Capitolo 40

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"Penelope! Vuoi venire a darmi una mano, o pensi di stare attaccata a quel televisore tutto il giorno!"
"Arrivo appena finisce la puntata...manca poco!"
"Certo certo dici sempre così!" Grido dalla cucina a mia figlia, che come al suo solito se ne sta in panciolle sul divano.
Scrollo la testa e continuo a lavare i piatti sporchi della cena, finché non sento dei piccoli passi venire verso la cucina.
Una testa castana e boccolosa fa capolino allo stipite della porta.
"Mamma?" Mi richiama Penelope.
"Si..." So già cosa vorrà chiedermi, lo fa tutte le volte.
"Posso guardarne un'altra...poi giuro che ti dò una mano..." Alzo gli occhi al cielo e sorrido.
"E va bene...ma dopo giurami che mi aiuti." Annuisce tornando in salotto, non sono mai riuscita a dirle di no, quei due occhi verdi mi conquistano ogni volta, prima di tornare a sciacquare i cocchi la vedo tornare.
"Grazie mamma." Mi posa un bacio sulla guancia e sparisce dalla mia visuale. La sua dolcezza è a dir poco spettacolare, Penelope riesce ad essere così gentile con tutti.

È una bambina fantastica di dieci anni, dieci anni e mezzo per la precisione, tra qualche mese sarà il suo compleanno.
Ora che ci ripenso il tempo è volato, mi sembra ieri che faceva i suoi primi passi, che diceva la sua prima parola.
"Tesoro! Sono a casa!" Lo sbattere della porta di ingresso mi risveglia dai pensieri...Lorenzo è tornato, borbotta qualche cosa alla ragazzina in sala e poi viene verso la cucina.
"Ciao amore." Lo bacio.
"Tutto bene? Ti vedo strana." Mi fa notare.
"Tutto okay...solo stanchezza, la cena è nel frigo, vuoi che te la riscaldo?" Chiedo chiudendo il rubinetto e pulendo l'ultimo bicchiere.
"Non ho molta fame...Matteo?"
"È in camera sua, è chiuso lì dentro da più di un'ora...da quando c'è andato non è più uscito...stavo pensando di andare a controllare." Mi tolgo il grembiule e lo poso sul lavello.
"Bea...sei bellissima."
"Anche tu." Lo bacio di nuovo.
"Ti amo." Mi sussurra.
"Ti amo anche io." Tra poco sarà il nostro anniversario, sono quasi otto anni che stiamo insieme, lo amo c'è poco da dire, e lui ama me.
Ci stacchiamo e ci fissiamo negli occhi, lui mi tiene stretta per i fianchi e le mie mani gli accarezzano i capelli mori.
"Amore...per il matrimonio viene anche Luca, ha detto che torna in Italia." Luca era partito per l'America cinque anni fa, non l'ho più rivisto da quella giornata in aeroporto, mi manca tantissimo e anche a Penelope...lo considera come uno zio.
"Perfetto tesoro...sono contento per te." Mi sfiora il naso con il suo.
"Vado a vedere che fa Matteo." Annuncio andando verso la cameretta verde al piano di sopra.

Percorro il corridoio poco illuminato.
"Matteo tutto bene." Apro la tavola di legno e lo trovo con la testa sul cuscino che dorme.
"Matteo..." Rido per la sua espressione, è identico a Lorenzo in tutto e per tutto. Lo metto nel lettino e torno di sotto.
"Matteo dorme...Penelope credo che tocca anche te andare a letto." Le comunico.
"Mamma...ma sono appena le 22:30." Sbuffa, è troppo buffa.
"Signorina...mi avevi promesso che mi aiutavi e ancora niente quindi ora vai a letto che domani hai scuola." La ragazzina mi fissa scocciata, sembra pensarci, poi si sporge verso di me e mi bacia la guancia, stessa cosa fa con Lorenzo.
"Buonanotte mamma...notte Lore." Ci saluta.
"Notte tesoro." La abbraccio.
"Notte piccola principessa." Le dice Lorenzo, Penelope arrossisce, adora che la chiami così.
Scappa in camera e finalmente mi posso distendere sul divano.

"Sono stanca morta." Mi butto sul mobile morbido.
"Si vede." Lorenzo mi avvolge con il braccio, io mi appoggio a lui.
"Sei molto comodo."
"Devo prenderlo come un complimento."
"Può darsi." Rido, sento i suoi occhi su di me. Alzo la testa per incrociare le sue voragini marroni.
"Ti ho mai detto che ti amo." Sussurra.
"Troppe volte...ma non voglio che smetti, mai e poi mai." Torno a baciarlo, le sue labbra sono come una droga.
"Comunque che guardava Penelope?" Domanda guardando lo schermo della televisione nera.
"Secondo te?"
"Ancora...ma non sarà una serie troppo violenta per una bambina di dieci anni."
"E io che posso farci...non posso vietarle di vederla, e poi anche io ho iniziato a guardarla a otto anni." Penelope due anni prima ha scoperto Criminal Minds...e la colpa è mia, non volevo fargliela vedere...una mattina per puro caso mi sono messa a guardarla e lei si è accovacciata accanto a me e si è innamorata.
"È proprio vero che tale madre..."
"Tale figlia." Finisco la frase al suo posto.

36 anni... Bel casino! (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora