<ma io preferisco stare con te. >>
Ricevo una sua risata. <<dai vai, prima che ti schianti. >>
Sbuffo e mi alzo facendo alzare anche lei.
Le lascio un bacio a stampo e mi dirigo fuori verso la porta.
Me la chiudo alle spalle e un'altro sorriso ebete mi compare in faccia.Busso alla terza porta dove Albus mi apre.
<<finalmente ti ho trovato. >>dico buttandomi su un letto. <<ti ho cercato dappertutto. >>
<<tipo nella stanza di Rose? >>
Alzo un sopracciglio. <<lo so che sei stato nella camera di Rose, spero per te che non gli hai fatto aprire le gambe, o ti spezzo l'osso del collo. >>
Faccio una risatina nervosa.
<<ma che dici Al. Abbiamo solo parlato. >>Si certo, distesi sul letto di Rose.
Da che parte stai tu?
<<sarà meglio per voi. >> sorride compiaciuto.
Scommetto che saranno un inferno queste vacanze.Non credo visto che adesso hai Rose.
Giusto.
<<È PRONTA LA CENA! >> urla Hermione dal piano di sotto.
Albus mi fa un cenno con la mano e scendiamo dove troviamo tutti gia seduti, mi siedo di fianco a Rose sorridendole. Lei ricambia e poi inizia a parlare.
<<mamma, papà vi devo dire una cosa. >> il mio cuore comincia ad accelerare, che vorrà dire di noi due?
Non appena Rose attira l'attenzione di tutti comincia parlare.
<<la professoressa Mcgranitt vi dovrebbe chiamare a giorni per dirvi che... ho usato il sectumsempra su Mclaggen. >> tutti la guardano stupiti, ci credo quell'incantesimo non è semplice da fare, solo i maghi esperti e potenti sanno utilizzarlo.
Comincia a spiegare la dinamica della situazione e io osservo i membri della sua famiglia. Alcuni cercano di camuffare una risata con un colpo di tosse, altri invece ad esempio Hermione hanno un'espressione alquanto indecifrabile mentre Ronald Weasley ha un piccolo ghigno dipinto sul volto. Finito il suo discorso sorride nervosa e io da sotto il tavolo le accarezzo la coscia.
Lei posa la sua mano sulla mia e comincia ad accarezzarla con il pollice.
Il silenzio regna sovrano in questo momento, tutti hanno smesso di mangiare , è appena udibile il respiro delle persone che sono a tavola.
<<grande Rose! >> inizia Ronald Weasley ricevendo un'occhiataccia da Hermione.
<<bene, Rose. Perché lo hai fatto? >> domanda la madre.
<<Aveva cominciato a picchiarsi con Scorpius. >> sento una gocciolina di sudore scendere dalla fronte e Rose stringe la presa sulla mia mano sotto il tavolo.
<<io ho cercato di dividerli ma poi Mclaggen ha cominciato ad insultarmi e... .>> abbassa lo sguardo. <<mi ha tirato un pugno allo stomaco, ed io ho reagito. >>
Si scatena l'inferno. Seccede tutto molto velocemente, da Hermione che comimcia ad urlare come una pazza dicendo che non si picchiano le donne o cose del genere, mentre il marito cerca di calmarla ma invano, e gli altri si dividono tra chi crede che Hermione abbia ragione e chi si schiera dalla parte di Ron che cerca di tranquillizzare la moglie.
Ma tutto inutile, la signora Weasley è furiosa e Rose è scossa.
<<mamma smettila! >> tuona la Rossa.
<<non mi sono fatta niente, e lui di certo si è fatto male, quando tornerà a scuola non si avvicinerà neanche lontanamente a me. E a me sta bene. >>
La madre sembra calmarsi apparentemente e cade sulla sedia, tutti rilasciano un sospiro e riprendono a mangiare.Tutta la famiglia composta da Weasley e Potter sale le scale e si dirige nelle rispettive camere.
Rose mi mi prende la mano facendomi venire la pelle d'oca e mi trascina per le scale cominciando a ridere.Entriamo nella sua stanza e sorride.
<<lo sai che sei bellissima quando sorridi? >>la frase esce senza neanche accorgermene e lei sorride ancora di più facendo espandere le sue lentiggini.
Mi attira a se e mi bacia.
Credo che non mi abituerò mai alle sensazioni che provo quando la bacio.
la prendo per i fianchi facendola sussultare.
<<non sai quanto ti voglio. >> sussurro al suo orecchio .
<<non ancora Scorp, non ancora. >> annuisco e riprendo a baciarla.
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Non Ti Avvicinare Ai Malfoy, Weasley.
Fanfiction(STORIA COMPLETATA) (IN REVISIONE) Estratto dal capitolo uno: 《Non capisco perché mio cugino debba frequentare un essere del genere.》 《Oh, Rose, mi fai la stessa identica domanda da sei anni!》sul volto di Lily compare un sorrisetto non molto promett...