"Parte prima?!" direte voi. Ebbene si. Durante la stesura di questa short mi sono accorta che stava diventando troppo lunga e quindi ho preferito dividerla in due capitoli. Abbiate fede!
Takahiro Hanamaki - Proprietà privata
"Non voglio mentirti
So lui semplicemente non è giusto per te...
E mi puoi dire se sbaglio
Ma lo vedo sul tuo viso
Quando dici che lui è quello che vuoi
E stai spendendo tutto il tuo tempo
In questa situazione sbagliata
E ogni volta che vuoi smettere"
- Ohh! Andiamo Iwa-Chan, sei ingiusto e crudele. - Le grida di Tōru si propagano per tutta la palestra oggi. Sono incessanti e ripetitive, tanto che per poco Takahiro non pensa di dargli fuoco. È così tentato: gli prudono le mani al solo pensiero.
Si passa una mano fra i corti capelli castani rossicci e sbuffa, raccogliendo la palla che Iwaizumi ha lanciato prepotentemente in faccia al loro capitano.
- Cane e gatto - proclama Issei, avvicinandosi sbadigliando a lui. Ha i folti capelli neri scompigliati e si riesce ancora a distingue per bene il segno che il cuscino gli ha lasciato sul lato destro della faccia. Guardandolo meglio da quell'angolazione, Hanamaki si accorge che l'amico ha gli occhi solcati da profonde occhiaie e perciò la domanda che gli pone gli sorge spontanea: - Cos'è successo ieri? –
Mastukawa sbadiglia per l'ennesima volta e si stropiccia gli occhi. - Mia sorella ha litigato con il suo fidanzato, o forse dovrei dire "ex", non lo so. Fatto sta che ieri sera piangeva come una fontana e non la smetteva più. Ho passato la nottata a consolarla - ammette, accarezzandosi stancamente il viso con entrambe le mani.
- Mi spiace - afferma il castano, ed è la verità. Conosce la famiglia di Mastu da tempo e non ha mai visto sua sorella gemella giù. E sinceramente non riesce neanche ad immaginarsela. Sarà perché ai suoi occhi è sempre stata solare, o forse perché è innamorato di lei da tempo e non vuole pensare che qualcuno la possa aver ferita in alcun modo.
Non riesce a capacitarsi di quel fatto. Se la immagina tremante e scossa dai singhiozzi mentre abbraccia il cuscino e mormora al fratello tutte quelle cose che si teneva dentro da tempo. Gli si stringe il cuore.
- Ora si sente meglio? – E' curioso e desideroso di conoscere la condizione della ragazza.
Issei alza le spalle in un segno di resa. – Non te lo so dire. Stamani sembrava stare bene ma non si conosce mai la verità: magari sorrideva e dentro pensava di essere una nullità. – Mentre parla di quelle cose, con quel tono serio che nasconde l'amarezza che solo un fratello può provare in certe situazioni, Matsu sembra molto più grande rispetto alla sua età. Attorno a lui vi è un'aura che gli conferisce un aspetto da uomo. Sbuffa, per poi aggiungere: - A volte penso che farei meglio a chiuderla in casa. –
Takahiro inarca un sopracciglio. – Così resterebbe sola – afferma, interdetto.
- Nah. Gli permetterei di vedere te: sei l'unico di cui mi fido, quando si tratta di lei – ammette il moro, per poi raccogliergli la palla dalle mani e dirigersi verso i compagni ancora intenti a battibeccare.
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Riptides
FanfictionHaikyuu x Reader Riptides, in italiano "correnti di risucchio" "rapide", è un insieme di piccoli e brevi racconti riguardanti i personaggi di Haikyuu. Non hanno un senso logico, il più delle volte li scrivo in base a scene che ho visto o momenti...