Giacomo 1
È strano come, a volte, gli incontri più assurdi possano essere tra i più importanti della nostra vita.
Una mattina ti alzi, fai colazione come tutte le mattine, ti vesti e vai in stazione per prendere un treno. Lì incontri una ragazza: è simpatica, carina, non esattamente la più figa del mondo, a prima vista sempre anche poco curata; di certo ti accorgi subito che è divertente, facile al sarcasmo, pungente. Ci chiacchieri un po' e pensi che in fondo ti interessa, che potresti giocare a sedurla col tuo sorriso, provare a strapparle il numero come hai fatto con tante altre ragazze prima di lei, solo per misurarti, per sentirti importante. Ma lei il numero non te lo dà.
La cosa un po' ti disturba, forse più di quanto vuoi ammettere, perché di solito piaci a tutti – e a tutte – o quasi. Ma non è una tragedia, dopo poco smetti di pensarci.
Pazienza, Giacomo, stavolta non hai fatto colpo, sarà per la prossima.
E poi, cosa più impossibile che improbabile, rivedi la stessa ragazza nella stessa stazione dove vi siete lasciati più di due mesi prima. Riesci non solo a parlarle, ma anche a offrirle un caffè e a ricevere il suo numero. Forse riesci addirittura a scalfire quell'aria di ghiaccio e diffidenza che sembra far parte di lei.
A me questa cosa è successa, ma il particolare più bizzarro di tutta la vicenda è un altro: mi sono reso conto che non era tanto importante avere il suo numero in rubrica, lì pronto a dimostrare che il mio fascino aveva colpito ancora, quanto continuare realmente a tenermi in contatto con lei. Perché a trovare un'altra ragazza da stendere con il mio sorriso famoso nei cinque continenti ci metto, modestamente, poco, ma trovare un'altra persona con cui parlare in modo così spontaneo non è facile.
Oh cazzo, non sono mai stato così retorico, io.
Il fatto è che sarà pure retorico, ma è tutto vero. E va pure a finire che c'aveva ragione quel demente di Niccolò: avevo bisogno di una ragazza "con cui parlare e divertirmi", non di qualcuno da portarmi semplicemente a letto. Solo che in Zoe non cerco l'amore, come ha detto quel mentecatto del mio migliore amico, tutt'altro: l'occasione è da sfruttare al volo proprio perché con lei posso trovare un'amicizia reale.
D'altronde ho sempre creduto poco nell'amicizia tra uomo e donna, pensando che ragazzi e ragazze sono troppo diversi per trovare un punto d'incontro del genere. Ma sono cresciuto anch'io, non vado più alle elementari, posso anche cambiare idea. Io un'amica femmina con cui parlare veramente non l'ho mai avuta, e i discorsi che posso fare con Niccolò o con mio cugino sono un'altra cosa.
Non posso negare di averci fatto un pensierino all'inizio, come ragazza intendo. Cavolo, sono un uomo, sono giovane, sono dotato di un numero abbastanza alto di ormoni in circolo, oltre che di due occhi fatti apposta per guardare. Quando l'ho aiutata a posare la valigia ho pensato che potevo giocare a sedurla un po', ma lei si è dimostrata una tipa intelligente e non mi ha retto il gioco. Per fortuna.
E adesso non si pensi che io sia un latin lover da strapazzo. Certo, a volte mi diverto a far credere agli altri che io lo sia, so di essere carino e mi diverto a vedere che effetto faccio sulle ragazze, ma la maggior parte delle volte il tutto si ferma lì, al puro e semplice divertimento. Non ho una storia seria da almeno un anno, da quando cioè ho chiuso definitivamente con Beatrice, e nel frattempo sono uscito con qualche ragazza, sì, ma niente di che. Non mi va di prendere in giro nessuno, non sono pronto per una relazione e oltretutto sono molto impegnato col gruppo, dato che abbiamo avuto la malaugurata idea di vivere di musica.
Comunque, dicevo. Due settimane dopo il secondo (o terzo, in effetti) incontro con Zoe, sono dovuto passare per caso vicino a Padova. Ok, non proprio così vicino, ero più verso Verona, diciamo, ma questo a lei non l'ho confessato. Avevo voglia di vederla e avevo un pomeriggio libero, quindi... beh, l'ho chiamata.
Ci siamo dati appuntamento e ci siamo visti due giorni fa, anche se ho pensato fino all'ultimo che mi avrebbe tirato il bidone. Non l'ha fatto.
Abbiamo passato il pomeriggio assieme, abbiamo preso un gelato, un caffè e un aperitivo. Abbiamo parlato di tutto, davvero di qualsiasi argomento. E questa cosa continuo a trovarla veramente strana: due sconosciuti non si capiscono in questo modo! Le possibilità sono due: o siamo stati sposati per sessant'anni in una vita precedente che non ricordiamo o siamo nati per incontrarci e parlarci così.
Le ho raccontato anche di Beatrice e di solito faccio fatica a parlarne persino con me stesso. È stata l'unica persona di cui mi sia mai innamorato, all'età di diciotto anni, ma lei è andata con un altro mentre stava con me, mi ha spezzato il cuore. Addirittura ho detto a Zoe che a volte credo ancora che il tradimento di Beatrice sia accaduto per colpa prevalentemente mia. È una storia vecchia, finita e strafinita, solo che è colpa di questa disastrosa relazione se poi non sono più riuscito a far durare un rapporto per più di un mese.
Zoe invece è stata un po' vaga sulla sua vita amorosa. Mi ha parlato un po' di Andrea, il ragazzo con cui sta ora, ma ha sorvolato in maniera palese sulle storie passate. D'altronde io non le ho chiesto niente, come lei non ha chiesto nulla a me.
Ho notato alcune cose carine di lei che non avevo visto la prima volta. Ha un neo vicino all'occhio e ha la fronte un po' più alta della media. Gliel'ho detto per vedere se riuscivo a imbarazzarla, ma lei ha riso, dicendo che è per quel motivo che ha quasi sempre una frangia o un ciuffo a coprirla. A me invece piace, le ho detto anche questo, ma lei si è limitata a ridere di nuovo.
È assurda questa situazione. L'ho già detto? Credo di sì.
Comunque sia, mi fa piacere il fatto di aver trovato una persona come lei, di poterle essere amico. Non c'è altra possibilità, e sarei uno stupido a gettare alle ortiche un'occasione del genere.
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Take some patience
RomanceCi sono incontri che, per quanto casuali e assurdi, un po' la vita te la cambiano. Zoe è una ragazza tutto sommato pragmatica: non crede nel fato, nel destino, nella predestinazione, e tutto il resto. Pensa che le cose che le succedono siano perlo...