cap 11: La Casa nuova.

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Dopo quella sera seguirono giorni di gelo tra Samuel e Sana, fatti di saluti negati e sguardi sfuggenti sia in classe che fuori e chi gli stava attorno faceva sempre più fatica a capire da cosa dipendesse quel loro distacco così repentino ed improvviso.

Samuel si era chiuso di nuovo in sè stesso, aveva ridotto a zero ogni tipo di contatto con i compagni di classe, a lezione era sempre con la testa altrove ed evitava persino di parlare con l'amico di sempre, Max.

Ogni giorno era la stessa storia, entrava in classe, posava lo zaino, prendeva gli auricolari e via con i pensieri.

Spesso, si era chiesto se avesse fatto bene a confessarle ciò che stava iniziando a provare per lei.
Delle volte, si convinceva di aver fatto la scelta giusta, certe altre, invece, si pentiva di averle rivelato tutto.

Da una parte non ce l' avrebbe più fatta a fingere.
Quel bacio gli aveva acceso delle emozioni che lui non credeva potesse mai provare in vita sua.
Fingerle indifferenza, ormai, non sarebbe più stato fattibile.
Lei, man mano che la conosceva, diventava sempre più interessante.
Era testarda e caparbia e poi era anche tanto dolce.
E queste cose non le aveva mai pienamente notate prima.
Poi, era anche molto bella e questo contribuiva a complicare il tutto.
Per non parlare delle sue labbra...

Quelle labbra furono la sua rovina.

Nonostante non mancassero momenti in cui quel mix di cose lo convinceva sempre più fortemente di aver preso la decisione esatta, non mancarono neanche, tuttavia, momenti in cui non era più tanto sicuro della scelta fatta.

Certe volte gli mancava parlare con lei e quella mancanza si acuiva intensamente ogni giorno sempre di più.

Venivano dei momenti in cui si fermava a pensare lei cosa stesse facendo e proprio allora si convinceva che avrebbe dovuto tentare di riavvicinarlesi.

Così capitava che la mattina si svegliasse convinto di riuscire a trovare il coraggio di parlarle di nuovo e di riuscire a recuperare in tal modo il loro ropporto.
Delle volte era così convinto di potercela fare che si metteva persino la camicia più bella e si gelatinava al meglio i capelli, poi, però, la vedeva entrare in classe, bella come sempre, e restava lì a guardarla da lontano.

Sana, dal canto suo, ancora non capiva il perchè lui le avesse detto quelle cose sebbene anche a lei lui stava iniziando lentamente a piacere.
Le piaceva il modo in cui le parlava e soprattutto le piaceva il modo in cui lui parlava solo con lei.
Le piacevano i suoi occhi scuri ed i suoi capelli neri.
Le iniziavano a piacere le sue mani grandi e persino il profumo che era solito portare addosso.
Ma più di tutto le piaceva il suo sorriso e le piaceva il modo in cui la guardava mentre le sorrideva.

Nonostante, però, iniziava a non esserle più indifferente, la parte razionale di lei prevaleva, in qualche modo, su quella spontanea ed irrazionale.
Così continuava a faticare a capire il motivo per il quale lui avesse voluto rivelarle tutto rischiando di rovinare irrimediabilmente la loro amicizia.
E soprattutto non accettava che tutto fosse venuto a galla proprio poco prima del loro imminente trasloco in quella che sarebbe diventata la loro nuova casa.
Era stato un azzardo il suo e di questo ne era più che certa.

Quella situazione di stallo si stava protraendo così tanto che persino i genitori iniziarono a capire che qualcosa tra loro non andasse più come prima.
I pranzi domenicali venivano saltati a turno e nella casa nuova se ci andava uno l'altro evitava.
Inoltre, in quel gelo tra loro, anche gli amici finirono inevitabilmente per esserne coinvolti, difatti spesso capitava che quando si incontravano tutti assieme in giro per la città o al BARcentral, uno dei due finiva per andare via ed a ruota anche gli altri erano costretti a seguirlo senza però sapere il reale motivo.
Fu così che un giorno Max decise di andare fino in fondo e chiedere spiegazioni a Samuel per tentare di capire il perchè di quel loro comportamento così assurdo ed all'apparenza immotivato.

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