Da quel martedì sera Samuel e Sana condivisero sempre più attimi di vita quotidiana assieme.
Loro due, agli occhi di chi li guardava dall'esterno, apparivano sempre più a loro agio in quella casa che sembrava quasi venir fuori da un disegno di un bambino troppo vivace per la sua età: ricca di colori e circondata da alberi e fiori.
Quella villetta, in centro città ed a due passi dal fiume, era arrivata così per caso nelle loro vite e pareva essere destinata persino a cambiare irrimediabilmente il corso delle loro esistenze.
Lì tutto sembrava al posto giusto: lo stereo sul tavolino accanto al divano, la piscina a pochi passi dall'entrata principale, la sala relax che diventò, nel giro di pochi giorni, il rifugio di tutti i ragazzi della loro comitiva, la tazza di latte a poise rossi e bianchi di Sana nel mobile sopra il lavello della cucina, la divisa di Samuel costantemente lasciata sulla poltrona davanti alla TV in salotto, le foto di Felicia e Tommaso sorridenti, appese lungo il muro del corridoio che portava verso la loro camera da letto, la toletta piena di profumi e rossetti nella camera di Rossana e la scrivania stracolma di riviste di auto e fumetti giapponesi nella camera di Samuel.
Lì nell'aria era sempre percepibile un buon profumo di caffè, cannella e coccolino.
Ogni mattina si intravedevano, dalle scale che dividevano le camere dei ragazzi dal resto della casa, i cristalli del lapadario del salone che luccicavano riproducendo sui muri circostanti mille colori e molteplici sfumature, le voci si alternavano a ritmo costante gioiose e libere, il rumore delle stoviglie faceva eco nel silenzio delle 7 e 30 am, affiancato dal sottofondo della tv e dai: "mi passi il miele" di Sana ed i :"tocca a me decidere il canale oggi" di Samuel.
In quel contesto così familiare fatto di così tanta serenità e quotidianità, Tommaso e Felicia erano sempre più fieri e convinti della scelta fatta, il loro amore, infatti, cresceva ogni giorno sempre di più e la sua possenza li trasportava verso terre quasi del tutto inesplorate.
Rossana si divertiva a guardarli ogni mattina bisticciare su chi avrebbe dovuto portare il caffè a letto e la notte, in silenzio, se si sforzava riusciva persino ad ascoltare il loro parlottare provenire dal piano sottostante, molto spesso era più che certa che il motivo della voce rimproverante stanca ed assonnata di Tommaso dipendesse dalla passione per la lettura di Felicia che spesso la portava a tenere la luce della lampada sul comodino accesa nonostante il compagno avesse già preso sonno da un pezzo.Rossana era entusiasta di tutto quello che quell'esperienza nuova le stava regalando. Spesso, quelle rare volte che Samuel la sera restava a casa, una volta che ognuno si chiudeva in camera propria, Rossana abbassava la voce della sua TV per cercare di capire, dalla camera affianco, lui cosa stesse facendo; era curiosa delle sue abitudini, era curiosa dei programmi che lui amava guardare in TV e di quello che era solito leggere la sera nel letto prima di prendere sonno, era curiosa di sapere quali fossero i suoi gusti musicali ed anche di sapere la marca del profumo che portava addosso di cui spesso lasciava la scia quando passava davanti alla sua camera.
Sana, da figlia unica quale era stata per quasi diciotto lunghi anni, era entusiasta, ora, di condividere la sua vita con Tommaso e con Samuel e sentiva quest'ultimo sempre più vicino e complice.Tuttavia, sebbene, all'apparenza le cose sembravano filare per il verso giusto, Samuel, a differenza di Rossana, ancora non aveva accettato del tutto quella loro convivenza "forzata".
Ancora faticava ad accettare di vivere con Sana, alla quale, certo, non era indifferente e
la sua presenza costante al suo fianco era per ciò stesso per lui sempre più estenuante e difficile da gestire.Inoltre, ciò che iniziava a pesargli di più era vivere sotto lo stesso tetto con il padre che la notte dormiva accanto ad una donna che non era la madre.
Troppe volte, infatti, si sorprendeva più agitato del solito nel dover rientrare a casa e spesso capitava, che per tale ragione, si fermasse a dormire a casa di Max o di Cristian per evitare di rincasare.
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Ti Voglio Bene Veramente.
Ficção AdolescenteQuesta storia parla di Rossana e Samuel, due ragazzi diversi ma allo stesso tempo tanto simili. Lei solare ed estroversa, lui introverso e chiuso. Lei studiosa e creativa, lui costantemente con la testa fra le nuvole. Sono due mondi diversi...