Capitolo 26

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ATTENZIONE: capitolo particolare!

"Non ti ho mai amata", credo che non esista frase più falsa di questa.
È stata la bugia più grande che abbia mai detto, con quale coraggio io l'abbia pronunciata è ancora un mistero.
Forse non c'ero con la testa? Ma che dico c'ero eccome con la testa.
Non vedevo Beatrice da quasi due settimane, e la sua mancanza si iniziava a sentire in quella stupida villa.
Di solito l'aria che si respirava era di allegria e amore, invece ora respiravo solo il silenzio, che non scaturiva in me nessuna emozione, se non la malinconia e la rabbia di aver fatto la più gran cazzata della mia vita.
Avevo voluto allontanarla, e c'ero riuscito.
Mi facevo i complimenti da solo.
Ma non potevo negare il fatto che mi mancasse da morire.

Mi mancavano i suoi occhi, le sue labbra morbide, la sua figura minuta in confronto alla mia, le sue mani delicate sul mio viso.
Mi mancava lei.
Non facevo altro che pensare a lei, anche durante le riprese, lei era nei miei pensieri.
Non c'era battuta che io non pronunciassi, che in un modo o nell'altro mi ricordasse lei.
Tutti nel cast si erano accorti della mia assenza, non ero più lo stesso dopo quel fatidico giorno. Parlavo poco, andavo sempre via presto, arrivavo in ritardo.

"Gube sei sicuro che te la senti di registrare?" Mi chiese AJ.
"Si...sto bene." Una lacrima mi rigò il viso, non avevo mai pianto per una ragazza, ma quella ragazza era riuscita a farmi scappare l'ennesima goccia salata. AJ mi passò la sua mano delicata sul volto e per un attimo immaginai che fosse Beatrice ad accarezzarmi.
"Ti manca quella ragazza non è vero?" La guardai negli occhi, erano anni che lavoravano insieme, avevamo un ottimo rapporto di amicizia, infatti non era per niente difficile recitare parti dove dovevamo fare i migliori amici, lo eravamo di già.
"Si..." Risposi alla sua domanda, non mi reggevo in piedi e rischiavo di mettermi a piangere davanti a tutta la troupe.
Guardai un'ultima volta AJ, non aveva il suo solito sorriso, anzi era triste.
Sentii di nuovo una lacrima che fuoriusciva dai miei occhi marroni.

Corsi in bagno e chiusi la porta alle mie spalle.
Mille domande mi annebbiavano la mente come la nebbia la mattina presto.
Perché l'avevo lasciata? Perché? Perché mi sento come uno straccio? Cosa mi ha fatto questa ragazza?

Comunque concordo hai fatto una bella cazzata.
E tu che vuoi adesso...non ho tempo da perdere con te.

Calmati...madonna non si può neanche parlare da persone civili.

Tu non sei una persona, tanto per cominciare, e poi ti sembra questo il momento di ricordarmi che cosa ho fatto.

Sarò anche una voce...ma non toglie il fatto che sei stato un cretino, ma che dico un imbecille.

Grazie di farmi sentire ancora peggio...ora te ne vai, voglio restare solo.

Ma quante volte mi toccherà ripeterle le cose, non posso andarmene sono dentro di te?!

Allora stai zitto!!

Uff...che palle.

Era da una settimana che la mia coscienza mi dava fastidio.
Non perdeva occasione per ricordarmi quanto io fossi stato un cretino a lasciarla. Come se già di mio non lo sapessi.
I miei pensieri furono interrotti da un possente colpo alla porta del bagno, mi alzai dall'angolino dove solo allora capii di essermi seduto.
Arrivai davanti alla tavola di legno, stavo per aprire quando la mia mano si ritrasse da sola.
"Gube aprì sono io!" Gridò una voce, Shemar.
Riavvicinai di nuovo la mano, ma questa volta feci scattare la serratura.
Mi ritrovai davanti il nero, aveva le braccia allineate al suo corpo.
"Dobbiamo iniziare...se non te la senti pos...."
"Tranquillo sto bene, voi incominciate io arrivo tra un attimo." Guardai Shemar, aveva uno sguardo di pietà nei miei confronti.
Cercai di sorridere, mi uscì un mezzo sorriso palesemente falso.
Il bel nero serrò la mascella e si allontanò tornando dalla sua postazione.

Mi guardai un attimo allo specchio, non dormivo da diversi giorni e lo si poteva notare dalle occhiaie che portavo con onore, e che nonostante i chili di trucco che avessi addosso si notavano anche ora.
I miei occhi erano spenti, si stavano dipingendo piano piano di un nero più scuro del carbone.
Presi un bel respiro e tornai sul set.
Ma il volto di Beatrice ancora una volta mi tormentava.

...

"Per oggi abbiamo finito, tutti a casa." Urlò il regista, e un'altra giornata era volata.
Un'altra giornata senza di lei, senza il suo profumo, senza le sua risata.
"Ci vediamo domani ragazzi buonanotte." Gridai a tutti i miei compagni e ragazzi della troupe.
Tutti ricambiarono il saluto.
Mi avviai alla mia macchina.

...

Il tragitto fu composto sopratutto da silenzio, ormai era diventato il mio migliore amico.
Accesi la radio nella speranza di svariarmi un po' , ma la cosa non ebbe molto successo, sopratutto quando passai in mezzo a quel bellissimo paese.
Esso era bello solo perché all'interno vi era Beatrice.
Ricordano ancora tutta la strada per arrivare a casa sua, decisi di imboccarla.
Non ci fu errore più grande che io potessi fare.

La vidi, lì davanti alla sua dimora che si teneva per mano con un ragazzo.
Esso, a cui fu subito appioppato il soprannome di "stronzo" da parte mia, era alto e molto magro, essendo sera non riuscivo a vedere bene che cosa indossasse, ma riuscivo benissimo a vedere che ridevano e si divertivano.
Spensi la macchina, in cuor mio sperai che Beatrice non si fosse accorta di me.
Avrei peggiorato la situazione e non volevo.
Anche se la voglia di andare a picchiare lo "stronzo" era tanta, cercai in tutti i modi di reprimerla.
Poi un gesto mi spiazzò, le loro labbra si unirono in un bacio appassionato, il mio cuore si spezzò.
Avevo gli occhi fissi su di lei, che gli sorrideva timidamente. Lui aveva un sorriso stampato in faccia.
Si salutarono con un'altro bacio, questa volta molto più casto, il ragazzo si allontanò e Beatrice scomparve al di là della porta d'ingresso.
Presi il telefono che avevo nella tasca del giubbotto, il mio primo istinto fu quello di chiamarla o mandarle un messaggio, ma poi ragionai.
Se lei si era rifatta una vita anche io potevo rifarmela.
Accessi di nuovo la macchinai e tornai a casa mia.

...

"Beatrice ti prego non andartene!" Gridai talmente forte da farmi quasi uscire le corde vocali, lei si voltò verso di me.
"Io non dovrei andarmene, Gube sei uno stronzo, mi hai lasciato e ora vuoi anche che rimanga, mi fai schifo...non voglio più avere a che fare con te." Urlò la ragazza, avrei voluto correrle incontro e baciarla, ma qualcosa mi bloccava non riuscivo a fare un passo.
"Ti prego Beatrice non mi lasciare, lo so che ti ho fatta soffrire, ma io non posso stare senza di te...io ti amo." La mia voce stava quasi per esaurirsi e la mia cola bruciava, e faceva male.
"Ti amo...inventane un'altra la prossima volta addio Matthew." Apri la porta della villa di mia sorella e davanti ad essa c'era il ragazzo con cui era uscita la sera prima.
Ero sicuro che lui mi stesse guardando anche se la sua faccia non era ben visibile, perché coperta dal cappuccio della felpa nera che indossava, prese Beatrice per mano e si fiondò sulle sue labbra.
"Stronzo levale le mani dosso!!" Non riuscì a finire la frase che tutto intorno a me si fece scuro come la notte.

...

Mi alzai di soprassalto, avevo la fonte sudata e il cuore a mille.
L'avevo sognata di nuovo.
Guardai l'ora nella sveglia sopra il comodino, 03:57.
Spostai lo sguardo sul lato destro del letto, di solito lei dormiva lì e infatti il cuscino aveva ancora il suo odore di lavanda mischiato alla menta.
Lo presi tra le braccia e immaginai che ci fosse lei e non quell'affare morbido e privo di vita.
Mi riaddormentai e per la prima volta non feci più sogni legati a lei.

*Spazio autrice*
leggete è importante!
Ciao!!
Perché capitolo particolare? Semplicemente perché vi avviene un cambio di posizione ovvero si passa da Beatrice a Matthew, ho deciso di farlo perché volevo che sapeste come lui si sente.
Infatti qui si parla di lui, di come lui sta vivendo questa situazione.
Spero con tutto il cuore che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere se magari vi piacerebbe averne altri di questo genere oppure basta e avanza questo.
Niente ciao!!!
FMT❤️❤️😘😘

36 anni... Bel casino! (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora