cap3: Incroci (Presentazione dei protagonisti)

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《Sana, allora com'è andato il provino ieri?》le chiese Martina, correndole incontro.

Rossana, non appena valcò la porta della sua classe, si sentì stranamente bene ed in pace con tutti.
Quella mattina, infatti, si sentiva ancora più allegra e carica del solito ed il merito fu proprio l'esito positivo del provino del giorno prima.
Dentro di sé provava delle strane sensazioni che andavano dalla gioia più profonda all'agitazione più intensa.
Tra qualche giorno sarebbe cambiato tutto e Sana questo lo iniziava a metabolizzare pian piano.

Guardava l'amica di sempre avvicinalesi sempre di più con un grande sorriso sul volto e questo la portò a sorriderle di riflesso.

Rideva tanto quella mattina e la notte prima non era riuscita a chiedere occhio.
Di fatti, non era in formissima come sempre, i suoi capelli erano legati in una coda disordinata ed i suoi occhi visibilmente stanchi.

Fece qualche passo verso Martina e si lasciò scappare un sospiro di sollievo, poi sorrise furbamente e si lasciò cadere sulla sedia del suo banco.

Martina la conosceva da tempo e sapeva che quell' espressione sul suo volto era gioia pura, oramai era abituata ai successi dell'amica e certe volte si sembrava quasi ridicola a chiederle gli esiti delle sue strambe avventure.

Qualsiasi cosa Sana facesse ci riusciva, a pallavolo, a scuola, era quella che faceva portare più punti alla squadra, a lavoro era una forza della natura e nella redazione del giornaletto dell'istituto aveva appena conseguito le sue prime soddisfazioni.

Lei e Rossana erano amiche dalle elementari ed avevano frequentato per un po' di tempo danza classica assieme, poi però, Rossana dovette interrompere per via del teatro.

Da allora, tuttavia, erano diventate inseparabili.

Erano sempre state sedute allo stesso banco fin dalle scuole medie.
Erano entrambe molto studiose, avevano gli stessi voti ed erano molto apprezzate dai professori.
Mentre Martina, però era un po' più chiusa e timida, Rossana era molto più espansiva ed aperta.
Per questo andavano così d'accordo, perchè assieme si compensano alla perfezione.

Martina aveva un fisico slanciato ed a tratti esile, i suoi capelli erano lunghi e biondi ed i suoi occhi erano castani con sfumature che andavano nel verde.

Lei e Marika erano le migliori amiche di Sana.

Marika, però a differenza di Sana e Martina, era una ragazza molto sfrontata e spesso irascibile, era la classica "ragazzaccia"della classe, quella che non conosceva limiti nè vie di mezzo, quello che pensava, diceva e non aveva filtri.

Nonostante fosse più grande di Rossana e Martina, frequentava la loro stessa classe a causa di una bocciatura avvenuta in seconda superiore.

Marika, Martina e Sana divennero presto inseparabili.

Di solito, il venerdì pomeriggio si organizzavano per stare un po' assieme dopo i compiti, delle volte capitava che andassero a prendersi un semplice caffè o un tè,
delle altre, invece, si perdevano tra i negozi della città impegnate in compere sfrenate.

Sana era apprezzata da tutti a scuola, era famosa, quindi grazie a lei spesso c'erano le telecamere nell'istituto e si perdeva, così, qualche minuto in più di lezione.

Sana, era la più ambita ragazza del liceo, sia perché bella, sia perché sempre solare e disponibile con tutti.

Era costantemente impegnata in numerosi progetti scolastici, era infatti, sia la capoclasse e sia la rappresentante degli studenti del suo liceo.

Aveva lunghi capelli castani, di quel castano che al sole diventava biondo, un biondo delicato e riflessato, grandi occhi color nocciola che al sole acquisivano sfumature che andavano nel miele.
Aveva tratti del viso molto delicati ed era sempre molto curata nel suo aspetto.

La sua voce era carica di energia ma,
allo stesso tempo calma e pacata.

Spesso lei e Marika si prendevano in giro perchè erano l'una il completo opposto dell'altra.

Marika, infatti, era molto alta e un po' più robusta di Sana,
aveva inoltre, lunghi capelli rossi e grandi occhi verdi.
Non aveva nulla di delicato nel suo aspetto e questo la rendeva ancora più particolare.

Non era, a differenza delle altre ragazze della classe, una ragazza fine ed elegante, spesso, infatti, diceva parolacce e litigava in modo poco signorile con i ragazzi.
Non aveva peli sulla lingua e non seguiva alcuna moda.
Ogni giorno andava a scuola con capi scoordinati tra loro, così capitava che abbinasse il verde al blu o il rosso al rosa.
Ma proprio questo suo andare costantemente contro moda e contro corrente, l'aveva sempre resa particolarmente originale.

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