15. Scoperti e scoperte (Dan)

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Con il viso basso io, Harriet e Luce usciamo dai nostri nascondigli, trovandoci davanti lo sguardo severo e rude di Theodore.

È cambiato, in pochi giorni è diventato un'altra persona. Ha gli occhi stanchi, solcati da due occhiaie, i capelli meno ordinati del solito e un abbigliamento che non si addice a lui. Non ha più le vesti del capoclan dei Savers.

«Spiegatemi immediatamente cosa ci fate voi qui!», afferma. Il tono è tremendamente arrabbiato, ma non alto, mostra tutto il suo disappunto senza urlare.

«Theodore, ci lasci spiegare...», parlo per primo, sentendomi in dovere di risolvere questa situazione.

«Già, noi, ecco...», cerca di intervenire anche Harriet, ma Luce la interrompe.

«È stata colpa mia!», confessa immediatamente, facendomi sussultare.

Ma l'Angelo dai capelli blu, fortunatamente, nega subito le sue parole, com'è giusto che sia. «È stata colpa di tutti, non solo tua, Luce. Siamo qui, siamo responsabili esattamente come te».

«Già signorina White e mi piacerebbe tanto sapere per quale assurdo motivo voi, adesso, vi trovate qui, al Palazzo degli Inferi. Avete idea di quanto tutto questo sia pericoloso e di cosa potrebbe accedervi se vi scoprissero?».

«Certo che lo sappiamo, signor capoclan», risponde prontamente Harriet «Ma vede, il problema di fondo è che non ci interessa. Noi vogliamo troppo bene a Chantal, moriremmo pur di salvarla e di riportarla qui. Abbiamo bisogno di sapere dove si trova, noi dobbiamo cercarla, non possiamo starcene con le mani in mano».

Theodore sospira, poi si lascia andare, sedendosi sul letto. «Sono così stanco!», esclama, colpendosi la fronte con una mano «Voi volete forse farmi impazzire?».

«Noi rivogliamo solo la nostra amica e... sorella, perché suppongo che lei lo sappia da sempre, non è vero?», ribatto allora. Nei suoi confronti sono un po' disgustato, non apprezzo il modo in cui si è comportato con Chantal.

Le ha tenuto nascosta una verità che lei meritava di conoscere, ha creduto di aver vissuto una vita che non le apparteneva. Quando scoprirà tutto ciò che c'è da sapere su di lei, impazzirà. Ne sono certo.

«Io e Danger stiamo provvedendo alla ricerca di Chantal e Dylan, lavoriamo giorno e notte. Non si vede dal mio aspetto?», effettivamente questo particolare lo avevo notato anch'io «Non ci siamo fermati un attimo, ma questa sera la capoclan dei Warriors mi ha proposto un po' di meritato riposo in questa stanza e seppur malvolentieri, ho accettato. Senza qualche ora di sonno, non sono in grado di ragionare lucidamente. Voi non dovreste essere qui».

«Stavamo solo cercando degli indizi utili, adesso possiamo anche andare via. Non abbiamo trovato nulla», mente Harriet ed a quanto pare siamo tutti d'accordo sul tenere nascoste le nostre scoperte a Theodore.

«Sì, credo sia proprio ora che voi andiate via. Cosa vi è saltato in mente? Cosa speravate di trovare qui dentro? Stiamo lavorando sodo già noi, più di questo non si può fare. Gruppi di Diavoli hanno già aperto le ricerche e ben presto partiranno anche squadre dal nostro clan. Ma voi siete giovani, inesperti ed emotivi, il vostro compito è quello di rimanere al Castello ed attendere il ritorno della vostra amica. Se Chantal dovesse presentarsi da un giorno all'altre, voi sarete lì ad accoglierla. Se non vi dovesse trovare? Voi stessi avete detto di essere le persone che più di tutte tengono a lei!».

Mi aspettavo una predica da parte sua, sapevo già che non ci avrebbe lasciati andare senza prima rimproverarci.

Non condivido le sue parole, noi non possiamo starcene con le mani in mano semplicemente lì ad aspettare.

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